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Venice Gospel Ensemble, "neri" per caso

Sono quaranta fra coristi e strumentisti, con un repertorio che comprende tutta la musica afro-americana. Dai gospel agli spiritual fino al funky, soul e pop. Una interpretazione italiana di una tradizione nata oltreoceano. Per questo il gruppo veneziano è stato il protagonista della serata "Netics Summer Live 98" a Thiene,
dedicata alla comunicazione universale.
Che in tutto il mondo significa soprattutto musica

Sono stati i Venice Gospel Ensemble i veri protagonisti della serata Netics Summer Live organizzato dall'azienda thienese Netics domenica 5 settembre a Thiene. Diretto da Luca Pitteri e Andrea D’Alpaos il gruppo, una quarantina di componenti tra coristi e musicisti, si è cimentato nel suo classico repertorio. Comprendente sia spiritual e gospel, indimenticabili componenti della cultura afro-americana, sia brani di rythm n' blues, soul, funky e pop. "Il nostro repertorio - spiega Luca Pitteri - è composto di più generi musicali, tutti comunque riconducibili alla tradizione della musica nera. Il nostro intento è quello di rielaborare questi generi, appartenenti ad una tradizione culturalmente lontana alla nostra, al punto da creare dei nostri brani interamente originali".

La caratteristica dei Venice Gospel Ensemble è proprio questa: ricreare l’atmosfera religiosa, che a noi risulta a dir poco profana data la nostra abitudine a ben altre manifestazioni di fede, tipica dei gospel e degli spiritual, ma in una chiave originalissima e soprattutto comprensibile per lo spettatore comune.

Il carisma ed il coinvolgimento della musica nera non perdono dunque i loro tratti tradizionali. "I nostri musicisti - continua Pitteri - sono tutti insegnanti professionisti, provengono per la maggior parte dalla scuola veneziana Suono Improvviso, ed hanno saputo, grazie allo studio approfondito del linguaggio musicale, fondere questi generi diversi dando vita a brani originali e completamente inediti".

Così nel dicembre 1997 esce l’album "Let’s take time out" che miscela i veri generi della musica nera e riassume l’attività concertistica delle circa sessanta esibizioni dei Venice Gospel.

Pitteri non ha dubbi: "La musica è un linguaggio assoluto, un mezzo comunicativo immediato, che non teme le barriere del tempo dello spazio, né tanto meno quelle sociali o etniche". Non stupisce quindi che una serata dedicata proprio alla "comunicazione universale" (da Internet fino, appunto, alla musica) abbia trovato dei veri protagonisti proprio nei Venice Gospel Ensemble.

Roberta Paolini

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