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redarrowleft.GIF (53 byte) Tecnologia Gennaio 2001
 

Il misterioso mondo di IT

I pochissimi che l’hanno visto parlano della rivoluzione del secolo. Che cambierà la società, il modo di vivere e di costruire le città. Il nome in codice è "Ginger", lo ha inventato un bizzarro e geniale scienziato miliardario americano amico di George Bush e premiato come miglior cervello tecnologico degli Usa. Ma nessuno sa cosa sia. Perché il progetto è segreto. Almeno fino al 2002. Per qualcuno è un mini-scooter che vola. O che usa un motore pulito e supereconomico. Una caccia al mistero, quella di media e curiosi, che è appena cominciata

Loro, i fortunati, almeno lo hanno visto in azione. Glielo ha montato davanti agli occhi, così si racconta, il suo inventore. Con un cacciavite e una chiave inglese, dopo aver tirato fuori i pezzi da un paio di scatoloni. Tutto in 10 minuti. Il risultato? Steve Jobs, boss-fondatore della Apple: "Quando la gente lo vedrà dovremo cambiare il modo di costruire le città"; Jeff Bezos, inventore di Amazon.com (che pare si sia messo a ridere di gusto): "E’ un prodotto talmente rivoluzionario che non ci saranno problemi a venderlo. Sempre che alla gente sia permesso usarlo…"; John Doerr, finanziatore internazionale (che tanto per cominciare su quell’invenzione ha già investito qualche milione di dollari): "…è più importante di Internet". E, subito, negli Usa si è già guadagnato le prime pagine dei maggiori giornali. Bene, allora cos’è? Risposta facile: boh.

Esclusa quella manciata di amici-imprenditori, nessuno sa infatti cosa può aver mai inventato di così scioccante il multimiliardario Dean Kamen, ingegnere 49enne bizzarro e geniale, da poco premiato con il riconoscimento scientifico più importante degli Usa, la National medal of technology. Mistero fitto e ordine tassativo a chi ha visto quella strana cosa che cambierà il mondo: non dite niente. Così il resto del mondo dovrebbe aspettare fino al 2002, data prevista per il lancio ufficiale di "IT", nome ufficiale dell’oggetto misterioso chiamato in codice "Ginger" (zenzero).

Ma possibile che proprio non se ne sappia niente? No, per mettere insieme il puzzle qualche elemento c’è. Ma una cosa per volta. Intanto il suo inventore, Dean Kamen. E’ un personaggio da film, da molti considerato un mix fra Henry Ford e Thomas Edison. Fra i suoi brevetti ce ne sono due di livello mondiale: la pompa portatile per somministrare insulina e una carrozzina per disabili capace di salire le scale (sul mercato fra qualche mese). Nella casa esagonale che si è costruito su una collina a Manchester, nel New Hampshire, Kamen ospita gente tipo il neo presidente degli Usa, George W. Bush o l’amministratoree della Nasa, Dan Golden. Ma, da vero scienziato, ignora la mondanità. Tanto che ad una cena, si racconta, era seduto accanto a due persone di cui "non aveva mai sentito parlare": erano Shirley McLaine e Warren Beatty.

Preferisce volare, Kamen. Infatti ha due elicotteri che usa per raggiungere l’isola che si è comprato davanti alle coste del Connecticut, e un jet privato per i "viaggi lunghi". Nella sua "Westwind", così chiama la casa, ha un campo da softball privato, una turbina mossa dal vento per le riserve di energia, una macchina a vapore da 25 tonnellate che apparteneva a Henry Ford e un sistema di carrucole in grado di portargli una bottiglia di vino dalla cucina alla camera da letto.

Nessuno sa esattamente l’ammontare della sua fortuna, ma una cosa è certa: Kamen, scienziato e genio della tecnica, non inventa mai su richiesta del mercato o in base a strategie commerciali. Lo fa perché decide che quella cosa serve. Come la Ibot, la sedia a sei rotelle capace di salire le scale, attraversare terreni sabbiosi o rocciosi e perfino di sollevare la persona all’altezza di chi gli sta davanti. Tutto dopo che Kamen dieci anni fa vide un uomo paralizzato su una carrozzella che tentava a fatica di salire su un marciapiede. L’ha presentata anche a Clinton, la Ibot. E tanto per divertirsi, ne ha usata una per salire le scale del metrò a Parigi fino al piano-ristorante della Torre Eiffel.

Sono decine i suoi brevetti. Spesso i soldi delle ricerche li mette lui, ma i finanziatori non gli mancano. Come per lo studio del motore Stirling, un’idea che risale all’800 ma mai realizzata. Kamen spera di ricavarne un motore leggerissimo, portatile ed ecologico, che funziona con qualsiasi combustibile e può fornire elettricità in qualunque posto e condizione. Per esempio, dice, per purificare l’acqua o avere una fonte di elettricità nei Paesi del Terzo Mondo.

Si, va bene. Questo è l’inventore, il personaggio Kamen. Ma IT, cosé IT? Qualcosa si può intuire. Anche perché i media americani si sono scatenati alla caccia di quella cosa "più rivoluzionaria di Internet". Soprattutto dopo che è stata annunciata l’uscita nel 2002 di un libro sull’invenzione del secolo. Scritto dal giornalista Steve Kemper, la Harvard Business School Press ha già pagato 500 milioni per i diritti. E senza che né l’editore né l’agente sappiano cosa accidenti sia IT. Anche in base alle (furbe) anticipazioni di Kemper, ecco quello che finora si sa di IT-Ginger:

- non è un apparecchio medico;

- potrebbe essere disponibile in due versioni: Metro e Pro, ad un prezzo inferiore ai 4 milioni di lire;

- lo stesso Kamen lo ha definito "un’alternativa a prodotti che sono sporchi, costosi, a volte pericolosi e spesso frustranti, soprattutto per chi vive in città";

- Kemper ritiene che l’invenzione richiederà "riunioni fra amministratori comunali, legislatori, urbanisti, compagnie commerciali e università per decidere come ridisegnare e adattare a Ginger città e aziende";

- è stata trovata su Internet a nome di Kamen la registrazione (recente) del brevetto di un curioso monociclo o mini-scooter sotto la voce "personal mobility vehicles", che assomiglia più a un monopattino (www.delphion.com). Capace, si legge sulla descrizione allegata, di restare in perfetto equilibrio grazie ad un sistema di mini-giroscopi e mossa da un misterioso motore (lo Stirling?);

- molti osservatori ritengono che IT stia per "individual transport", trasporto individuale;

- su uno dei sempre più numerosi siti a caccia del mistero di IT (Slashdot.org) si ipotizza che il nome in codice "Ginger" si rifaccia ad uno dei personaggi del recente film di animazione "Chicken Run" ("Galline in fuga"): una gallina di nome Ginger che vuol convincere le altre a "fuggire volando".

Insomma tutti o quasi sicuri: IT è un futuristico sistema di trasporto personale pulito, veloce e sicuro. Se sia poi uno scooter elettrico, a motore, a levitazione magnetica, una specie di hovercraft o addirittura una "cintura volante", per ora sono ipotesi. Ma sarà vero? Chi conosce Kamen non crede ad una bufala. Come Walter Mossberg, columnist tecnologico del Wall Street Journal: "Non ho idea di cosa sia IT, ma conosco Kamen e ho visto la sua Ibot. Qualunque cosa sia, sarà rivoluzionaria".

Certo non mancano i dubbi. Intanto la storia del libro: perché anticipare qualcosa e nello stesso tempo creare il segreto più impenetrabile? Perché scegliere una casa editrice di secondo piano e non un gigante da milioni di copie come merita l’invenzione del secolo? E che segreto è quello di far vedere "l’incredibile IT" ad almeno una quindicina di persone, pensando che non dicano nulla per un anno? Per alcuni si tratterebbe infatti di una riuscitissima campagna promozionale: lanci un quasi-segreto "che cambierà la faccia del mondo" e i media ci campano gonfiandolo a dismisura. Spesa zero, effetto mille. Se poi è un rospo travestito da principessa, poco importa.

A conferma dei sospetti, dicono esperti Usa di marketing e pubblicità, è arrivato il mezzo dietrofront dello stesso Dean Kamen, che ha smentito che IT "sia quella sconvolgente invenzione così come è ipotizzata dalla gente" e che lui si sta occupando "di altri eccitanti progetti". Un classico: accendi il fuoco, aspetti che faccia impressione, poi lo soffochi un po’. Per non rischiare la delusione finale. E poi la scelta di Jobs, Bezos e Doerr: per Michael Malone, giornalista del Forbes Asap magazine esperto di hi-tech, sembra a dir poco curiosa: "Un trio perfetto: computer, Internet e il capitale. Le tre facce più conosciute della New Economy, e tutte e tre non proprio in salute. In più, l’annuncio viene proprio quando il Nasdaq crolla: cosa c’è di meglio per convincere che la tecnologia digitale, in fondo, serve veramente a qualcosa?".

Comunque sia, il mistero di Ginger non resisterà certo fino al 2002. Troppa gente ha visto, troppe "anticipazioni", troppa grazia per i media. C’è chi si augura che Kamen stesso, che in fondo resta uno scienziato di talento (anche se miliardario), non metta fine presto al mistero e presenti la sua "Ginger". Prima, magari, che i soliti sfortunati si comprino l’auto nuova da 40 milioni. E se la ritrovino, il giorno dopo l’annuncio della Grande Rivoluzione del Trasporto, pronta da rottamare.

Alessandro Mognon

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