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redarrowleft.GIF (53 byte) Arte Marzo 2001 (a cura di Giovanna Grossato)
 

APPUNTAMENTI D’ARTE

VICENZA - Romano Lotto – Galleria Ghelfi – 10 / 29 marzo

Tra le opere in mostra, poco più di una ventina, sono in buon numero le vedute dei colli vicentini che, con le marine di Venezia, costituiscono la prova del suo rivisitare, ripensare e far rivivere angoli del veneto. Sono presenti alcune nobili architetture, Palazzo Porto, Villa Barbarigo, ma è soprattutto tra i verdi e gli azzurri delle colline e dei litorali che affiora, gioiosamente scandita, l’eco della fedeltà alle terre della sua giovinezza.

Insieme a questi dipinti spiccano gli scorci dei paesaggi maremmani, luminosi di sole e di messi.

Oltre alla continuità di contenuti del suo racconto artistico, Lotto mantiene vivo nel tempo anche il carattere primo della sua forma espressiva. La sua era ed è pittura chiaramente sostanziata di colore e di emozione, immediata e vivace: nelle sue opere si legge la volontà di proporsi obbedendo a canoni narrativi solidamente acquisiti, lungo una linea pittorica dalla quale l’autore non intende discostarsi perché in essa riconosce la specificità del suo linguaggio.

Certamente non sono passati senza lasciare il segno gli anni che separano la produzione attuale dalle lontane lezioni di Kokoschka alla Sommerakademie di Salisburgo e in molti dipinti lo spunto veristico si è fatto ancor più evidentemente una mera occasione all’effondersi del colore; così l’esperienza informale, ormai accantonata, ha pur lasciato qualche traccia, come ne lascia la naturale attenzione all’evolversi dei tempi. Ma in Romano Lotto emerge sempre un immaginario tutto umorale, che trova realizzazione concreta nel ritmo delle pennellate dense e brevi, felicità un po’ greve della materia cromatica che assume in sé ogni significato: in queste opere la forma si traduce quasi totalmente in colore e nelle diverse variazioni e cadenze acquista visibilità la percezione di una natura dissolta che riaffiora nella sua pienezza attraverso la continua vivace alternanza delle tinte.

R.A.

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