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redarrowleft.GIF (53 byte) Cinema Febbraio 1999

La nonna più amata dagli italiani

A soli 43 anni ha già un nipotino ma ogni anno che passa il suo fascino non fa che aumentare. Adesso Ornella Muti, definita l'amante ideale anche dai francesi, è tornata a lavorare con Monicelli dopo i tempi di Romanzo popolare negli anni '70

Muti.jpg (13546 byte)In Francia l’hanno eletta come "l’amante ideale". Noi ci limitiamo a sottolineare il grande fascino e la notevole bravura di questa attrice che sembra sempre più appartenere a quel cinema di respiro europeo che in Italia trova enormi difficoltà a decollare. Nonna da qualche tempo, Ornella Muti, nonostante uno si sforzi molto, non ha davvero l’aria di una dolce vecchina che fa la calza.

Bella, anzi bellissima, a quarantatré anni è una donna sempre più affascinante ed è un’attrice in continua maturazione artistica. Adesso la vediamo di nuovo sul grande schermo nel film di Mario Monicelli Panni sporchi dove ha il ruolo - guarda un po’ - dell’amante di Michele Placido.

 

Signora Muti, un ruolo insolito per lei quello nel film di Mario Monicelli. Un'amante buona che parla pochissimo...

Sono un’amante compiaciuta che si diverte a coccolare il suo uomo e che si preoccupa di rassicurarlo quando è giù di morale.

Un'amante diversissima da come il cinema ci ha abituato a considerare la categoria. Basta pensare ad Attrazione fatale, per avere un’immagine tutt’altro che idilliaca di una donna che deve condividere un uomo con un’altra...

È vero, ma le amanti - in realtà - sono quasi tutte buone. Io nel film di Mario Monicelli, gioco a carte con gli amici e con i clienti, dirigo il mio alberghetto e sono felice. Posso dire di essere un amante buona.

Non è la prima volta che fa un film con Monicelli...

No, avevo già girato con lui e anche con Michele Placido Romanzo popolare che è un bellissimo film. Mario è un grandissimo regista capace di farti fare cose meravigliose. Ho fatto Panni sporchi non perché il mio fosse un ruolo fondamentale, bensì perché era proprio Monicelli a propormi di dare il mio contributo a una storia che trovavo molto divertente.

Marco Ferreri - scomparso da un paio di anni - è l’autore che l’ha lanciata...

Marco è il regista che mi ha dato una possibilità quando nessuno ci credeva. Tutta la mia carriera la devo a lui. È merito suo se qualcuno adesso mi considera un’attrice "cult".

Dei molti grandi attori con cui ha lavorato, chi ricorda con maggiore piacere ?

Ugo Tognazzi. Un genio di cui sento - purtroppo - parlare molto poco recentemente. Era un grandissimo attore e un’ottima persona. Si divertiva a lavorare, faceva divertire tutti quelli che lavoravano con lui, giocava con tutti ed era sempre disponibile. Non era mai antipatico né volgare. Un vero signore di cui mi rendo conto solo adesso quanto fosse eccezionale. Quando lo conobbi ero una bambina, non sapevo niente del cinema.

Che giudizio dà della sua carriera come attrice ?

Ho incontrato tanti ottimi registi e ho avuto una serie di belle opportunità. Sono stata molto fortunata.

Quali sono i suoi progetti futuri?

Sto per andare a girare in Cile un film con il regista Miguel Littin intitolato La tierra del fuego. È una bella storia che tratta dei cercatori d’oro ed è stata scritta dall’autore di Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare, Luis Sepulveda. Io ho il ruolo di una tenutaria di un bordello vagante.

 

m.s. 

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