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[SPECIALE] [RULE] Il presidente del "governo sole" Giancarlo Pagliarini spiega perché la Lega vuole dividere l'Italia in due

Sfida all'ultimo referendum [RULE]

"Sconfitti alle elezioni? Allora scelgano i cittadini se pagare ancora le tasse a Roma". Ma tra analisi economiche e qualche minaccia lancia un messaggio al governo: "Voi cambiate subito la struttura dello Stato e noi diventiamo buoni"

Certo dal dubbio non se ne esce facilmente: quella della Padania libera è pura provocazione o è l’inizio di una vera e propria battaglia per dividere l’Italia in due? Non se ne esce, si diceva, neanche davanti alla posizione all’apparenza determinata di Giancarlo Pagliarini, presidente del consiglio del "governo sole" proclamato da Bossi. Da una parte infatti ci sono le dichiarazioni di assoluta sicurezza: non resta che la secessione, Nord e Sud ne guadagneranno entrambe, siamo pronti anche ad eventuali sacrifici, il mercato non avrà ripercussioni, per abbattere la burocrazia romana non c’è altro sistema, fateci fare il referendum e vedrete che il 90 per cento del Nord sceglie l’indipendenza. Insomma cari italiani, sembra dire Pagliarini, il processo è oramai inarrestabile. Poi invece compaiono toni più sfumati, tipo "e va bene, vi diamo l’ultima possibilità ma attenti che se no ce ne andiamo". Così l’invito continuo è a "cambiare l’organizzazione dello Stato prima che sia troppo tardi". Oppure "le trincee si scaveranno se lo Stato resterà mal gestito come lo è stato finora ... perché il processo non degeneri è necessario che l’Italia cambi struttura". Conclusione: quando Pagliarini (ma stiamo sicuri che è come se parlasse Bossi) dice che "l’unica speranza è fare di corsa quello che la Lega Nord chiede da anni" si può pensare sia alla secessione che al federalismo. Che è esattamente l’attuale strategia di Bossi: punzecchiare e disturbare. Per vedere di nascosto l’effetto che fa...

Secessione, fino a dove? C'è una possibilità di trattativa con il governo Prodi? E su quali basi?

La risposta è si. Ma per capire meglio la situazione e la risposta i lettori dovrebbero tener presenti due cose:

a) Il rapporto debito/PIL oggi è 124%. Questo è il quarto "picco" della storia d'Italia. Le altre tre volte il paese è uscito dalla crisi della finanza pubblica o con l'inflazione (di tipo sudamericano) o con drammatiche tensioni sociali. La Lega Nord vuole evitare che la storia si ripeta, ed abbiamo indicato con molta chiarezza la nostra proposta per risolvere questo problema. Voi mi chiedete ci sono possibilità di trattative con il governo Prodi: ovvio che ci sono se la direzione è quella di gestire in modo razionale il paese ed evitare tensioni sociali. Ma purtroppo la relazione programmatica del governo Prodi è, come dire "culturalmente vecchia", ed io purtroppo ho l'impressione che si andrà nella direzione di un disastro economico, finanziario e sociale.

b) Lo Stato, organizzato in questo modo, spende in modo inefficiente le risorse finanziarie dei cittadini. Ma così le imprese italiane sono svantaggiate verso i loro concorrenti, sia per la eccessiva pressione fiscale, che non consente alle imprese studi, investimenti, ricerca, sviluppo, ecc., sia perché il sistema paese non funziona (trasporti su ferro, strade, poste, burocrazia, ecc.) Ed i mercati oggi non consentono errori e non perdonano debolezze. Dunque, se non si cambia al più presto l'organizzazione dello stato, è agevole prevedere una severa recessione, con aumento della disoccupazione e delle tensioni sociali. Purtroppo ho l’impressione che i progetti e le strategie del governo Prodi siano molto deboli. Naturalmente spero di sbagliarmi.

Due Italie, due monete, due banche. Si è discusso ultimamente di una simulazione socioeconomica di uno studente della Bocconi, denominato il paradosso Bossi, che prevede scenari catastrofici per il Nord in caso di secessione. Lei, esperto economico del Carroccio, cosa prevede? In concreto casa accadrebbe alla lira, alle esportazioni, alle aziende del Nord che vendono o producono le loro merci al Sud, alla borsa? Esiste una vostra simulazione, un vostro studio che traccia i possibili scenari in caso di secessione?

Lo "studio" (chiamiamolo così) citato nella domanda secondo me è giusto per metà. Per la precisione è giusto nella parte dove afferma che l'unico modo per salvare il Mezzogiorno è dargli una sua moneta e la possibilità di effettuare delle svalutazioni competitive. Giuseppe Turani, in un articolo pubblicato su Repubblica (titolo: "Due monete, una miseria") cita il "paradosso Bossi", e dopo aver detto che Bossi è uno stupido che si ostina a non voler studiare economia (e a questi complimenti, già che c'era, nello stesso articolo - che Repubblica ha pensato bene di pubblicare in prima pagina - aggiunge frasi di questo tipo: "il leghista tipo del Nord ce l'avrà magari anche sempre duro, però_ non procrea, non si riproduce", "è una specie di panda perchè sul materasso è un po’ inconcludente") dopo questi complimenti, dicevo, Turani scrive che, in presenza di due monete: "In compenso, il Sud rinascerebbe a nuova vita... Ma il Sud, dotato a quel punto di una moneta svalutatissima, diventerebbe di colpo un esportatore formidabile e un territorio molto interessante per gli imprenditori.... Il Sud diventerebbe così forte economicamente da poter progettare nel giro di qualche anno una sorta di riconquista del Nord, oramai abbattuto e in rovina". Dicevo che lo "studio" mi sembra giusto per metà :è vero che questo è l’unico modo per salvare il Sud. Voglio ricordare che in Italia quasi tutti continuano a dire che è necessario salvare il Mezzogiorno ed affrontare il problema della sua disoccupazione. Bene, l'unico modo per raggiungere questo obiettivo è quello di una separazione consensuale. In Padania useremo come moneta l 'Euro, perché utilizzeremo la moneta unica europea, mentre i nostri concittadini europei del mezzogiorno utilizzeranno la moneta unica qualche anno dopo, perché prima dovranno sistemare il loro sistema economico e produttivo. E naturalmente anche quello finanziario, perché anche mettendoci tutta la buona volontà del mondo, la Padania non potrà continuare a rimediare ai guai che combinano gli amministratori delle varie casse di risparmio di Puglia, del Banco di Napoli, e via dicendo. Cosa che potranno fare solo se potranno utilizzare lo strumento della svalutazione competitiva della loro moneta.

Sulla seconda parte dello "studio", quella che prevede che il Nord cadrebbe in rovina, io non sono d'accordo. Tuttavia, le assicuro che tutti noi della Lega Nord siamo pronti se eventualmente i risultati della "simulazione socioeconomica dello studente della Bocconi" si rivelassero scientificamente corretti, a fare questo sacrificio. E credo che riusciremmo a convincere anche la maggioranza degli abitanti della Padania, perché noi siamo buoni e generosi, e se questo è l'unico modo per aiutare il Sud (e sono convinto che questo sia realmente l'unico modo per aiutare il Mezzogiorno, dandogli un vero strumento di sviluppo economico e di lotta alla disoccupazione) siamo disposti a correre questo rischio e a fare questo sacrificio. A parte queste considerazioni, non credo che il Nord cadrebbe in rovina. Certo, le nostre aziende dovranno sudare perché non avranno più il vantaggio della lira debole, e perché dovranno fare molti investimenti in produzioni ad alto valore aggiunto, ma alla fine penso che i veri problemi saranno per i concorrenti. Quanto al resto, cosa vuol dire "cosa accadrebbe alla borsa"? Tra poco tutte le borse europee avranno collegamenti telematici fin dentro le famiglie. E; poi, se devo dirlo, la nostra Consob funzionerà immensamente meglio di quella di Roma, anche perchè non sarà statale e gestita da burocrati, come quella di Roma, ma sarà privata sarà un organo di autocontrollo, per intenderci. Rischi per il Nord che vende o produce le merci al Sud? No, continuerebbero a vendere o a produrre le loro merci al Sud, finché le leggi del mercato (che valgono in tutto il mondo ed agiscono tutti i giorni) non imporranno dei cambiamenti che sarebbero imposti anche in assenza della secessione.

L'ipotesi di secessione della Lega esclude possibilità di conflitti sociali. Per quale ragione siete così sicuri che un’eventuale divisione non porti la gente in trincea? Non trova singolare che tali preoccupazioni hanno motivato l’abbandono della Lega di Luigi Rossi?

Mah, non ho seguito la vicenda di Luigi Rossi, il nostro "vecchio leone", ma mi sembra che sia ancora lì a dare il suo valido contributo. Noi non possiamo essere sicuri che una eventuale divisione non porterà la gente in trincea: il mondo e pieno di fanatici, di gente che non vuole rinunciare a privilegi, e di gente che non riesce a capire come cambia il mondo . Tuttavia, se si dovrà arrivare ad una divisione, io penso che non ci saranno trincee .

Invece, sono certo al 110 %, che ci saranno trincee e gravissime tensioni se lo Stato continuerà ad essere organizzato e gestito come è stato organizzato e gestito in questi anni. E penso che le prime grosse tensioni partiranno dal Mezzogiorno.

E' nei piani della Lega un giornale? Va bene che tutta la stampa parla di Pontida e di Bossi., magari calcando più sugli aspetti folcloristici che sui contenuti, ma come mai finora il Carroccio ha espresso più istanze di identità che di federalismo culturale? In altri termini alla Lega conviene restare fra i passeggeri della comunicazione oppure è il momento di creare giornali e tivù di riferimento ?

Se devo dire come la penso io, vorrei tanto che giornali e tivù informassero in modo imparziale, ed approfondissero i problemi senza essere "della Lega" o di qualcun altro. Capisco che questo modo di ragionare in questa Italia sembra strano, ma spero che in Padania sarà così: La libertà e l'assoluta indipendenza di giudizio per me sono valori veramente fondamentali.

Il malessere del Nord, la protesta sul fisco e sulla burocrazia che soffoca le aziende, i controlli esagerati, le. strade che mancano. La LIFE e il movimento dei sindaci, ma anche altri gruppi sciolti già operanti o in via di formazione che sui temi della rivolta tentano il sorpasso. Non è che la Lega con la voglia di secessione ha innescato un processo inarrestabile e incontrollabile dalla stessa Lega?

Guardi che il processo è stato innescato dal colonialismo di Roma, che oggi è incarnato nel partito unico del "Roma Polo-Roma Ulivo". Perchè il processo non degeneri, è assolutamente necessario cambiare la forma, la struttura e l’organizzazione dello Stato e questo Bossi lo dice da anni. Cosa devo dire? Speriamo che i detentori del potere capiscano che è necessario cambiare, prima che sia troppo tardi. Ma per favore non andiamo in giro a dire che la Lega ha innescato questo processo. Se il nostro fosse stato un paese libero, organizzato in modo più razionale e gestito da persone oneste e di normale intelligenza, questo processo oggi non ci sarebbe. Invece c'è, e le dico che sta entrando in una fase acutissima, perché, tra le altre cose, nel 1995 il 57% delle tasse pagate dagli italiani non è stato usato per rendere servizi ai cittadini che hanno pagato le tasse, ma per pagare i debiti che ci stiamo trasferendo di padre in figlio II 57%! E questa percentuale continua a crescere, ogni anno. E così lo Stato giorno dopo giorno sparisce. Non c’è più e cerca solo di incassare più tasse possibile per pagare i debiti e almeno gli stipendi della sua burocrazia, mentre le risorse finanziarie per dare servizi ai cittadini, per l'istruzione, la sanità, la giustizia, sono sempre di meno. E spero che qualcuno non pensi di risolvere il problema aumentando la pressione fiscale o congelando il debito pubblico...dunque l'unica possibilità a mio parere, e fare di corsa quello che la Lega Nord chiede da anni, prima di ritrovarci in una situazione di caos economico e finanziario. Purtroppo si continua a perdere del tempo prezioso, ed ogni giorno che passa rende più difficile il processo di cambiamento.

Cacciari : Bossi lo ha chiamato Giuda. Lui, il "doge " di Venezia rilancia e vuole formare un partito del Nord. Come giudica Cacciari e il suo progetto?

Ma non lo so mica. Io Cacciari non lo conosco, e non mi pare proprio che abbia un suo progetto. Dovreste sottoporgli i cinque punti del nostro progetto e sentire cose ne pensa. Se è d'accordo, dovrebbe chiedere la tessera della Lega . Se non è d'accordo, sentiamo i motivi.

E di Berlusconi e Forza Italia che ne pensa? Oltre la prevedibile risposta che rivendica il ruolo di opposizione alla Lega,che ruolo possono e devono interpretare il cavaliere e il suo partito?

Ma cosa vuole che ne sappiamo del ruolo futuro del cavaliere e del suo partito. So quale è stato il suo ruolo in questi anni: infatti se guardo indietro vedo che il cavaliere e FI hanno avuto il ruolo di rallentare il cammino della storia in Italia. Infatti si è sicuramente messo a fare politica in chiave anti-Lega, col risultato di rallentare il processo di cambiamento dell’organizzazione dello stato. Adesso il cambiamento sta riprendendo, grazie a Fini, che ha voluto queste elezioni-suicidio (per lui) che ci hanno fatto guadagnare un paio di anni. Per il futuro, spero solo che Berlusconi e FI non combinino più gli stessi guai che hanno combinato in passato. Che non si mettano a difendere il centralismo di Roma, e magari che remino anche loro per cambiare questo Stato.

Sarà, ma dopo gli ultimissimi risultati elettorali sembra proprio che il nord abbia detto no alla secessione...

Tutti voi dite che la Padania ha detto no alla secessione, allora perché non ci lasciate fare il referendum?. Il cento per cento delle risorse provenienti dalle tasse dovrebbero andare al Nord che poi potrebbe decidere in che misura distribuirle per solidarietà o per investimenti al Sud. Un referendum si o no, sono convinto avrebbe il 90 % dei favorevoli. Questa si sarebbe una secessione. Togliere il potere ai romani, a chi spende in modo irrazionale. Facciamo il referendum e poi vediamo se la Padania dice no alla secessione.

Mauro Carrer

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