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[RULE] Cameriere, c'è un coccodrillo
nella minestra!
[RULE]
[COCCO1] Ogni settimana solo nella zona di Forlì gli importatori consegnano 30 quintali
di carne di emù e gnù.
Nei ristoranti cinesi
di Roma e Milano,
su ordinazione, va a ruba
il coccodrillo alla cantonese. Effetto mucca Pazza?


E' certamente una élite: a loro di mucca pazza non importa un fico secco. Eppure non rinunciano al filetto, al cappello del prete, alle bistecche di carne rossa. Anzi, vanno alla ricerca di bocconcini, a dire del loro palato, ancor più succulenti. Sulle tavole dei vip impazza l'ossobuco di emù accompagnato da un più tradizionale contorno di piselli. Ma vanno alla grande lo spezzatino di struzzo e il goulash di gnù. Il massimo dello sfottò alla cotoletta alla milanese o alla fiorentina cotta alla brace è un assaggio di coccodrillo. Boom dicono persino i cinesi che tra Asta e Mazara del Vallo hanno aperto ristoranti e negozietti di cucina orientale d'asporto: «Coccoche? Coccodlillo? No, non ne non ho mai sentito parlare - dicono i proprietari dei soliti Marco Polo, Pechino, Stella d'Oriente, Shanghai e Grande muraglia - Assaggiarne un piatto? Beh, venga a trovarci, vedremo cosa si può fare».

Coccodrillo lesso con riso e mais, coccodrillo alla cantonese, coccodrillo con peperoni e zafferano. Queste le ricette più in voga in alcuni ristoranti cinesi di Roma e Milano. Ma ogni assaggio va prenotato. Lacrime di coccodrillo invece sono quelle di chi con "mucca pazza" rischia persino di guadagnarci.

«Insomma è ora di finirla con questa storia dello struzzo dalle uova d'oro - dice Claudio Corvini, titolare della Romagna struzzi, uno degli allevamenti più grandi in Italia e presidente dell'associazione che riunisce gli allevatori del piumato su cui c'è un business di vasta portata - Esiste solo un mercato del vivo, non siamo pronti alla macellazione. La produzione di carne di struzzo non è ufficialmente in vendita».

Gli allevatori di struzzi a metà giugno si troveranno a Roma per partecipare alla riunione dell'associazione italiana allevatori. Si, gli "struzzivendoli", insieme agli allevatori che in stalla ci tengono vitelli, mucche e vitelloni. Claudio Corvini esclude ogni possibilità di accorpamento tra allevatori di struzzi e allevatori italiani delle tradizionali bestie da stalla. Eppure più di qualcuno tra chi gli struzzi li tiene in recinto vorrebbe chiudere il cerchio della produzione e portare la produzione in macelleria .

«Ma allora non mi sono spiegato - s'infervora Claudio Corvini - non ci sarebbero abbastanza capi da fra fronte alla domanda. Gli altri allevatori sono stanchi di tenere struzzi come fossero tessere di millionaire? Ma che discorsi, lo sa quanto vale un piccolo di struzzo? No, per telefono i prezzi non li diciamo. Se non rischiamo di essere superati da chi importa cami di altro genere? Ma no, è tutto sotto controllo».

Frasi che stuzzicano ulteriori curiosità. Come, come. Che altri tipi di carne arrivano dall'estero? «Gli importatori li conoscono tutti: solo dalle nostre parti ogni settimana arrivano 30 quintali di carne di emù e di gnù che finisce ai ristoranti - dice Corvini - E' carne rossa, tenera e saporita. Come quella dello struzzo. Coccodrillo? Si, gli importatori trattano anche questo, ma sono per i ristoranti cinesi delle grandi città. Altre bestie curiose? Voi giornalisti....» .

M.C.

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