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APPUNTAMENTI D'ARTE E DI CULTURA

RIPRENDONO DA LUNEDI' 10/1 LE LETTURE DANTESCHE GIUBILARI

Riparte dai canti del Purgatorio il ciclo di Letture Dantesche Giubilari promosso dal Liceo Scientifico G.B. Quadri e dall’Assessorato ai Servizi Culturali del Comune con il concorso di numerosi enti pubblici e privati. Lunedì 10, alle 20.30, il Tempio di S. Lorenzo ospiterà un nome assai conosciuto al pubblico vicentino: si tratta del poeta e critico letterario Fernando Bandini che interpreterà il Canto XXII del Purgatorio. Già docente di Stilistica e Metrica all’Università di Padova e di Letteratura italiana contemporanea all’Università di Ginevra, Bandini è uno dei più apprezzati poeti italiani. Le sue raccolte di versi (l’ultimo lavoro, pubblicato per i tipi di Garzanti, è Meridiano di Greenwich) gli hanno valso numerosi premi e un particolare riconoscimento dalla prestigiosa Accademia Nazionale dei Lincei. Bandini si è più volte cimentato anche con poesie latine, grazie alle quali ha ricevuto significativi consensi in campo nazionale e internazionale. Come vuole la formula dell’iniziativa, la seconda parte della serata sarà dedicata all’esecuzione di brani musicali. La Schola Cantorum S. Cecilia di Schio, diretta da Ermanno Cocco proporrà un programma incentrato sul repertorio gregoriano e su una composizione inedita di Pierangelo Valtinoni, organista, compositore e direttore d’orchestra vicentino, particolarmente interessato all’esplorazione del repertorio del ?900. Già direttore dell’Icarus Ensemble di Reggio Emilia, Valtinoni è fondatore e direttore del Paralleli Ensemble di Vicenza, con il quale ha inciso per la Ricordi. L’ingresso all’incontro è libero.

“E una sera d’inverno qualcuno….”

Nelle librerie la nuova opera di Antonio Brazzale dei Paoli, illustrato da Vico Calabrò, Premio Nazionale “Arcangela Todaro Faranda” a Bologna e Premio Nazionale “I racconti del Serra” a S.Giovanni Rotondo (FO). L’autore già noto al pubblico con “La contrada sotto l’Echar”, ripropone sette lunghi e indimenticabili racconti che hanno come protagonista Paolo il pastore e la sua famiglia, un gruppo di malghesi che a Malga Fior incontrano Franz, l’ufficiale austriaco ex combattente sulle montagne vicentine e la sua bella Ilse, Gabriele il vagabondo ed altri indimenticabili personaggi. Edito dalla Casa Editrice “La Serenissima” L.25.000.

 

VICENZA – LAMeC – Futurismo. I gruppi “Boccioni” e “Savaré” 4 dicembre 1999 / 19 marzo 2000

 

cavigliioni_p.jpg (14808 byte)verossi_p.jpg (13457 byte)La mostra, promossa dal Comune di Vicenza, ideata e coordinata da Beatrice Biscaroli, propone una sessantina di dipinti in gran parte inediti affiancati da sculture, poesie, opere letterarie, musiche prodotte da artisti che si forlin_p.jpg (18410 byte)riunirono in due distinti gruppi: quello intitolato a Boccioni, sorto nel 1931 a Verona e quello dedicato a Savarè, creato a Monselice (PD) nel 1936. Gli appartenenti a queste due “scuole”, sorte a distanza di quasi vent’anni dalla nascita del Movimento Futurista “storico”, si cimentavano, infatti, in ogni disciplina non solo artistica ma anche politica, militare e sportiva, secondo i dettami dello stesso Marinetti e di questi aspetti non solo artistici la mostra vicentina offre una carrellata.

 

 

LONIGO (VICENZA) – Teatro Comunale - Mostra personale di Miraldo Beghini. 15 gennaio / 13 febbraio 2000

 

beghini_p.jpg (18615 byte)La mostra, curata da Giuliano Menato offre un percorso antologico dell’artista che nella sua pittura sviluppa eminentemente il tema della figura umana scomposta dinamicamente fino ai limiti dell’astrazione. “La sua non è una visione drammatica, irrazionale, e travolgente, perché la saldezza plastica e la rigorosa definizione formale, complice una materia compatta, mai deflagrata, escludono sia la visionarietà della psiche turbata sia il grido di un incontenibile espressione dolorosa.” (Menato)..

Per molti versi la pittura di Beghini riecheggia forme esplose di Franz Marc che preludono l’astrattismo o le forze in movimento del Boccioni del primo decennio del ‘900

Ma i tagli scompositivi di matrice cubista che segmentano i volumi dei suoi dipinti sono solo un’applicazione formale, atta  non solo a moltiplicare i punti di vista ma anche a offrire agli impasti di colore diverse permanenze cromatiche. Estremamente suggestiva la tensione creata dalle immagini, trasfigurate fino alla soglia estrema dell’astrattismo: senza sprofondarvisi ma velando di continuo la realtà in un inganno stuzzicante e appassionato.

 

VICENZA – Studio d’Arte Pozzan – Personale di Giuseppe Lupi. 29 gennaio / 15 febbraio 2000

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“Volti immaginifici dei quali Lupi si serve per comprendere “cosa c’è dietro”. In essi cogliamo il fascino di un quid misterioso e forse nella loro finita incompletezza il pudore di mostrare se stessi. Sono ritratti di personaggi che, chissà come, celano e al contempo disvelano” (Anna Dall’Angelo).

 

CAVAZZALE –– Via Zanella 212 – DAVi. Estrema Materia. Collezione permanente

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Materiali inconsueti nobilitati ad un modo d’esigenze interiori dal ragazzo della Basilica che tanto voleva conoscere le Apocalissi.

 

“2000 e non più Mille…..” Istituto Proti-Vajenti-Malacarne dal 6 – al 31 gennaio

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calendario1_p.jpg (32315 byte)Una curiosa ed interessante mostra storica di calendari ed almanacchi esposti a partire dal 6 gennaio all’Istituto Proti: si tratta di una raccolta che comprende esemplari calendario2_p.jpg (26463 byte)dal 1585 ai giorni nostri, curata da Gabriele Scotolati con le consulenze storiche di Alessandro Scarsella, funzionario della Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia, e la collaborazione di diversi collezionisti vicentini, particolarmente di Alberto Persico, editore cremonese che mette a disposizione la sua consistente raccolta. La mostra è stata possibile anche grazie all’Assessorato ai Servizi Culturali  di Vicenza e all’I.P.A.B.

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