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redarrowleft.GIF (53 byte) Musica Ottobre 1999


MADAMA BUTTERFLY " VIRTUALE"
ALL’ARENA DI VERONA

butt1_p.jpg (6626 byte)Lo spettatore che entrava all’Arena di Verona per assistere alla rappresentazione di " MADAMA BUTTERFLY"di Giacomo Puccini al primo momento rimaneva sconcertato;abituato a vedere tutto l’impianto scenico si trovava di fronte ad una distesa di teli che ricoprivano l’intero retropalco e nulla più.

Una volta iniziato lo spettacolo restava però ammaliato dalla bellezza delle scenografie che venivano proiettate su questi teli e che variavano a seconda dei momenti dell’opera sottolineando con grande forza ciò che stava accedendo sulla scena;alla fine del primo atto,quando i due protagonisti esaltano la bellezza della notte intonando il canto "dolce notte quante stelle…" la proiezione di un cielo stellato occupava tutto il palcoscenico e l’intera platea con un effetto veramente suggestivo.

Questa Butterfly "virtuale" oltre che far conoscere nuove tecnologie ha dimostrato anche la potenzialità e la flessibilità di questo sistema di rappresentazione che se ulteriormente affinato può essere una carta vincente per molti spettacoli;certamente non tutte le opere possono adattarsi a tale innovativo sistema ma lavori di grande mole e con molti cambi di scena ( si pensi ad esempio ad un Boris ) si adatterebbero molto bene a questa tecnologia.

Se la parte visiva di questo spettacolo era ottimale,altrettanto lo era la parte musicale che si avvaleva di una compagnia omogenea e di rilievo.

butt2_p.jpg (10827 byte)Daniela Dessì si è perfettamente calata nella difficile part della sfortunata Cio-Cio-San sia dal punto musicale che scenico;si è abilmente disimpegnata nelle vesti della piccola e innocente donna innamorata del primo atto che in quelle drammatiche del secondo e terzo atto.Esemplare la lettura della lettera eseguita con grande misura e mettendo molto bene a fuoco i vari sentimenti che pervadono questa pagina pucciniana.

Salvatore Licitra ha interpretato la non certamente simpatica figura di Pinkerton con grande mestiere confermando le premesse che aveva dimostrato nella edizione del verdiano "Un ballo in maschera" della scorsa stagione.

Ottimo lo Sharpless di Roberto Servile oggi uno dei migliori baritoni che calcano le scene e molto bene la Suzuki di Lidia Tirendi costretta in uno strano e ingombrante costume.

Completavano la bella compagnia Antonella Trevisan,Luca Casalin,Andrea Piccinni,Carlo Lepore,Giuseppe Zecchillo,Angelo Nardinocchi.

Il punto meno accettabile dello spettacolo è stato quello dell’amplificazione delle voci;a parte il fatto che in certi momenti si percepiva la fonte sonora in una posizione diversa da quella in cui si trovava il personaggio,rimane il fatto che un completo giudizio sulla qualità della voce,sul suo volume e sulla tenuta durante tutto il corso dell’opera è piuttosto arduo.

Ottima l’Orchestra dell’Ente Arena di Verona ( pure amplificata ) guidata da Giuliano Carella che ha saputo restituire con raffinatezza tutti i colori della bella partitura pucciniana.;molto bene il coro guidato da Armando Tasso.

Pubblico non numeroso ma che ha a lungo applaudito tutti gli artefici dello spettacolo .

LUCIANO MAGGI

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