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redarrowleft.GIF (53 byte) Arte Febbraio 1999 (a cura di Giovanna Grossato)


Donne nell’Arte (29)

Rosa Pozzolo

appariz_p.JPG (13665 byte)Scledense, figlia del pittore Giuseppe Pozzolo, Rosa nacque nel 1704 ed ebbe i primi rudimenti nella bottega del padre, dove si esercitava a copiare dai  maestri veneti come Veronese o Tiziano. Una più incisiva educazione artistica le venne, però dal pittore vicentino Antonio De Pieri, presso il quale Rosa prese ad abitare, aiutando il ma estro e divenendo essa stessa  pittrice anche indipendente, fino alla morte, avvenuta nel 1781.
Recentemente individuate dalla studiosa Margaret Binotto, sulla base di indicazioni documentarie, nella sagrestia del duomo di Schio, due tele con episodi della vita di S.Marco indicano chiaramente che il destino di questa artista fu diverso da quello che normalmente toccava in passato alle pittrici: infatti, come afferma la Binotto, “alle donne raramente si concedeva di impegnarsi nell’ambito della pittura di storia, che richiedeva una precisa conoscenza dell’anatomia umana e
marco_p.JPG (7816 byte)quindi la frequentazione di un atelier o di una scuola; si preferiva si dedicassero, protette dalle pareti domestiche, alla miniatura e alle tematiche di genere, dai quadri con fiori, alle nature morte, ai paesaggi”.

Le due interessanti pitture del duomo di Schio, non solo sono state tolte dall’anonimato, ma anche dal rischio di un degrado irreversibile; esse, infatti, dopo aver subito l’accurato ripristino del restauratore Alberto Finozzi a cura della soprintendente Chiara Rigoni, vanno ad aggiungersi al regesto delle opere della Pozzolo che, se non risulta attualmente ricco quantitativamente, appare di certo qualitativamente significativo. Inoltre, esse vanno a costituire, assieme ad un Trafugamento del corpo di S.Marco, della biblioteca dello stesso duomo scledense, un ciclo pittorico coerente e di grande interesse nell’evidenziazione delle qualità pittoriche di questa originale pittrice settecentesca la quale “pur utilizzando un repertorio di figure e soluzioni stilistiche ispirate al De Pieri, inscena composizioni complesse con sorprendente equilibrio disegnativo e felice sensibilità cromatica”.
La presentazione al pubblico delle due tele ha avuto luogo nel corso di una mostra appositamente allestita nel
marco2_p.JPG (7386 byte)dicembre del 1998 nel salone della canonica del Duomo di S.Pietro, a cura del Lions Club di Schio che è anche promotore e finanziatore del restauro, non solo di queste due, ma anche delle altre tre tele di Rosa Pozzolo, pure esposte. Sicché, grazie a questo prezioso intervento, che denota una profonda sensibilità nei confronti del recupero e la salvaguardia del nostro patrimonio artistico, è stato possibile ammirare in un organico insieme, tutte e cinque le opere della pittrice scledense.
L’esposizione è corredata da un pregevole ed esauriente catalogo scientifico, il cui progetto, come quello della mostra, è stato coordinato dall’architetto Bruno Manea.

G.G.

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