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redarrowleft.GIF (53 byte) Arte Gennaio 1999 (a cura di Giovanna Grossato)

APPUNTAMENTI D’ARTE (2)

Milano Galleria Blu - FUOCO SACRO da Schiele a Fontana

fuocoQ_p.jpg (5900 byte)L’inconsueta rassegna presentata alla Galleria Blu di Milano è dedicata ad alcuni degli artisti più significativi di questo secolo che fuocok_p.jpg (7424 byte)hanno saputo dare corpo al fuoco dell’ispirazione che ardeva in loro.

Le opere della mostra hanno quindi lo scopo di illustrare una particolare dimensione della creatività, quell’impulso creativo, quella pulsione ad operare un’operazione artistica che nell’antichità era ritenuta di origine divina e che fuocom_p.jpg (14857 byte)nell’Ottocento veniva chiamata "ispirazione".

In questo senso FUOCO SACRO rende simili artisti che compiono opere assai diverse per formazione ed indirizzo di pensiero ; esso costituisce un filo conduttore che accomuna presente e passato e, nel presente, tendenze anche dissimili. Dall’astrazione di Kandinsky, fuocof_p.jpg (4150 byte)geometricamente serena, a quella di Mirò, variopinta e allusiva.

E poi, ancora, c’è il FUOCO nel suo aspetto veemente delle opere di Lucio Fontana, quando esso attraversa con forza la superficie della materia, rendendo sensibile uno spazio che ha la profondità dell’animo umano.

 

Padova, Sala ex-Macello - PIERO GAULI. Ritorno a Padova, opere dal 1934 al 1998

gauli1_p.jpg (22053 byte)Piero Gauli è "un artista e anche un autentico personaggio che occupa la scena nazionale della pittura da oltre una sessantina d’anni, sempre attivo, in frenesia organizzativa, compositiva, verbale". Così esordisce Giorgio Segato all’interno del catalogo della mostra, nella sua presentazione del pittore Piero Gauli, milanese di nascita, padovano d’adozione, cittadino del mondo dell’arte.

La rassegna gauli2_p.jpg (19281 byte)antologica, curata da Gian Franco Martinoni, Enrico Gusella e Giorgio Segato, promossa dall’Assessorato alla Cultura, comprende 150 opere che rappresentano significativamente il percorso dell’artista. Partito da Padova con una carriera non solo di pittore ma anche di scenografo, egli riapproda oggi a Padova, quasi a testimoniare un affetto, una reciprocità che dura nel tempo. E’ infatti l’ambiente universitario patavino che lo stimola alla pratica con l’arte e, speciagauli3_p.jpg (14093 byte)lmente, con il teatro. Quella di scenografo, infatti sarà l’attività che lo impegna maggiormente una volta trasferitosi all’Ateneo di Venezia dove, negli anni 1938, 1939, 1940, si trova a sviluppare idee di grande efficacia per messe in scena sperimentali. Del 1938 è anche il suo esordio come pittore, in occasione della I Mostra Universitaria Triveneta d’Arte per la quale Gauli appronta anche la litografia per il manifesto.

Poi saràgauli4_p.jpg (11431 byte) Milano, con il suo carattere culturale europeo e, soprattutto, con la presenza del gruppo artistico di "Corrente" che offrirà al giovane artista stimoli per continuare una carriera ed una ricerca artistica che non si è certo ancora compiuta, malgrado nelle sue opere sia sempre presente, sin dagli anni Trenta una cifra riconoscibile dalla quale Gauli non si separa mai : un vigore espressionistico che, talvolta gaudioso, talaltre più pacato, violento o dolcemente poetico, trasmette sempre e comunque una grandissima energia comunicativa.

 

Monza Civici Musei - LUCI E COLORI DEL VERO

lucicolori1_p.jpg (5836 byte)Presso il Serrone della Villa Reale di Monza continua fino al 24 gennaio la rassegna dedicata alle "Genti e paesi nella pittura veneta e lombarda dalle Collezioni Ambroveneto-Banca intesa e Fondazione Cassalucicolori2_p.jpg (12957 byte) di Risparmio delle Provincie Lombarde".

In queste ricchissime collezioni di dipinti antichi e moderni, infatti, sono largamente documentate le vicende della pittura veneta e lombarda dal Rinascimento ai giorni nostri, con nuclei particolarmente significativi per il Settecento veneziano, per il Romanticismo e per la Scapigliatura.

La mostra, a cura di Carlo Pirovano, comprende 75 opere ripartite tra il Settecento e l’Ottocento, particolarmente riferite al paesaggio e al ritratto.

lucicolori3_p.jpg (8775 byte)Vi si trova rappresentata con grande varietà e realismo una Venezia variegata ed illuminista: nelle scene di vita quotidiana delle 14 tele di Pietro Longhi e in altre della sua scuola, negli scorci lagunari incredibilmente fedeli a ovvero fantastici e ricchi di atmosfera di Canaletto, di Francesco Albotto e di Marieschi, o nelle velature atmosferiche che presagiscono la temperie romantica di lucicolori4_p.jpg (9923 byte)Francesco Guardi e di Carlevarijs, ambienti cittadini o casalinghi che brulicano di gente che attende a varie attività.

Accanto a questi, non mancano anche paesaggi arcadici, popolati da mitici pastori o altri con castelli, cascate, rovine antiche e guerrieri.

E, ancora, donne che si muovono operose all’Interno di Filanda, di Giovanni Migliara o si accalcano fiduciose ad offrire Doni alla patria, di Angelo Inganni.

lucicolori5_p.jpg (9935 byte)Gente che svolge la sua quotidianità nei mercati o sui campi; eroi feriti, pescatori, chierichetti, pigri bagnanti e lavandaie sul Naviglio, madri che abbracciano un figlio, antiquari che espongono la loro merce in Via S.Bernardino a Milano. Non mancano nemmeno immaginifiche ed evanescenti figure femminee che compiono, fuori da questo universo terragno, una Danza delle ore, di Gaetano Previati, e che conducono la densa carrellata su luoghi e persone proposte dall’antologia monzese, oltre che in un altro spazio, anche in avanti nel tempo, alla fine lucicolori6_p.jpg (8905 byte)dell’Ottocento.

La mostra è accompagnata da un bel catalogo, edito da Electa, dagli esaurienti apparati. Ricche schede documentano ciascuna immagine e una serie di agili biografie degli artisti presenti in mostra, rendono possibile un ulteriore approfondimento storico-artistico e una maggior consapevolezza sul filo conduttore proposto dalla rassegna.

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