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redarrowleft.GIF (53 byte) Cinema Marzo 1999

I film di Marzo (II parte)

 

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Svitati {Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}

Mel Brooks - Ezio Greggio - Randi Ingerman - Enzo Jacchetti Sceneggiatura Ezio Greggio & Mel Brooks Regia Ezio Greggio Anno di produzione 1998 Distribuzione MEDUSA Durata 90'

Svitati_p.jpg (12892 byte)Sorpresa, sorpresa! Ezio Greggio giornalista satirico di Striscia la notizia ed ex comico di cabaret è diventato l’ultimo erede del cinema di un grande vecchio del cinema comico come Mel Brooks. Svitati, scritto in collaborazione con il regista di Frankestein Jr. è una divertente pellicola che ricalca – con qualche incertezza – le orme del geniale maestro della risata. Un passaggio del testimone dolce e interessante che messe da parte le pur giuste riserve sul Greggio regista, colpisce per la sua forza e la sua grande capacità di divertire. Un film che basato sul motto What you see, is what you get (Non c’è più di quello che vedete…) distrae e rallegra con il suo spirito demenziale e esilarante per un’ora e mezza. Una pellicola che forse non entrerà nella storia del nostro cinema, ma che sicuramente è importante per la consacrazione di Ezio Greggio come uno dei pochissimi registi italiani capaci di lavorare in Italia e all’estero con grande nonchalance.

 

Kiss (Living out loud) {Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}

Holly Hunter - Danny DeVito - Queen Latifah Sceneggiatura e Regia Richard La Gravenese Anno di produzione 1998 Distribuzione MEDUSA Durata 99’

La storia di una donna sola diventa – per il regista esordiente Richard La Gravenese e sceneggiatore di pellicole come I ponti di Madison County e L’uomo che sussurrava ai cavalli – l’occasione per riflettere sul concetto di solitudine nella nostra epoca.

E questa gradevolissima pellicola con protagonista un Holly Hunter (Lezioni di piano) sexy e fascinosa, risulta ancora più interessante per la sua grande ironia e la sua originalità. Kiss è, infatti, un film modernissimo dove un comico consumato come Danny De Vito riesce a essere "sentimentale" con grande stile e classe, senza scadere mai nel melenso. In un gioco continuo tra realtà, sogno e ancora realtà, la vita di una divorziata che cerca l’amore in squallidi localini o tra gli annunci di massaggiatori a pagamento, diventa un’intelligente metafora di un’epoca che vuole cambiare tutto e che ricorre a piccole risorse per cambiare il proprio destino.

Esaltato da un’ottima regia e da un finale assolutamente non banale (già tanto per il cinema americano di questi tempi…) Kiss è una pellicola dall’ottima colonna sonora, che diverte e interessa, raccontando una storia agrodolce con altissime punte di divertimento.

 

Bugie, baci, bambole & bastardi (Hurlyburly) {Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}

Sean Penn – Kevin Spacey – Robin Wright Penn – Chazz Palminteri – Anna Paquin – Meg Ryan Sceneggiatura David Rabe Regia Anthony Drazan Anno di produzione 1998 Durata 120’ Distribuzione MEDUSA

Nonostante l’allettante titolo italiano, efficace sostituto del più intellettuale Hurlyburly questo film che vede un gran numero di ottime interpretazioni da parte di attori come Kevin Spacey, Meg Ryan e Sean Penn, non può davvero dirsi riuscito. Interessante riflessione sulla Hollywood dei piccoli produttori e delle donne facili, la pellicola si perde, però, a causa della sua struttura teatrale non adattata linguaggio tipico del mezzo cinematografico. Spesso noioso, Bugie, baci, bambole & bastardi paga lo scotto di una regia che non ha saputo "segnare" la distanza dal testo teatrale, per diventare qualcos’altro. Il cinema e il teatro hanno linguaggi e appeals differenti che implicano distinzioni rigide e rigorose. Portare di fronte alla macchina da presa un gruppo di attori e fargli fare le stesse cose che si fanno a teatro può funzionare solo in presenza di un testo davvero potente e pieno di messaggi. Cosa che – comunque – anche nella sua versione originale, Hurlyburly davvero non doveva avere.

 

Sitcom {Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}

Evelyne Dandry - Marina de Van - Adrien de Van - Stéphane Rideau Sceneggiatura e Regia Francois Ozon Anno di produzione 1998 Distribuzione BIM Durata 88’

Originale e grottesca rappresentazione della famiglia borghese dei nostri tempi, Sitcom è un film dall’andamento originale e divertente. Basato sul fortuito incidente causato da uno strano topo che sembra emanare onde che costringono alla sincerità le persone, il film è essenzialmente una commedia nata dalla contaminazione di generi. Da un lato la riflessione cinematografica sulla famiglia, dall’altro un pulp splatter acre e ironico. Una combustione ideale di un nucleo familiare che – messo a nudo dal bianco roditore – si confronta con temi tabù quali l’indifferenza, l’incesto, il sadomasochismo e l’invidia. Un film riuscito che deve proprio alla sua grande originalità una grande forza espressiva nel variare con intelligenza sul tema principe di autori come Woody Allen e Ingmar Bergman e più recentemente analizzato abilmente da ottime pellicole quali Segreti & bugie di Mike Leigh e Happiness di Todd Solondz. Un film coraggioso per avere saputo giocare con stile su un tema tanto complesso e abusato.

 

Payback {Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}

Mel Gibson – Gregg Henry – Maria Bello – Deborah Kara Unger – James Coburn – Kris Kristofferson Sceneggiatura Brian Helgeland e Terry Hayes tratta dal romanzo Richard Stark Regia Brian Helgeland Anno di produzione 1998 Durata 100’

Payback_p.jpg (12185 byte)Mel Gibson gioca con successo con un film a basso costo, per raccontare nello stile di telefilm anni Settanta come Kojak o Baretta le avventure ironiche e scanzonate di un eroe negativo come questo Porter, ex protettore di prostitute e killer, tradito dalla moglie e dal suo socio e in cerca di vendetta.

Condito da una violenza artefatta e divertente nel suo riecheggiare il cinema di Hong Kong, Payback è un film cattivo e fintamente scorretto, ritmato da un’ottima colonna sonora anni Settanta. Divertissment di successo che negli Stati Uniti ha brevemente e forse insperatamente scalato le classifiche dei film più visti, Payback è un film che deve la propria forza alla perfezione e alla linearità della sua sceneggiatura. Questo anche in virtù della presenza di attori consumati come James Coburn e Kris Kristofferson che con partecipazioni veloci e divertenti, regalano ottimi momenti a un film poliziesco come non se ne vedevano da anni. Non siamo – dunque – sorpresi che Gibson stia già pensando a un sequel anche se sarà difficile che un eventuale Payback 2 riesca altrettanto bene come questo piccolo e divertente gioiello con poche pretese e tante promesse mantenute.

 

La colazione dei campioni (The Breakfast of the champions) {Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}

Bruce Willis – Albert Finney – Nick Nolte – Barbara Hershey Sceneggiatura Alan Rudolph tratta dal romanzo omonimo di Kurt Vonnegut Jr. Regia Alan Rudolph Anno di produzione 1999 Distribuzione MIKADO Durata 116’

Noiosissimo e a tratti drammaticamente irritante, La colazione dei campioni è un film a basso costo tratto dal romanzo di Kurt Vonnegut Jr. e che ha come protagonista un Bruce Willis non eccessivamente in forma nel ruolo del venditore d’auto usate in crisi spirituale e con tentazioni suicide. Se Albert Finney non ci sembra particolarmente adatto a mostrare con la dovuta ironia i molti vizi e le rare virtù di uno scrittore fallito, l’unico interprete davvero in forma è un Nick Nolte, amico e dipendente del venditore, irresistibile – un macho come lui – travestito da donna in tutù rosso.

A parte queste considerazioni sul cast, quello che funziona di meno in questo film, non è la trama, bensì la pessima regia che ha ricoperto di una noiosa patina irreale una storia dall’ironia tanto sottile da risultare sfuggente. Un film spiacevole che non offre nemmeno grandi riflessioni sul confine con lo spazio letterario, dato che il suo autore ha collaborato attivamente alla sceneggiatura, conquistandosi un minuscolo ruolo cameo col riconoscere la perfetta aderenza della pellicola alla trama del romanzo originale.

 

Analisi di un delitto (A murder of crows) {Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}

Cuba Gooding Jr. - Tom Berenger - Eric Stolz Sceneggiatura e Regia Rowdy Herrington Anno di produzione 1998 Distribuzione CDI - Buena Vista Durata 99’

Thriller legale dai robusti contenuti letterari, Analisi di un delitto è un film che mette finalmente in piena luce le grandi potenzialità di un attore come Cuba Gooding Jr., simpatico e – quando vuole – capace di esprimere senza torpori e banalità – grandi sentimenti. Cesellato su una sceneggiatura originale e davvero intrigante, il film vede un ex avvocato alle prese con un’accusa di omicidio per avere descritto nei minimi particolari una serie di delitti realmente accaduti, fare di tutto per difendere la propria innocenza dato che lui il romanzo lo aveva ricevuto da un misterioso vecchietto apparentemente morto. Una pellicola intensa che stupisce in positivo per riuscire a non essere quasi mai scontata fino alla fine, e che dà nuova linfa a un genere che altrimenti negli ultimi tempi ci ha presentato numerose situazioni prevedibili e quanto mai deboli.

Un film intelligente e audace che emoziona e colpisce, per la qualità della storia e della recitazione di questo nuovo ottimo attore Cuba Gooding Jr.

 

Interferenze {Sostituisci con chiocciola}

Cesare Apolito - Massimo De Lorenzo - Stefania Orsola Garello Sceneggiatura Elisabetta Pandimiglio Regia Elisabetta Pandimiglio & César Meneghetti Anno di produzione 1998 Distribuzione Pablo Durata 88’

Mediocrissima produzione senza forza e originalità, Interferenze parte molto bene per rivelarsi poi un film parolaio e con poche idee. Sembra, infatti, assistere ad un’elencazione di luoghi comuni sui trentenni dei giorni nostri, vittime incolpevoli di un sistema che emargina non solo coloro che non si allineano, ma anche quelli che non vengono ritenuti utili. Certo il film non è tutto da buttare, ma nonostante le piccole buone idee Interferenze è un film indipendente che annoia quanto una grande produzione, con il pregio – almeno – di costare poco. Così come poco sarebbe certamente costato ai due autori elaborare una trama che desse maggiore spazio a linee elementari e concrete per costruire una storia che comunicasse alla fine qualcosa. Qualsiasi cosa…

Seguire i tre protagonisti tra i palazzoni della periferia romana è noioso e non commuove così come lo stare ad ascoltare le innumerevoli elucubrazioni sui grandi temi esistenziali che attraversano la pellicola come la tanto nominata cometa presente nel film. Senza lasciare uno strascico che sia qualcosa di più di un semplice pulviscolo. A che serve girare pellicole del genere se non ci sono veramente storie da raccontare o emozioni da comunicare?

 

Due volte nella vita {Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}

Dodi Conti – Lorenza Indovina – Antonio Manzini – Neri Marcorè – Paolo Serra Sceneggiatura Nanni Salazar & Emanuela Giordano Regia Emanuela Giordano Anno di produzione 1999 Distribuzione Pablo Durata 80’

Due volte nella vita_p.jpg (13934 byte)Storia grottesca e originale che si occupa di mostrarci la notte di alcuni cadaveri all’obitorio, Due volte nella vita ha numerosi pregi e qualche innegabile difetto. Innanzitutto è un film molto originale: sia sul piano squisitamente narrativo che su quello estetico, visto che oltre al fatto di essere stato girato in digitale, trova una grande cura nel montaggio e nei dettagli. Poi, questo film vede un’interpretazione molto particolare da parte di tutti gli attori che sembrano riecheggiare diversissime esperienze del nostro cinema. Dal teatro alla commedia anni Settanta, dal cinema anni Novanta al Pieraccionismo, i diversi protagonisti di questa commedia veramente corale (e sepolcrale visto l’argomento…) evidenziano un sapiente utilizzo della commistione e la contaminazione dei generi. Un buon film capace di osare, portandosi fuori dai rigidi schemi categorici del nostro cinema con ironia e intelligenza

Certo se la sceneggiatura dal punto di vista dei dialoghi fosse stata leggermente raffinata e resa più divertente e originale, Due volte nella vita sarebbe stato davvero un piccolo gioiello di valore inestimabile. Così, con un testo non sempre all’altezza di un argomento che all’inizio appare farraginoso, il film stenta a decollare per circa tutto il primo tempo. Un buon inizio – comunque – per sperare di vedere un altro inizio per la nostra cinematografia che colta e visionaria sappia digerire e fare sua la lezione di maestri come Woody Allen e Wim Wenders e altri autori continuamente citati, digeriti, riveduti e corretti alla luce di una nuova sensibilità immaginifica e modernissima.

 

Il fuggitivo della Missione Impossibile (Wrongfully accused) {Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}

Leslie Nielsen – Richard Crenna – Michael York – Melinda McGraw – Kelly Le Brock Sceneggiatura e Regia Pat Proft Anno di produzione 1998 Distribuzione Filmauro Durata 88’

Il fuggitivo della Missione Impossibile_p.jpg (9208 byte)Leslie Nielsen torna agli antichi fasti delle serie de La pallottola spuntata in una pellicola diretta dal famoso sceneggiatore Pat Proft. Il fuggitivo della Missione impossibile è una maxi parodia del film con Harrison Ford e Tommy Lee Jones, condito da una trentina di film che vengono imitati e sbeffeggiati in quasi un’ora e mezza di durata. Con una sceneggiatura più solida rispetto alle ultime pellicole interpretate da Nielsen (Spia e lascia spiare, Mr.Magoo) Pat Proft ha messo su con intelligenza e perizia una buffissima serie di citazioni da pellicole di successo come Titanic, Intrigo Internazionale, Sotto il segno del pericolo, Giochi di potere e da telefilm come E.R..

Da aggiungere la presenza di attori di classe come Richard Crenna e Michael York e il ritorno della stupenda Kelly Le Brock a quasi quindici anni di distanza da La signora in rosso.

LEGENDA = § Si può non vedere {Sostituisci con chiocciola} Mediocre   {Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola} Sufficiente
{Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola} Discreto {Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola} Buono {Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola}{Sostituisci con chiocciola} Ottimo

Marco Spagnoli

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