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SPETTACOLO&MODA - Dicembre 1998


L'Asia misteriosa

 Tira di boxe e spara al poligono. E ha l'aria da eterna "dark lady", anche perchè figlia del regista-horror italiano per eccellenza. Asia Argento, la Christine nell'ultimo film del padre, il Fantasma dell'opera, sembra gelida e distaccata. Ma, come racconta in questa intervista, ha pianto dopo una scena di sesso

ingrandimento Scostante ma sincera, Asia Argento è un vero idolo per le nuove generazioni di attori. Il suo look moderno da eterna Dark Lady fa di lei un vero e proprio oggetto di culto da parte dei suoi fans che affollano le sale per vederla nei film che interpreta. Figlia del regista Dario, proprio con lui ha girato la sua ultima pellicola nei panni di Christine, la donna amata dal Fantasma dell'opera.

Qual è il fascino che esercita su di lei il personaggio del fantasma?

Come attrice è stato davvero interessante girare questo film, perché per me ha significato avere a che fare con un archetipo della letteratura e della storia del cinema in un film molto pauroso che spesso - da spettatrice - mi ha costretto a chiudere gli occhi.

ingrandimentoCosa le piaceva di piú del suo ruolo?

Il dubbio e la divisione di un cuore tra un bravo ragazzo e un essere misterioso e nonostante tutto affascinante. La lacerazione che viene fuori dalla scelta tra le tenebre e la luce. E' un quesito borghese che porta Christine a confrontarsi con la grande spiritualità del fantasma.

Asia Argento chi avrebbe scelto tra i due?

Sinceramente vivere con i topi nelle fogne di Parigi non è una mia aspirazione. Non lo è, però, nemmeno quella di vivere un'agiata vita borghese nella belle epoque. Forse, avrei scelto il fantasma... oppure nessuno dei due, non so.

Molti parlano di lei citando con disappunto il fatto che pratichi la boxe e vada in giro con una pistola...

Francamente questa storia mi ha stufato. Mi piace sparare, ma lo faccio solo al poligono di tiro. Per il resto, io mi devo difendere. Quando vado a New York giro con un coltello nella borsa, perché ho molte amiche che sono state violentate o che hanno subito molestie. Non sono una pazza furiosa e non vado in giro a tagliare le gole alle persone. A Roma non lo faccio, perché non ne ho bisogno, ma New York è estremamente pericolosa e mi è capitato che ci fossero uomini che volessero sopraffarmi.

ingrandimentoNon sarebbe meglio un paletto di frassino per rimanere in tema con i film di suo padre?

Non entra nella borsa...

Che tipo di esperienza è stata per lei quella di girare - dopo La Regina Margot - un altro film in costume?

Molto particolare. Un vestito cambia la recitazione e il modo di muoversi. Camminare con quei corpetti attillati o essere pettinata in una certa maniera dá ad ogni attrice un modo diverso di esprimersi. Non ingrandimentomi sentivo la stessa persona di tutti i giorni.

E' stata imbarazzata nel girare una scena di sesso sotto gli occhi di suo padre?

C'è sempre imbarazzo a togliersi i vestiti. Anche al mare. Io e mio padre ci siamo profondamente vergognati, e l'abbiamo fatta con una grande fatica. Ho perfino pianto dopo averla girata.

E' vero che sta lavorando a un suo film?

Sto scrivendo qualcosa, ma come diceva Kipling: "Questa è un'altra storia..."

Marco Spagnoli