Vai al numero precedenteVai alla prima paginaVai al numero successivo

Vai alla pagina precedenteVai alla prima pagina dell'argomentoVai alla pagina successiva

Vai all'indice del numero precedenteVai all'indice di questo numeroVai all'indice del numero successivo
Scrivi alla Redazione di NautilusEntra  in Info, Gerenza, Aiuto
 
redarrowleft.GIF (53 byte) Musica Febbraio 2001  
 

Speciale Sanremo

In occasione del Festival di Sanremo ecco un nuovo taccuino di Roberto Ferrucci. Tra gli artisti, dietro le quinte le esperienze e le sensazione del nostro "cyberinviato" 

domenica, 25 febbraio 2001

Fuori dalla piccola stazione di Sanremo, alle 11 di sera, ti si para davanti subito una gigantografia illuminata che dice: "Arriva dove altri non osano". Poco sopra, Megan Gale ostenta il suo noto decolletè. Ed è arrivata a Sanremo, dove invece già molte sue colleghe hanno osato eccome. Il suo compito - avevate qualche dubbio? - sarà appunto ostentare, e perciò osare. Già ieri sera, al gala inaugurale, pare avesse una mise in perfetta sintonia con quel cartellone e tutti gli spot che conosciamo.
Faccio un clic a Megan, un po' sfocato a dire il vero, mi giro e Sanremo sembra addobbata per Natale: piena di luminarie e un sacco di macchine che vanno su e giù come se fosse il 24 dicembre e tutti fossero alla ricerca degli ultimi regali.
Eccola Sanremo. Dal taxi, di notte, sembra meno brutta di quanto in realtà non sia. Non avesse il Festival e il Casino... A me è comunque cara perché qui ci ha vissuto a lungo Italo Calvino, che ha saputo raccontare questi luoghi come pochi altri.
Guardo fuori e mi dà l'impressione che i ritratti dei cantanti, incollati come consuetudine ai muri di Sanremo, quest'anno si mescolino con quelli dei candidati alle elezioni. Un Berlusconi accanto a Peppino di Capri, Rutelli circondato da Elisa e dai Quintorigo. Nessuno si scandalizzerà, mi auguro, se dico che se i protagonisti si invertissero, cambierebbe poco. Quella roba che in matematica fa più o meno: lo scambio dei fattori, eccetera eccetera, ché non me la ricordo più. Morgan dei Blu Vertigo presidente del Consiglio e Asia Argento first lady. Volete mettere...
Mentre il taxi si arrampica su verso l'hotel, mi viene la certezza che se un anno, un anno qualunque dei prossimi, decidessero di non farlo, il Festival, nessuno - esclusi forse gli addetti ai lavori - ne sentirebbe la mancanza. Sarei pronto a scommetterci. Il Festival lo segui perché c'è, perché qualcuno si spende come un matto per metterlo su, ma in fondo... Mah.
In albergo c'è già il mio pass. Quel tesserino con una banda magnetica che non serve assolutamente a niente, senza il quale però non vai da nessuna parte, nemmeno al bagno. Ogni anno mi chiedono due foto e ogni anno mi ritrovo con la stessa foto. Quella che mi fecero, schiacciata e orrenda, quando venni qui nel '97 coi Pitura Freska. Una foto che a Sanremo mi perseguita. O è Sanremo stesso, il Festival, a perseguitarmi? Sono 51 anni che perseguita generazioni intere di taliani.
Fine delle considerazioni da primo, rituale approccio. È tardi. Buonanotte.

R.F.

Taccuino 2
Taccuino 3
Taccuino 4
Taccuino 5
Taccuino 6
Taccuino 7
Taccuino 8

np99_riga_fondo.gif (72 byte)

                                           Copyright (c)1996 Ashmultimedia srl - All rights reserved