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GdV 21/09/1998

Trova appoggi nel Ppi l'operazione Variati: "Ripartire dai contenuti"

L'Udr: "Nel centrodestra. Troppi cavalli zoppicanti"
E intanto Cgil-Cisl-Uil temono la frammentazione

Da Giometto (Democrazia costituente) una preferenza per Caoduro candidato sindaco del centrodestra

Achille Variati candidato alla poltronissìma su cui gìà stava fino al '95? Sì o anche no. L'importante è che scatti adesso, prima di andare fuori tempo massimo, la, proposta che lui ha lanciato qualche giorno fa: guardare alla concretezza dei problemi di Vicenza, ripartire da un programma per trovare una coalizione, dare una risposta di governo e non di schieramento all'elettorato, aprire lo steccato del centrosinistra e concordare un nome di sindaco che dia iI segno di questa novità.

A pensare così dentro il Partito popolare, e a díchiararlo, è Marco Appoggi, l’"ideologo" della frazione che si è battuta ai congressí vicentini contro l'incatenamento dei popolari al tronco di un Ulivo non ancora radicato: "é la possibilità per il Ppi di essere determinante negli assetti che si stanno formando. In ognì caso è fondamentale l'individuazione del candidato giusto. Se il Ppi si propone in stretta ortodossia con la linea nazìonale nell’area di centrosinistra, allora la scelta conseguente non puó che essere la candidatura di Fernando Bandini, uomo di alto spessore culturale e di indubbia qualità. Se il Ppi intende invece rufforzare l’area di centro, è importante individuare un candidato in accordo con l’alleanza che si andrà a formare, evitando che sia scelto a tavolino da tre quattro "signori della politica".

E proprio per domani Variati ha messo in agenda un incontro bis per il suo tentativo di far dialogare su un possibile programma comune - e poi su un sindaco buono per tutti - i partiti e i gruppi di centro e sinistra. Invitati gli stessi di sabato: Nuovo Progetto (che però contemporaneamente punta sempre sul suo Mario Giulianati come candidato sindaco del Polo), i socialisti-Sdi, il Ppi, il Movimento Nordest, i Democratici di sínistra, i Verdi, il Comitato per Vicenza e la Lista Bandini. Non contattati, invece, i cossighiani dell'Udr.

L'Unione democratica per la repubblica pare tuttora galleggiare tra la speranza dí un intesa con la Lega, derivante dall'ipotetico abbraccio Bossi-Cossiga, e il riapprodo in zona-Polo (un incontro ufficiale con il centrodestra si è svolto alla fine della scorsa settimana).

"L alleanza con il Polo può essere la soluzione piú probabile" anticipa Angelo Foletto, uno dei Grandi Ex che sl riaffacciano con vigore sulla scena politica (è stato segretario regionale Dc e assessore a Vicenza, oggi è nel consiglìo nazionale del Cdu buttiglioniano entrato come fondatore nell'Udr).

Quanto al sindaco da trovare a centrodestra, Foletto afferma che la "pluralítà facilona delle troppe candidature" rischía di allontanare l'elettorato. Nel Polo e altrove, commenta, ci sono stati finora "più ípotetici sindaci che posti in consiglio comunale". C'è un tentativo che l'Udr sta sempre mandando avanti: quello di avere in lizza l'ex-sindaco Antonio Corazzin. Interpellato, Foletto parla dell'"eccesso di cavalli zoppicanti che corrono a vuoto". Vuol dire che serve un cavallo di razza, alla Corazzin appunto? Foletto non smentisce, come non smentisce l'eventualità di un'Udr in solitaria alle elezioni del 29 novembre.

Di corsa autonoma sta parlando anche il Movimento Nordest, per il probabilissimo caso in cui l'orizzonte degli ormai proverbiali "360 gradi" su cui sta spargendosi l'impegno deí cacciariani non frutti vaste alleanze e rotture dei poli destra-sinistra.

Se andrà così, il candidato sindaco dì bandiera sarà Luca Romano e poi il peso percentuale del Nordest sarà giocato ìn una probabile alleanza al ballottaggio. In casa Polo si aspetta però con fiducia il riallacciamento dei buoni rapporti rotti tre settimane fa: "Sia in caso di scontro Polo-Lega che in caso di ballottaggio PoloUlivo il Nordest sarà con noi" dice il forzista Maurizio Franzina.

Al centrodestra arriva intanto un messaggio da Silvano Giometto, che con la sua Unione Nordest-Democrazia costituente si colloca tra i possibili partner del Polo, ma a un patto: che il sindaco da votare sia Paolo Caoduro, l'industriale che nel'96 fu avversario alle elezioni per la Camera. "È lui L'unico candidato del Polo gradito, tutto il resto è solo scarto da rottamare" dichiara Giometto - in toni che non promettono di far fiorire molte rose - a proposito della squadretta di papabili individuati da Forza Italia e Alleanza nazionale.

Fuori dal giro dei partiti, la terna dei segretari confederali di Cgil, Císl e Uil interviene sulla necessità dì offerte politiche non frammentate: Gino Zanni, Giuseppe Benetti e Riccardo Dal Lago - che martedì sera erano tra il pubblico della manifestazione con cui Fernando Bandini ha lanciato la propria candidatura - avvertono "il rischio che le divisioni in atto e le difficoltà di creare alleanze significative portino alla moltiplicazione del numero dei candidati, alla frammentazìone delle proposte e a un'ulteriore perdita di credibilità delle istituzioni".

Per i tre segretari sindacali "a Vicenza non mancano figure di forte spessore politico e culturale e di grande dignità morale in grado di rappresentare al meglio la città. A tutt oggi - osservano - non intravediamo una capacità delle forze politìche di unirsi in modo realisticamente tripolare a queste figure portatrici dì precisi progetti di governo della città".

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