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redarrowleft.GIF (53 byte) Attualità Marzo 1999


Musica: chi fa da sé fa Mp3

E' stato definito la " rivoluzione musicale", la "nuova follia del Web", una "bomba" gettata sulle case discografiche. Ma l'Mp3 è innanzitutto un nuovo strumento per la trasmissione di file musicali compressi ad alta qualità. Come in un Cd. E spesso gratis. Ma come qualsiasi strumento, i suoi utilizzi possono essere buoni o cattivi

Mp3 è l'abbreviazione di Moving Pictures Experts Group Layer 3, un formato audio digitale che permette di comprimere i file audio tanto da renderli velocemente trasmissibili via modem pur mantenendo una qualità vicina a quella del CD. In Internet si sono diffusi a macchia d'olio siti che permettono di scaricare musiche di tutti i tipi, che possiamo ascoltare col nostro computer oppure anche con uno speciale walk-man creato per l'occasione.

Nonostante l'opposizione delle principali case discografiche, sempre più aziende produttrici di siti Web stanno cercando di procurarsi questo formato. Così Lycos ha lanciato in febbraio un motore di ricerca per soli file MP3, ma ora un accordo con la Recording Industry Association of America sembra impedirà al motore di trovare file Mp3 "pirata", il che riguarda molta della musica disponibile in rete. Da una settimana è inoltre presente in rete anche un altro meta-motore per file Mp3, realizzato dalla Savvy Search, ma non ancora del tutto funzionante.

I siti dove si può trovare musica scaricabile in questo formato sono moltissimi: http://www.musicseek.net/ il cui server dà spesso dei problemi; http://www.worldwidebands.com/ aiuta a trovare i siti di varie band in tutto il mondo; http://mp3music.simplenet.com/ e http://www.nordicdms.com/ presentano gruppi emergenti; http://www.rykodisc.com/ e http://www.goodnoise.com/ presentano nuovi album fornendo brani delle canzoni; http://www.audiodiner.com/ presenta estesamente cantanti inglesi; http://www.audiofind.com/ contiene di tutto come http://www.audiodreams.net/ , http://www.mp3place.net/, lo special di Cnet, http://www.winamp.com/.

In questi ultimi siti si possono trovare anche tutte le informazioni su come scaricare i file, come ascoltarli, come trasformarli in altri formati. A questo scopo c'è a disposizione software sia gratuito che a pagamento. Inoltre si possono ordinare i lettori portatili di file Mp3: l'MpMan della Saehan (Corea), l'Mplayer3 della Pontis (piccola azienda tedesca), il Rio Player della Diamond (Usa). E un sondaggio della Cnn (con tutti i suoi limiti) rivela che il 94% dei votanti prenderebbe in considerazione l'acquisto di un lettore portatile Mp3. Su una Flashcard grande come un francobollo sarà così possibile salvare un'ora di musica a proprio piacimento e riascoltarla ovunque.

Ed è subito polemica: questa "eccessiva" facilità di diffusione dei prodotti musicali non è forse una minaccia al diritto d'autore? Le maggiori case discografiche americane hanno fatto fronte comune nel cercare di arginare i possibili danni della pirateria, mentre in Italia la Siae ha recentemente stipulato un contratto con la Compagnia esclusivista per l'Italia della Liquid Audio, maggiore antagonista della Mp3.

Per quanto riguarda gli autori la situazione è più complessa. Se da una parte la pirateria li danneggia, dall'altra Internet sembra poter essere uno strumento per riuscire a superare l'ostacolo delle case discografiche: gli artisti avrebbero, infatti, l'opportunità per promuovere in modo più diretto i loro prodotti. Per l'occasione ho chiesto l'opinione di Diego Dall'Osto, compositore. Premettendo che, come succede per molti aspetti del fenomeno Internet, troppo spesso si confonde il mezzo puro e semplice con l'uso che se ne fa, ritiene che l'Mp3 sia "un ottimo strumento, anche di lavoro, perché rende possibile la compressione di dati audio (senza perdite gravi di qualità), snellendo così la trasmissione in rete". Il che è, a suo parere, il punto principale, che ne giustifica l'uso.

Per quanto riguarda la pirateria, inoltre, crede che il nuovo formato "possa sia facilitare la circolazione di copie pirata, che, contemporaneamente, aprire nuove possibilità di mercati per le case discografiche (ad esempio la vendita personalizzata, via Internet, di prodotti musicali)". Infine vede nel nuovo tipo di diffusione musicale un possibile "stimolo ad abbassare i prezzi della musica o comunque a ripensare generali strategie di vendita, magari a favore dei poveri consumatori".

Al di là di tutto, bisogna comunque notare che i tempi di scaricamento dei file sono ancora piuttosto lunghi e richiedono una pazienza da veri appassionati.

Ma, per finire, se riuscite a trovare il momento ed il sito 'giusti', non posso che augurarvi un buon ascolto!

Tatiana Tartuferi

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