LA RIVINCITA DEGLI ADULTI CON AUTISMO

DOTT.SSA TANIA CAVALIERE

Centro autismo "LA STELLA "- Via Torricelle, 8- Verona

Il mio intervento è finalizzato a sviluppare insieme a Voi una riflessione riguardo alla realtà degli adulti con Autismo ed alle possibilità di progettare percorsi educativi adeguati alle loro esigenze.

Non dobbiamo infatti dimenticare che quando parliamo di Autismo, ci riferiamo non solo a bambini in età scolare, ma anche ad adolescenti ed adulti. Questi ultimi hanno spesso alle spalle una storia individuale segnata da interventi educativi frammentari e non sempre adeguati alle loro reali necessità. La mia riflessione si sviluppa in particolare a partire dalle esperienze vissute al Centro per l'autismo "La Stella" di Verona.

E' un Centro fondato nel 1966 dall'Associazione COFHAGRA, composta da un gruppo di genitori di ragazzi adolescenti ed adulti con Autismo. La fondazione di questo Centro si propone come struttura educativa in cui i genitori cercano di reagire in forma propositiva alla situazione di assenza di risposte chiare da parte delle istituzioni nel momento in cui i propri figli superano l'età scolare.

Il progetto educativo del Centro è, quindi, finalizzato a sviluppare le potenzialità dei soggetti con autismo ed a predisporre un contesto di vita e di lavoro adeguato e comprensibile.

Sul piano progettuale la nostra attività non si pone come irraggiungibile obiettivo quello di curare l'Autismo, ma mira ad aiutare le persone che ne sono affette a raggiungere il maggior grado di autonomia possibile.

In questa prospettiva le attività del Centro possono acquisire un valore realmente educativo, perché attraverso l'attenzione rivolta all'individualizzazione dei percorsi e delle attività giornaliere, ci proponiamo di aiutare le persone con Autismo ad organizzare le proprie esperienze. Li possiamo condurre, così, ad acquisire delle abilità comunicative e sociali che li renderanno maggiormente in grado di rapportarsi agli altri. L'attenzione continua rivolta a favorire l'incremento delle attività dei ragazzi è, infatti, un punto focale della nostra progettazione, poiché riteniamo che esso posso formare in loro la base per nuove competenze, portando ad un ,miglioramento della qualità della propria vita.

 

La nostra attività educativa nasce, in fatti, sempre dalla valutazione delle abilità emergenti dei ragazzi e tende a creare percorsi formativi in grado di rispondere alle loro esigenze e di valorizzare positivamente le competenze di cui sono portatori. In questa ottica potremmo anche, forse ingenuamente (o paradossalmente), parlare di rivincita per gli adulti con l'autismo.

Rivincita, innanzitutto, nei confronti di un sistema educativo che in modo frequente ha dimostrato di ritenere i ragazzi con Autismo non più inseribili in contesti educativi, lasciandoli in questo modo ai margini dei cortili delle scuole o dei centri assistenziali, non rispettandone il diritto ad un'educazione accessibile ed appropriata (come stabilito dalla Carta dei diritti per le persone Autistiche).

Rivincita anche perché, come vedremo nel filmato successivo, soltanto attraverso la realizzazione dei progetti educativi programmati e sviluppati attraverso la proposta di tecniche e soluzioni educative peculiari appare possibile offrire ai ragazzi con Autismo una concreta opportunità di essere finalmente protagonisti della propria formazione personale.

Ma, ampliando l'orizzonte della nostra riflessione, potremmo affermare che la realizzazione di percorsi formativi programmati peculiarmente per persone con Autismo rappresenta un'importante opportunità anche per gli operatori e per tutte le persone professionalmente responsabili della loro educazione.

Gli operatori che si occupano di soggetti autistici, infatti, sono finalmente chiamati ad inserire in una più ampia prospettiva progettuale la propria attività comprendendo così come la fase programmatoria ed operativa possa essere approfondita alla luce di una nuova consapevolezza della rilevanza educativa dei percorsi da svolgere e degli obbiettivi da raggiungere. All'interno di questa progettualità la professionalità può acquistare un nuovo valore, soprattutto se si è animati dalla quotidiana attenzione per i progressi manifestati dai ragazzi e per le

conquiste educative anche minime, che si propongono però quale momento valorizzante di ogni progetto educativo.

Lo sviluppo di progetti peculiari per i ragazzi con Autismo rappresenta anche un'occasione di rivincita per i genitori. Forse, piuttosto che di rivincita, nel caso dei familiari è più appropriato parlare di opportunità importante per loro di aprire un nuovo dialogo, uscendo da quella condizione di solitudine e di non comunicabilità delle proprie esperienze che troppo spesso contrassegna la situazione umana dei genitori di soggetti autistici. All'interno di una nuova prospettiva essi si possono proporre come attori importanti dei processi educativi dei propri ragazzi.

Infatti nel nostro Centro sono coinvolti nel piano organizzativo nella gestione logistica e sono chiamati a condividere con gli educatori una progettualità educativa, che non si esaurisce nel semplice periodo di presenza al Centro dei ragazzi, ma si estende anche all'interno della vita familiare ed in altri semplificati contesti sociali.

Nell'utilizzare il termine rivincita dobbiamo, comunque, essere cauti: è necessario, infatti ricordare che i ragazzi con cui operiamo, in base alla legge 104 / 1992 sono considerati gravi o gravissimi e presentano profondi problemi comportamentali, tuttavia la consapevolezza che presenta l'operare con i ragazzi autistici non deve condurci a negare le nostre responsabilità e le nostra fiducia nella possibilità di conseguire gli obiettivi che ci prefiggiamo nella nostra attività.

Anzi, il nostro compito come operatori diviene più ampio e socialmente rilevante proprio in conseguenza dell'immagine nella quale il nostro sistema ha cristallizzato i ragazzi con Autismo, cioè quella di "ragazzi difficili da gestire", non coinvolgibili in reali progetti formativi. Il compito che sentiamo come nostro è, infatti, anche quello di riaffermare la reale possibilità di realizzare insieme ad adolescenti ed adulti con Autismo percorsi che li conducano a sviluppare abilità di gestione del proprio tempo e del proprio spazio ed a condurre una vita dignitosa, nel rispetto dei loro diritti.

Passando ora ad un'ottica più puramente operativa, mi pare opportuno presentarVi in breve alcune caratteristiche dell'attività da noi svolte insieme ai ragazzi. I percorsi educativi traggono la propria legittimazione a partire da una valutazione delle abilità possedute dai ragazzi, condotta attraverso il test A.A.P.E.P. cioè il profilo psico-educativo per adolescenti ed adulti con Autismo, elaborato da Schopler e colleghi. Il test pone in evidenza le concrete abilità dei ragazzi in sei aree: area delle abilità professionali, area del funzionamento autonomo, abilità nel tempo libero, area del comportamento professionale, area della comunicazione funzionale e area dei comportamenti interpersonali. Sulla base della valutazione viene poi stesa una programmazione individualizzata, che prevede lo svolgimento di attività educative finalizzate ad aiutare i ragazzi nel conseguimento delle abilità ritenute emergenti. Noi suddividiamo operativamente le nostra progettazione educativa in tre grandi ambiti:

Il primo ambito è quello legato alle attività individuali dei ragazzi, che ad esempio può essere finalizzato allo sviluppo delle abilità lavorative.

Il secondo campo è quello dedicato alle attività socializzanti, che si concretizza nello svolgimento di giochi o uscite presso luoghi pubblici.

Il terzo ambito è quello delle attività funzionali, all'interno della quale volgiamo la nostra particolare attenzione per lo sviluppo di abilità finalizzate al conseguimento dell'autonomia personale.

Per eliminare ogni idea di rigidità relativa alla nostra programmazione educativa, è comunque importante sottolineare come ogni obiettivo viene scelto e fissato assieme alle famiglie, delle quali cerchiamo di rispettare le priorità educative ritenute maggiormente importanti per i loro figli.

E' significativo inoltre rilevare come l'individualizzazione dei percorsi educativi ci conduca anche a porre grande attenzione nel momento della valutazione sul valore dei risultati conseguiti: la programmazione è intesa infatti come uno strumento flessibile, aperto all'ascolto delle esigenze dei ragazzi, continuamente modificato sulla base dei bisogni e delle nuove abilità emergenti.

In un momento storico come quello presente, ricco di vivaci dibattiti relativi alle metodologie da seguire con i ragazzi con Autismo, mi pare importante sottolineare che siamo consapevoli di come ciò che offriamo e proponiamo sia solo una possibilità, non l'unica via educativa percorribile.

Per alcuni il nostro percorso può sembrare criticabile e noi stessi operatori non nascondiamo le difficoltà che ogni giorno dobbiamo affrontare per comprendere le problematiche delle persone autistiche. Unitamente al rispetto che nutriamo per altre proposte, ci sembra comunque importante riaffermare la profonda fiducia che riponiamo nel significato educativo del nostro progetto. Noi operatori assieme ai genitori, riteniamo infatti che lo sforzo quotidiano compiuto insieme ai ragazzi sia esperienza positiva e condivisibile, che potrebbe, attraverso il confronto con altre simili esperienze, rappresentare l'opportunità di favorire la formazione anche nel nostro paese di una progettualità educativa maggiormente attenta ai bisogni e rispettosa dei diritti delle persone con Autismo.

Vi proporrò ora la visione di un breve filmato, realizzato al Centro "La Stella".

I protagonisti di questo filmato sono i ragazzi con Autismo coinvolti nel nostro progetto, colti nel corso di attività che abbiamo ritenuto particolarmente significative.

  

Il mio auspicio è quello che il mio intervento possa aver rappresentato una minima occasione di riflessione. Spero di aver trasmesso in parte quel sentimento di costante impegno e di serena fiducia, che è il messaggio più profondo della esperienza umana e professionale vissuta al Centro "La Stella" di Verona

Centro " La Stella " Verona , via Torricelle, 8

Tel. 045 / 8302656 

 

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