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redarrowleft.GIF (53 byte) Sport ottobre 2003


PER VALENTINO ROSSI SARA’
YAMAHA LA MOTO DEL 2004!!!! (*)

Mentre mi accingo ad usare la tastiera del mio computer mi chiedo:”Ho mai pubblicato articolo più importante di questo?”

Penso di no.

Ne sono consapevole, e non basta la tenue rassicurazione del non scrivere come un addetto stampa ufficiale per darmi tranquillità, ben conscio di farlo da Rossifumi.it quello che è in pratica il sito più seguito al mondo, per chi voglia sapere qualcosa di Valentino.

E mai come ora tutti vogliono sapere….

Così, come per tutti i campioni, tutti i talenti più puri dello sport che l’era moderna possa annoverare tra le sue fila, lasciate che questa piccola concessione un po’ snob abbia la precedenza sul resto dei media: una comunicazione via Internet al resto del mondo, una comunicazione di Mak sia chiaro, che un pizzico di diritto verso l’anteprima più degli altri giornalisti ce l’ha, non fosse altro per il suo “attaccamento alla maglia”, targato 1996 e la sua vicinanza a Tavullia, unico tavulliese doc nato e residente altrove.

Allora mettiamola giù senza più preamboli.

VALENTINO SARA’ CON  YAMAHA NEL CAMPIONATO MOTOGP 2004.

Una decisione che non ha a che fare con i soldi, badate bene. Leggerete di tutto: 15 milioni, 20 milioni, la villa..no gli danno un aereo..chissà cos’altro!

Balle!

Valentino vuole una nuova sfida e alzi la mano chi pensa sara’ una sfida facile; sui dettagli non voglio e non posso entrare nel merito, dato che è sua unica ed esclusiva prerogativa, per cui non vi dirò quando e se ha già firmato, quando ha maturato la voglia di lasciare HRC, come e se vi dirà tutto ciò che è accaduto durante questa lunga estate.

Posso solo ripetermi: Rossi sarà il pilota di punta della Yamaha nel 2004.

Probabilmente, e qui entro nel campo delle ipotesi, con un contratto annuale, un team a parte, una carena dedicata al suo genio, in pratica con sponsor e molto di quello che ci vorrà lui sopra.

Perché abbandonare la moto migliore del mondo e andare a combattere con l’incognito?

Perché per un ragazzo sicuro dei propri mezzi e considerato il migliore del mondo nel suo lavoro è quasi una necessità, un impeto fisiologico che ti prende e ti trascina.

Perché ne hai le scatole piene di sentirti dire che c’è chi perde perché non ha la tua moto e tu sei stato fortunato ad avere un mezzo che vince da solo, dopo che invece hai sudato parecchio per svilupparlo.

Perché non accetti di essere in un azienda dove vorrebbero che il primo della classe passasse il compito per contratto agli altri.

“Tu vinci? No, noi vinciamo!”..”sei un dipendente ben pagato e fai quello che diciamo noi”.

Questo significa anche far evolvere la Rc211V, farla volare in pista e passare a tutti le proprie regolazioni? Che razza di idea sarebbe?

O forse è una gran bella idea, dipende da che lato la si guarda: per un pilota è la morte agonistica; la perdita dell’individualità che caratterizza le gare; per una casa costruttrice è la manna dal cielo.

Per fartelo capire iniziano a darci giù duro, perché nel 2002 i falchi sostituiscono le colombe: niente giallo sulla moto, niente cose strane, niente questo, niente quello e tanti, tanti appuntamenti mondani super-organizzati senza un briciolo di spazio alla spontaneità.

E allora?

Allora basta, basta se non vuoi spegnere il sorriso malandrino, il sorriso di chi gode nell’essere un motociclista professionista.

Basta con le gite in motoscafo a Londra sul Tamigi, che mettono solo in imbarazzo, neanche uno fosse la Regina, ma piacciono tanto all’azienda.

Basta a spot pubblicitari insulsi, con il piede per terra dall’auto al passaggio a livello, che più che un campione del mondo sembra si sia fermato un “invornito”!

Basta con le scalette da rispettare fatte apposta per automi con gli occhi a mandorla:

-         ore 07.00 sveglia

-         ore 07.01 stiracchiarsi

-         ore 07.02 andare a fare pipì

-         ……………etc….

per arrivare alle 18.00 uno diventa pazzo!

Basta.

Sarà Yamaha.

Una squadra italiana, che opererà dall’Italia, con una dirigenza giapponese nettamente più vicina alla mentalità europea, gente che ha sopportato persino di sentirsi dare l’appellativo indiretto di “costruttori di cessi”, eppure ha resistito!

Sarà di nuovo Rossifumi e la sua geniale e festosa voglia di correre quello che si vedrà all’opera l’anno prossimo, genio e talento finalmente liberi di esprimersi in pista come ai paddock, come nella vita.

Valentino lo sa e l’ha già in preventivo: probabilmente non vincerà subito e forse le prime 4-5 gare saranno le più dure della sua carriera.

Ma non dormano sonni tranquilli gli altri: Vale ha una voglia pazzesca di riuscire in una grande impresa, perché la sfida più bella, quella che ama di più, è quella con se stesso e quando è così concentrato sul raggiungere un obbiettivo, diventa molto più temibile di quando è tranquillo e rilassato.

Il 2004 vedrà Honda impegnata ancora di più solo per batterlo? Nel 2004 Honda vedrà un Valentino come non l’ha mai visto!!!

Ora Sepang, sperando tutto vada bene.

Riguardo a questo terremo gli occhi bene aperti.

Lo dico per quel qualcuno che gli promise a mezza voce che in caso di mancata firma con HRC, il mondiale l’avrebbe perso sicuramente.

Dirigente HRC dotato di grandi poteri paranormali o di grandi poteri e basta? Non è dato di saperlo, ma sarebbe meglio la previsione non si verificasse.

Quindi non facciamo scandali: stiamo ancora aspettando per Kato, non è il caso.

Così auspico che tutto vada come è normale che vada.

Dopo di che assisteremo al “valzer dei piloti”: Checa probabile in Ducati a spese Yamaha, Barros su Honda HRC con Hayden, Edwards con Gibernau nel Team del simpatico e capace Gresini, Marchino Melandri con Poncharal, Jacque in Aprilia forse con Mc Coy, Tamada  e Max Biaggi in Pramac.

Coppie che potranno anche cambiare in attesa della fine del campionato, ma che a tutt’oggi sembrano le più probabili.

L’unica cosa certa è che nessuno potrà più dire:” Rossi vince perché ha un’Honda”, ma nessuno potrà esimersi, nel caso, dall’ammettere:“Rossi vince perché è il migliore”.

Gli alibi, per chi ne ha avuto bisogno, da oggi sono finiti, finiti per sempre.

“Rien ne va plus!”

Maurizio Ottomano  (MAK)

(*)articolo apparso su www rossifumi.it l'8/10/2003

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