Vai al numero precedenteVai alla prima paginaVai al numero successivo

Vai alla pagina precedenteVai alla prima pagina dell'argomentoVai alla pagina successiva

Vai all'indice del numero precedenteVai all'indice di questo numeroVai all'indice del numero successivo
Scrivi alla Redazione di NautilusEntra  in Info, Gerenza, Aiuto
redarrowleft.GIF (53 byte) Attualità Novembre 1999

Piccole donne tecnologiche crescono

Mentre il ministero per le Pari opportunità è ancora alla ricerca dei mezzi per esercitare il proprio ruolo, le donne americane possono fare da esempio. Motivo: si stanno organizzando perché, pare, sono stufe di sentirsi dire che sono troppo aggressive solo perché ambiscono agli stessi ruoli detenuti dagli uomini. E così sono nate le scuole di computer e informatica per sole donne

Il telelavoro sin dalla sua prima ideazione è stato presentato come il mezzo che avrebbe permesso alle donne di coniugare finalmente le incombenze familiari con la necessità di lavorare. Ma uno dei limiti che subito hanno pesato nella sua realizzazione è stata la scarsa familiarità delle donne con la tecnologia. Questo ha spinto l’American Association of University Women’s Educational Foundation all’istituzione di borse di studio che insegnino agli educatori a stimolare nelle bambine un maggior interesse nella tecnologia.

Uno studio del 1992 aveva verificato che le bambine erano molto meno brave dei bambini in materie quali matematica, scienze e tecnologia. Le ragazzine usavano i computer principalmente per scrivere testi ed inserire dati, mentre i loro coetanei li usavano anche per programmare e per trovare la soluzione a problemi complessi.

Quella che è stata considerata anche una propensione naturale, quasi genetica, si è dimostrata una semplice carenza educativa. Nei campi estivi della AAUW Educational Foundation le bambine hanno imparato a ripulire e mantenere i computer, installare software, usare l’email e le macchine fotografiche digitali, con le quali hanno documentato i loro progressi. Alla fine del corso le "piccole donne" dai 7 agli 11 anni hanno costruito due computer in una settimana. Queste bambine in autunno sono diventate delle guide per i compagni e gli insegnanti. E forse tra qualche anno rafforzeranno la presenza femminile nelle scuole d’informatica, finora quasi esclusivamente maschili.

Anche se l’industria tecnologica è ancora dominata dagli uomini, le donne stanno cominciando ad assumere ruoli di sempre maggiore rilievo. Il nuovo presidente ed amministratore delegato della Hewlett-Packard, casa produttrice di computer seconda al mondo, è una donna: Fiorina Carleton, 44 anni. Della stessa età è Polly Sumner che, dopo essere stata vice-presidente senior della Oracle, ha scelto di andare a capo della AlphaBlox, azienda produttrice di applicativi per l’analisi basati sul Web.

Un mondo tecnologico fatto di sole donne, però, sarebbe tanto inimmaginabile quanto poco auspicabile. E’ bastato vedere nel giugno scorso la conferenza annuale delle donne impiegate nella tecnologia (Women In Tech International conference) in California. 5000 donne si sono incontrate tra abiti in svendita e gadgets di ogni tipo. Ma la quantità di dolcetti e cioccolatini era decisamente inusuale per un meeting di carattere tecnico. Curioso anche che si sia sentita la necessità di trasformare persino le toilettes per l’occasione: piante in vaso sono state poste negli orinatoi quasi a voler cancellare ogni traccia di "virilità". Mentre fa il riflettere il fatto che siano stati organizzati seminari come Golf 101: Confidence for the Course. Alle partecipanti è stato insegnato come usare tale gioco a proprio vantaggio: dal condurre con successo un colloquio di lavoro durante una partita di golf, al riuscire a praticare uno sport che si odia e nel quale non si è nemmeno brave.

D’altronde, la carenza di persone preparate in questo settore è un’enorme opportunità per le donne, ha affermato l’amministratore delegato del WITI, Karan Eriksson. Anche per gli uomini però, è forse meglio aggiungere.

t.t.

np99_riga_fondo.gif (72 byte)

                                           Copyright (c)1996 Ashmultimedia srl - All rights reserved