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Domenica di Vicenza 26/09/1998

Niente invito per i partiti che sostengono Bandini

Manovre di isolamento

La griglia di partenza per il Gran Premio di Palazzo Trissino va definendosi. Nel duadro degli schier-amenti quello più in ritardo è certamente l'Ulivo; impegnato al tavolo di confronto voluto da Achille Variati. L'ex sindaco, che insiste nel dichiarare di non essere il potenziale candidato, sta muovendosi con straordinaria abilità. Dapprima ha scongiurato la scissione nel partito popolare, quindi ha rnesso le premesse per evitare un dualismo nel centrosinistra, intine, pur rimettendolo di fatto, in gioco ha chiarito a tutti i potenziali alleati che il suo non è il tavolo dell'Ulivo. Ha chiamato Bandini al tavolo politico e, in pratica già dalla prima riunione, lo ha isolato evitando di invitare sia il gruppo Rebesani che Rifondazione Comunista, ossia i due partiti che originariamente hanno messo a disposizione i loro voti del comitato del professore. Tra gli esclusi e non solo c'è chi si è chiesto se gruppi come il Nordest, fino a qualche ora prima alleato del Polo, o I'Udr più o meno esplicitamente dichiaratosi pronto ad entrare in gioco al fianco della Lega al ballottaggio, avessero più meriti di Prc e Sd per partecipare all'assise del centrosinistra. Ma l'operazione isolamento Bandini non finisce qui. Sono previsti altri due passaggi: il primo sarà quello di chiarire al professore che non potrà mai contare sull'appoggio ufficiale della Quercia e del partito Popolare. II secondo quello dr proporgli di ritirare la sua-candidatura, senza però uscire dalla partita. Infatti l'idea di impostare la campagna elettorale all'americana signifiìca proporre a Bandini di presentare la sua lista e di correre, sin dal primo. turno, con i galloni di vicesindaco accanto al candidato utticiale dell'Ulivo che sarà indicato dal partito popolare come deciso dalle segreterie nazionali. Chi dovrebbe essere il leader del centrosinistra? Per adesso, in attesa di verificare se I'operazione gemellaggio va in porto, viene tenuto criptato, ma c'è anche chi insiste nel sostenere che alla fine in assenza di valide alternative Variati, oggi fine-mediatore, sarà costretto a sacrificarsi, e rtvestire a distanze di anni i panni del concorrente per Palazzo Trissino. Nel caso Bandini non dovesse accettare la via all'americana, ossia un ruolo subalterno ai partiti, tra i gruppi del' centrosinistra si prefigurerebbe uno scenario assai variegato.

LISTA BANDINI Il comitato del professore andrà fino in fondo pescando voti da tutti i partiti dell'area. Sicuro l'appoggio di Sinistra Democratica. mentre per quanto riguarda Rifondazione, ditlìcile che rientri nei ranghi, quasi certamente confermerà la corsa solitaria con Reniero candidato.

PPI-DS. Dovendo correre da soli, forse con l'appoggio di una parte dei Verdi, è possibile che puntino alla ricandidatura di Quaresimin, che può sfruttare l'effetto aindaco uscente.

NORDEST. Alla fine potrebbero anche correre da soli. Un ritorno nel Polo sarebbe ridicolo, un appoggio al Ppi-Ds inspiegabile a Cacciari. Romano si prepari!

UDR. Una mezza intesa con la Lega per il secondo turno esiste. Al primo i cossighiani hanno grosse probabilità di andare da soli. Sarà l'ex assessore Albanese il candidato?

NUOVO PROGETTO. Giulianati non ha accettato l'esame dal Poto, ma il gruppo potrebbe sistemarsi nel centrodestra. Forse insieme con gli ex socialisti di Carta.

Per quanto riguarda gli altri schieramenti. Iri casa del POLO, nonostante qualche freddezza espressa dalla segreteria cittadina di Forza Italia, I'investitura di Enrico Hullweck a candidato sirxiacó è pressoché certa. Per l'ex parlamentare potrebbe tornare a vantaggio la crisi Liga-Lega.

A proposito del Carroccio, più nessun dubbio sulla candidatura di Margherita Carta. E' da verificare se i dissidenti pro Comencini sosterranno l'assessore provinciale. E se si presentasse una lista della Liga?

Luca Ancetti

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