Attualità Novembre 1999
. Achtung,
è il 9 novembre
Una data che segna importanti
avvenimenti nella storia della Germania di questo secolo: la proclamazione della prima
Repubblica tedesca nel 1918, la "marcia su Berlino" di Hitler, la nascita delle
SS e la "notte dei cristalli" nel 1938 che diede inizio alla persecuzione degli
ebrei. Ma mezzo secolo più tardi in quella data cade il Muro di Berlino. Un muro fatto a
pezzettini e sparpagliato in tutto il mondo
Il 9 novembre 1918 limperatore Guglielmo II
abdicava dal trono e rendeva così possibile la proclamazione della Repubblica tedesca.
Una repubblica incapace di risolvere i problemi del paese, tanto che il nove novembre del
1923 a Monaco Hitler invocava la rivoluzione nazionale. La sua "marcia su
Berlino" venne fermata dalla polizia e il suo arresto apparve quasi come un martirio.
Esattamente due anni più tardi, furono istituite le SS,
che sarebbero diventate uno degli strumenti più brutali della dittatura. Sempre lo stesso
giorno, ma nel 1938, si verificò uno degli eventi più tragici del secolo: la cosiddetta
"notte dei cristalli", linizio della persecuzione sistematica degli ebrei.
Mezzo secolo più tardi, però, il 9 novembre diventò un
giorno da ricordare con gioia. Il muro di Berlino, mezzo e al tempo stesso simbolo della
divisione tra est ed ovest, veniva fatto a pezzi.
Pezzi che poi hanno fatto il giro del mondo. Il Papa ne
possiede uno, Ronald Reagan un altro, così come la famiglia Kennedy ne conserva delle
parti.
Non appena aperti i confini, cominciarono ad operare i Mauerspechte,
i "picchi da muro". Tedeschi e stranieri, armati di martello, andavano a
conquistarsi la propria preda. Alla fine di novembre, le autorità cominciarono ad
impedire questo assedio e la demolizione fu affidata allEsercito Popolare Nazionale.
Al tempo stesso lazienda Limex cominciò a commercializzare i pezzi così ottenuti.
Un catalogo di pezzi colorati venne stampato per garantirne lautenticità. Apparve
proprio come lentrata nel capitalismo.
Quasi un anno più tardi, i diritti sul muro passarono
allesercito federale, che divenne quindi responsabile per la sua demolizione e
vendita. Fino ad allora i 360 pezzi venduti avevano fruttato 2,1 milioni di marchi. Nel
novembre 1991 gli ultimi resti vennero comprati e trasportati in tutto il mondo come
oggetti darte e souvenirs. Loperazione nel suo complesso pare abbia fatto
circolare circa 6 milioni di marchi. Quel muro era troppo lungo per essere totalmente
suddiviso tra i collezionisti e due terzi sono stati semplicemente trasformati in ghiaia
ed usati per asfaltare le strade. Ma pare che in un posto segreto della regione di
Brandeburgo ne siano conservati a tuttoggi dei pezzi in attesa dei migliori
offerenti. Forse il decimo anniversario farà ricordare a qualcuno di non essersi ancora
appropriato di questo "pezzo di storia" e porterà ancora qualche entrata al
governo tedesco.
Tatiana Tartuferi
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