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redarrowleft.GIF (53 byte) Cinema novembre/dicembre 2001


 I film di novembre/dicembre 2001

Vai alla II parte

Training Day {Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}

Di Antoine Fuqua con Denzel Washington, Ethan Hawke

Atto d’accusa durissimo contro la corruzione all’interno della polizia di Los Angeles, Training Day racconta la storia del primo giorno di lavoro di un poliziotto della narcotici in affiancamento al suo capo: un nero antipatico dai metodi molto sbrigativi e poco ortodossi. Una pellicola che sovverte la retorica tipica dei polizieschi americani con un ottimo Denzel Washington nei panni di un detective corrotto e doppiogiochista e Ethan Hawke in quelli di un novizio pronto a tutto (o quasi…) pur di diventare detective. Un film volutamente sgradevole a tratti che segue dalla mattina all’alba fino a tarda notte il filo di una giornata particolare tra spacciatori di droga e piccoli delinquenti. Training Day è decisamente una sorpresa da parte del regista di talento di Bait e Costretti ad uccidere.

Domani andrà meglio {Sostituisci con chiocciola}

Di Jeanne Labrune con Nathalie Baye, Jean Pierre Darrousin, Isabelle Carrè

Domani andrà meglio…sì, quando ci verrà risparmiato di assistere a pellicole così pretenziose clonate sulla scorta del recente successo di alcuni leggeri film francesi come I ragazzi del Marais, La cena dei cretini e – soprattutto – Il gusto degli altri. Una trama tutt’altro che brillante vedere coinvolti alcuni personaggi nevrotici incagliati nell’incapacità di dare una svolta alla propria esistenza. Un film lento e inconcludente che nonostante la sua brevità (un’ora e mezza scarsa) qualche battuta e – soprattutto – il fascino della Nathalie Baye già apprezzata in Una relazione privata, fa venire voglia di lasciare la sala dopo i primi venti minuti. Una metafora qualunquista dell’esistenza schiacciata dall’egoismo che si ravvede solo in un momento di altruismo: fantascienza psicologica, verbosa e poco altro.

Magic Numbers

Di Nora Ephron con John Travolta, Lisa Kudrow

Un famoso showman della Tv, che dà le previsioni del tempo, si trova improvvisamente indebitato fino al collo. La sua unica soluzione sarà  conquistare la valletta della lotteria per far estrarre i suoi numeri e vincere. Ma le cose si complicano tremendamente...

Pretty princess {Sostituisci con chiocciola}

Di Garry Marshall con Julie Andrews, Anne Hathaway, Hector Elizondo

Cenerentola 2001 è servita in un film in cui un’adolescente qualsiasi, decisamente stupidina e racchietta scopre di essere l’erede di un regno europeo che assomiglia maledettamente al Liechtenstein anche se non ne porta il nome. A parte Julie Andrews, carismatica come al solito sotto il peso della corona della regina dello stato non meglio identificato, il regista Garry Marshall dimostra in toto la pochezza del suo stile nonostante i miliardi incassati con Pretty Woman e Se scappi ti sposo. Lento, lungo, poco brillante e scontato in tutto e per tutto, Pretty Princess è una favoletta adolescenziale destinata ad un pubblico inferiore ai quindici anni e anche di bocca buona. Una noia mortale mitigata solo da una bella colonna sonora.

Y tu mama tambien {Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}

Di Alfonso Cuaròn con Maribel Verdù,  Gael Garcia Bernal,  Diego Luna

Vincitore a Venezia del premio come miglior sceneggiatura, Y tu mama tambien è la storia di un’estate particolare e dell’amicizia di due ragazzi inseparabili messi alla prova dalla passione per una cugina acquisita che – improvvisamente – decide di seguire i due adolescenti in vacanza. Quasi una fuga verso il mare attraverso un Messico devastato socialmente che – presto – si tramuterà in una perdita dell’innocenza dal punto di vista erotico e un atto di accusa nei confronti della corruzione del governo. Una trama d’amore e d’amicizia in cui l’elemento prevalente è quella dell’ironia di un testo in cui sentimenti e sensazioni vengono analizzati alla luce di un freddo commento di una voce off. E dire che ci sono poche parole per descrivere la sensualità selvaggia e presuntuosa della sensualissima attrice spagnola Maribel Verdù….

Il destino di un cavaliere {Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}

Di Brian Helgeland con Heath Ledger, Mark Addy, Rufus Sewell

Nonostante il titolo vagamente berlusconiano lasci immaginare un film di cappa e spada, Il destino di un cavaliere in realtà è più orientato verso le pellicole in cui la retorica sportiva è prevalente. Nonostante non abbia la forza di essere una vera e propria contaminazione tra passato storico e presente pieno di donne e musica pop,. questo film ricorda vagamente Driven in cui – al posto delle automobili – ci sono i tornei dei cavalieri raccontati come dei Gran Premi fino ad arrivare alla sfida finale nel "campionato del mondo" . Una pellicola divertente, ma non troppo, decisamente lunghissima (quasi due ore e venti) per una trama esile e scontata, in cui la musica rock dei Queen è il motore per una tenzone agonistica dai risultati prevedibili. Un film giovanilistico la cui vera pecca è quella di non avere avuto coraggio di osare un po’ di più…

The score {Sostituisci con chiocciola}

Di Frank Oz con Marlon Brando, Robert De Niro, Edward Norton

Non lasciatevi ingannare dai nomi di questi tre giganti della storia del cinema a mezzo servizio. The score è uno dei film più noiosi e deludenti della storia del cinema, basato su un’accozzaglia di pellicole già viste che una pletora di sceneggiatori non sono riusciti a ricucire in una sceneggiatura vagamente decente. Tutti al loro minimo (incluso il regista Frank Oz, noto per In & Out, e le voci del Muppet Show e di Yoda), i protagonisti di questa pellicola fanno di tutto per rendere interminabile la sua durata, inciampando un cliché dopo l’altro. C’è il ladro che vuole smettere, il vecchio amico marpione che lo convince al colpo della sua vita, c’è il giovane apprendista di talento, ma un po’infido e c’è soprattutto tanto cinema trasformato in un puzzle. La recitazione del pachidermico Brando si limita a delle mossette. De Niro è impenetrabile (come in Ronin…) e Norton non è in grado di movimentare la situazione. Piange il cuore, ma va visto a proprio rischio e pericolo…

Come cani e gatti {Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}

Di Lawrence Gutermann con Jeff Goldblum, Alexander Pollock

Divertente e tenero anche se al tempo stesso vagamente diffamatorio nei confronti dei gatti, perché sfrutta il luogo comune che i felini siano più utilitaristi rispetto ai cani, questo film pur avendo molti momenti decisamente geniali, soffre del fatto di appoggiarsi eccessivamente sugli effetti speciali e su umorismo molto scontato e non eccessivamente brillante. La partecipazione di Jeff Goldblum si riduce a poco più di un cameo, mentre il resto del cast "umano" è soltanto un semplice contorno alla notevole presenza degli animali. L'aspetto più originale e riuscito del film resta quello del complotto felino per impadronirsi del mondo. Il diabolico Mr. Tinkles, il gatto a capo di un'organizzazione per sconfiggere i cani, è una figura tragicomica e grandiosa, con uno stile da vero cattivo cinematografico. Un personaggio carismatico che ricorda i vari gatti dei nemici bondiani della Spectre o - più recentemente - il gatto del Dr.Evil nemico giurato di Austin Powers. Peccato che i gatti siano tutti o quasi animatronici. Come ebbe a dire il maestro Dario Argento quando per scelse di avere centinaia di ratti veri, "nessuno sa fare il topo, meglio del topo".

La pianista

Di Michael Haneke con Isabelle Huppert, Annie Girardot, Benoît Magimel

Erika Kohut ha quarant'anni e insegna pianoforte al Conservatorio di Vienna. Per sfuggire all'influenza di sua madre, con la quale vive nel più assoluto isolamento, frequenta in segreto i cinema porno e i peep-show. La sua sessualità si limita a un voyeurismo morboso e alle mutilazioni masochiste che infligge a se stessa. Erika è al di fuori della vita, fino al giorno in cui uno dei suoi allievi si mette in testa di sedurla…

Indiavolato {Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}

di Harold Ramis con Elizabeth Hurley, Brendan Fraser

E’ una commedia semplice, semplice, ma efficace questo remake del classico di Stanley Donen Il mio amico il diavolo del 1967 con Dudley Moore come protagonista. Stavolta, però, il diavolo ha le sembianze (e che sembianze) di una seducente Elizabeth Hurley che deve convincere il "nerd" Elliot Richards a vendere la sua anima in cambio di sette desideri, con i quali riuscire a conquistare il cuore di una bella collega di lavoro. Anche se il canovaccio faustiano è ormai è abusato, il talento comico del regista Harold Ramis, autore di Ghostbusters e Terapia e pallottole, sembra iniettare nuova linfa in una trama divertente, grazie ai suoi protagonisti. Se la Hurley è brava nel raccontare un diavolo tutto femminile, ricco di completini diversi e di abiti aderenti o succinti, dall’altro lato anche Brendan Fraser sfida ancora una volta la sua vena ironica, già messa alla prova con George della Giungla, Dudley do Right e in alcuni momenti della saga de La mummia. Il resto è noto, anche se con un finale abbastanza imprevedibile in cui viene coinvolta la Frances O’Connor, attualmente presente sui nostri schermi anche con A.I.

Gocce d’acqua sulle pietre roventi

Di François Ozon con Malik Zidi, Anna Thompson

Germania anni Settanta: l’ingenuo e giovane Franz si trasferisce a casa di Leopold un uomo d’affari di successo, molto più anziano. Il gioco dei ruoli e della manipolazione si fa sentire e presto i due uomini vedranno solo le differenze che li separano. Le cose cambiano quando le rispettive ex fidanzate si ripresentano all’orizzonte. Una sceneggiatura di Fassbinder mai realizzata.

Luna rossa

Di Antonio Capuano con Toni Servillo,  Licia Maglietta,  Carlo Cecchi,  Antonino Iuorio

Un giovane pentito si trova davanti al giudice per raccontare la storia della famiglia mafiosa Cammarano. Omocidi, incesti, fughe, disastri esistenziali, gli antichi equilibri si disintegrano sotto il peso dell'odio,fino alla totale autodistruzione.

A.I. {Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}

Di Steven Spielberg con Haley Joe Osment, Jude Law, Frances O’Connor

E’ la favola di Pinocchio trasposta nel mondo di robot modernissimi ed anche l’allegoria amara e tragica della diversità nella nostra modernità. Basato sul racconto Supertoys last all summer long di Brian Aldiss che Stanley Kubrick aveva trasformato in sceneggiatura e che non aveva potuto portare sullo schermo per colpa della sua scomparsa prematura, A.I. ha come protagonisti Haley Joe Osment (già visto ne Il sesto senso e Un sogno per domani) e Jude Law. David è un robot bambino, il primo programmato per amare, che adottato in prova viene scacciato. Con il cuore spezzato parte alla ricerca di chi potrà trasformarlo in un bambino vero tentando di sfuggire alla crudeltà degli esseri umani. Una pellicola cupa e visionaria in cui Spielberg ha trovato un intrigante punto di contaminazione tra la propria visione cinematografica e quella di Kubrick.

Alla rivoluzione sulla due cavalli {Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}

Di Maurizio Sciarra con Adriano Giannini, Gwenaelle Simon, Andoni Garcia

Sogni di rivoluzione, amore e libertà all’indomani della rivoluzione dei garofani in Portogallo nel 1974 che ha visto la caduta del regime fascista. Uno studente italiano a Parigi parte insieme al suo amico portoghese alla volta di Lisbona per partecipare alla rivoluzione. Con la loro due cavalli raccolgono a Bordeaux un’ex fidanzata annoiata dal menage borghese con il marito italiano. Il loro viaggio è una corsa verso la libertà e l’illusione. Dal regista dello straordinario La stanza dello scirocco Maurizio Sciarra, Alla rivoluzione sulla due cavalli è una pellicola agrodolce sulle illusioni della gioventù e sulla passione politica. Un film divertente e leggero che – nonostante qualche incertezza stilistica e alcune incongruenze – piace per il suo essere un inno alla vita, all’amore e alla libertà. Nonostante le ombre cupe che si allungano sulle esistenze di tutti…

American Pie 2 {Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}

Di J.B. Rogers con Jason Biggs, Tara Reid, Mena Suvari

Ad un anno dalla "prima volta" raccontata nel film precedente i cinque protagonisti sono rimasti ancora a quella notte alla fine del liceo. Quando arriva l’estate, ecco risvegliarsi gli istinti…Più divertente e più strutturato come film del suo predecessore, American Pie 2 è una pellicola molto gradevole fondata su quell’umorismo adolescenziale che ha animato quelli che oggi sono considerate delle pietre miliardi della storia del cinema come American Graffiti, Animal House e I Nerds. Meno greve del precedente e più studiato, American Pie 2 ha un cast di attori che hanno dimostrato di essere davvero in gamba (sono presenti in maniera separata in film che vanno da Rollerball 2000 a Evolution) in grado di formare un gruppo affiatato. Sicuramente non si tratta di un capolavoro, ma è di certo uno dei film più divertenti in circolazione e non è il caso di fare gli snob…

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