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redarrowleft.GIF (53 byte) Arte Ottobre 1999 (a cura di Giovanna Grossato)


APPUNTAMENTI D’ARTE

CAVAZZALE (VI) – Galleria Arte Contemporanea – “Giuseppe Dal Bianco. Il pensiero dello spazio” – Dal 2 ottobre al 18 novembre 1999

dalbianco1p.jpg (5993 byte)A pochi giorni dalla sua partecipazione alla collettiva “Artisti per un Millennio” in Basilica Palladiana a Vicenza, Giuseppe Dal Bianco si ripresenta in una sua personale dal titolo “Il pensiero dello spazio”, inaugurata il 2 ottobre alla Galleria Arte Contemporanea di Cavazzale e che resterà aperta sino al 18 novembre. Vi sono esposte 17 opere tra le più recenti del pittore.

Molte riflessioni di natura sia estetica che matematico-filosofica possano emergere dall’esperienza visiva delle opere di questo autore.

Dal Bianco non è in effetti artista di facile lettura o di immediato coinvolgimento: la sua non è certamente una narrazione pittorica che attraverso sequenze variabili intenda fornire suggestioni di tipo sensitivo. E’ piuttosto pittura del segno e dei suoi significati, che acquistano raramente compiutezza di immagine finita ma si raccordano invece in opere aperte, proiettate in uno spazio-tempo neutro, acromatico, intuibile come infinito. Queste opere si  sviluppano articolandosi l’una all’altra secondo una linea logica di estrema razionalità; sono pagine di un’astrazione formale assoluta, espresse secondo i canoni del linguaggio matematico.

Con rigorosa ostinazione, Giuseppe Dal Bianco persegue nel suo lavoro lo scopo di rendere percettibili, attraverso giochi di meticoloso equilibrio intellettuale, i ritmi che consentono di cogliere le geometrie del reale nella loro essenzialità.

dalbianco2p.jpg (6641 byte)Compito non agevole: il rischio è la banalità, l’appiattimento dell’ispirazione; ma questo autore sembra possedere forza e chiarezza sufficienti a consentirgli la realizzazione di opere intelligenti e nitide.

Quanto alla tecnica, Dal Bianco utilizza i materiali prescelti, grafite e polveri metalliche spesso preziose, per creare miscugli di sapore vagamente alchemico che giocano in contrasto tra loro: così, forme dalle tonalità smorzate, si completano con altre scintillanti.

Le suggestioni prodotte da queste opere sono sottili ed ambigue: all’inquietudine data dai giochi ritmico-spaziali delle immagini, si contrappone la tranquillità suggerita dalla compostezza geometrica dell’insieme

Esaminandole, al di là di ogni contrasto o tensione apparente, si può cogliere l’aspetto peculiare del messaggio estetico proposto, il tentativo cioè di dare voce, attraverso i modi dell’astrazione pura, al silenzio cosmico.

Va ricordato come Dal Bianco sia anche musicista e ottimo conoscitore di musica sperimentale. La sua pittura rimanda con evidenza alla musica: certe cesure degli spazi sono pause mediate dal mondo codificato dell’espressione musicale; sono dialoghi di “libere atonalità” le alternanze di linee e figure geometriche, compiute e non, inserite all’interno del suo progetto pittorico.

Il percorso artistico di Giuseppe Dal Bianco ha raggiunto oggi risultati molto apprezzabili; altri ne verranno, lungo il filo che nell’arte porta dal nulla alla creazione.

R.A.

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