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redarrowleft.GIF (53 byte) Cinema Ottobre 1999


Robert De Niro production

Un idolo per un'intera generazione di attori. Ma adesso l'indimenticabile protagonista de Il cacciatore e di Taxi Driver vuole andare oltre. E in questa intervista spiega perché vuole fondare degli studios a New York, dove ha già comprato i terreni. E magari darsi alla regia

deniro1.jpg (15653 byte)Mister De Niro, il personaggio di Paul Vitti – uno degli ultimi interpretati da lei al cinema nel film Terapia e pallottole – sembra la parodia di quelli che lei ha portato sullo schermo in Quei bravi ragazzi e Casinò…

E’ vero, ma è stato molto facile grazie al fatto che accanto a me c’era un professionista serio e davvero in gamba come Billy Crystal. Ci siamo aiutati a vicenda, scambiandoci a vicenda delle idee su come non esagerare le battute e le situazioni. Abbiamo lavorato come in una squadra anche con il regista Harold Ramis che riusciva a essere "il nostro terzo uomo".

Qualcuno ha detto che la Mafia italiana in America è finita e il suo film così come la serie televisiva "The sopranos" hanno celebrato l’estremo saluto…

Da quello che leggiamo sui giornali sembrerebbe che la Mafia americana sia finita. So che i mafiosi amano molto i film su di loro e che anche Terapia e pallottole ha divertito molti di loro.

Uno dei ruoli comici più brillanti che ha interpretato – anche se con una forte venatura drammatica - è stato in The king of comedy al fianco di Jerry Lewis. C’è qualche relazione con quel film e perché non interpreta più pellicole comiche?

No, sono pellicole molto diverse. Farei molti più film comici se trovassi delle buone idee da portare a compimento e da sviluppare adeguatamente.

Quali dovrebbero essere i requisiti di una sceneggiatura comica tali da farle accettare la parte?

deniro_624.jpg (6978 byte)Non sono più preoccupato di accettare i ruoli comici rispetto agli altri. Solo che in ogni film che faccio voglio essere al meglio delle mie possibilità e questo può succedere solo se la sceneggiatura è davvero buona. Non mi interessa essere solo buffo e divertente, voglio qualcosa di davvero interessante e completo. Non basta avere una buona idea per i film, bisogna riuscire a sfruttarle al massimo, senza perdere nulla.

Sono trascorsi dieci anni dalla morte di Sergio Leone. Come lo ricorda?

Sergio era una persona molto simpatica, dotata di un grande senso dell’umorismo. Un ottimo regista che non aveva pretese di volere essere considerato in maniera più sofisticata e intellettuale. Mi piaceva molto.

Che cosa la ha portata ad acquistare i terreni per costruire dei grandi studios cinematografici a New York?

deniro2.jpg (14836 byte)Ho sempre pensato a quella zona sul fiume Hudson non distante da Manhattan come un luogo perfetto dove costruire degli ottimi posti per lavorare. Non avevamo luoghi per fare film a New York come ce li abbiamo a Los Angeles, a Londra, a Roma o a Parigi. Adesso ce li abbiamo anche vicino casa e questo porterà sicuramente dei grandi benefici per il cinema. Abbiamo risolto il problema di avere dei buoni posti dove girare gli interni dei film.

Lei è l’idolo di un’intera generazione di attori. Ma come Robert De Niro che cosa cerca adesso nel suo lavoro?

Voglio fare il regista, più che l’attore e ho alcuni progetti su cui intendo presto mettermi al lavoro.

E’ vero che lei e Martin Scorsese avete un progetto comune da portare avanti insieme a Leonardo Dicaprio?

Sì, si chiama The gangs in New York, ma non c’è ancora nulla di ben definito. Forse ne faremo qualcosa per il prossimo anno.

Marco Spagnoli

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