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redarrowleft.GIF (53 byte) Cinema Febbraio 1999
 

Ciak, si gira la provincia

Ha diretto Totò e Gassman negli anni d'oro, ora a ottantatrè anni torna dietro la cinepresa per raccontare vizi e virtù degli italiani che più ama: quelli che vivono lontani dalle grandi città. Perché, spiega Mario Monicelli, l'Italia che piace al mondo è ancora quella paesana

monic.jpg (9002 byte)A ottantatré anni suonati, Mario Monicelli è il più importante regista italiano vivente. Autore di pellicole indimenticabili come Totò cerca casa o della saga di Brancaleone con Vittorio Gassman, è impossibile stilare una lista dei suoi film più importanti tra i cinquantasei realizzati in una carriera lunga più di sessanta anni.

Adesso Monicelli torna alla regia con Panni sporchi commedia corale girata con un cast composto da Ornella Muti, Alessandro Haber, Mariangela Melato, Gigi Proietti, Benedetta Mazzini, Marina Confalone, Michele Placido, Pia Velsi, Paolo Bonacelli e Gianni Morandi.

Come è nata l’idea di questo film ?

Insieme ai co-sceneggiatori Suso Cecchi D’Amico e a Masolino D’Amico volevamo raccontare la frenesia dei nostri tempi. Tra ansia di globalizzazione ed Euro, desideravamo raccontare la provincia italiana. In maniera divertente, semplice e diretta cercando di fare ridere mettendo in luce il comportamento schizofrenico di tanti personaggi del nostro paese.

C’è anche una componente seria...

Come in tutti i miei film del resto. Io amo mettere in luce gli aspetti civili e morali delle storie che racconto.

Il finale del film ricorda il suo precedente Parenti - Serpenti...

È qualcosa che è capitato. Una mia idea subliminale dell’Italia rozza e volgare sul punto di esplodere...

sporchi_p.jpg (15046 byte)Perché ama tanto dirigere commedie "corali" ?

Mi diverte molto. In più - spesso - mi capita di potere lavorare con attori con cui ho già lavorato e che conosco bene. Questo fa sì che tutto si armonizzi e che tutto funzioni poi a dovere. Vede, non è difficile girare un film. La parte complicata è prepararlo. Le riprese sono un bazzecola. E se lo si fa con degli amici tutto è ancora più divertente.

Perché ama tanto la provincia ?

Perché più i film sono italiani, più parlano di luoghi tipicamente nostri come le piccole provincie, più allora sono internazionali e originali. Essere provinciale - oggigiorno - significa mettersi sul piano di un mercato globale.

Una delle immagini più poetiche dei suoi film è la lotta di Vittorio Gassman - Brancaleone contro la morte. Una raffigurazione che ha sicuramente colpito il nostro immaginario collettivo. Cosa pensa allora di Brad Pitt nei panni del grigio mietitore in Vi presento Joe Black ?

Ironicamente potrei dire che Brad Pitt è la risposta hollywoodiana alla mia raffigurazione della Morte che sotto la maschera era Gigi Proietti. Ho dovuto faticare moltissimo per convincerlo ad andare a girare quella scena nel deserto, perché faceva un caldo terribile e lui era tutto coperto e truccatissimo. Sudava da morire.

 

m.s. 

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