Indietro ECONOMIA - Dicembre 1998

bar_fina.jpg (1042 byte)

E ora l'era dell'Euro

Dal 1° gennaio 1999 l'Europa adotta ufficialmente la moneta unica. E' vero che fino al 2002 si continuerà a usare lire, marchi e franchi, ma non sono pochi i cambiamenti a cui dovremo abituarci. Dai prezzi ai conti correnti, dalle azioni ai titoli. Ecco un mini-kit di sopravvivenza per non farsi trovare del tutto impreparati

 Quest'anno il 1° di gennaio non è solo l'inizio del 1999. Dalla mezzanotte e un minuto infatti la moneta degli italiani diventa l'Euro. E anche quella di tedeschi, francesi, spagnoli e di tutti gli altri Paesi dell'Ue. Resterà ancora la lira fino al 1° gennaio 2002, ma intanto tutte le transazioni, banche, titoli, conti correnti, prezzi e molto altro saranno calcolati in Euro. O almeno anche in Euro.

Il 31 dicembre prossimo i ministri economici europei fisseranno il valore dell'Euro, uno per ogni moneta. Quello italiano, provvisorio, è oggi di 1957,61 lire per un Euro. Di certo non cambierà molto a fine anno. Ma una cosa è sicura: meglio abituarsi subito. Quello che vi proponiamo è un piccolo vademecum per affrontare il cambiamento con meno traumi. Tipo "kit di sopravvivenza"...

La moneta - Come si diceva, il 31 dicembre verrà deciso il valore dell'Euro per ogni moneta. Per la lira non si scosterà molto dalle attuali 1957,61 lire per un Euro. Detta facile: se leggerete un prezzo di 2,5 Euro sarà come dire circa 5 mila lire. Ma attenzione: le virgole con l'Euro contano molto, soprattutto se le cifre sono alte. Ci vorrà tempo per capire le differenze. Unica consolazione: fino al 1° gennaio 2002 si useranno materialmente ancora le vecchie lirette (cioè niente Euro nel portafoglio).

Gli assegni - Anche in questo caso siamo sempre in regime di transizione. Restano quindi i vecchi carnet, ma su richiesta ci si potrà far dare dalla banca i libretti in Euro. Che saranno di colore diverso.

Conto corrente - Tutte le operazioni verranno riportate sia in lire che in Euro (saldi, estratti conto, bonifici, ecc.). Alcune banche tra l'altro lo fanno già da qualche mese. Chi vuole potrà chiedere la conversione in Euro già dal 1° gennaio '99, che comunque diverrà obbligatoria dal 1° giorno del 2001. Sempre dall'anno prossimo i bonifici si potranno pagare e incassare in Euro.

Bancomat e Carte di credito - Niente prelievi od operazioni in Euro con il Bancomat fino al 2002. Diverso il caso delle carte di credito: dal prossimo Capodanno sarà possibile usarle per pagare anche in Euro. Limitazione: accettare o meno il pagamento nella moneta europea è facoltativo.

Mutui - mentre per i mutui a tasso fisso sarà possibile chiedere la conversione in Euro, per quelli a tasso variabile sarà il Tesoro a determinare i nuovi parametri. Quanto ai mutui in Ecu, nessun problema: saranno convertiti automaticamente in Euro (un Euro per un Ecu).

Le azioni - Tutte le quotazioni di Borsa a partire dal 1° gennaio '99 saranno espresse in Euro. Chi ha azioni in divise estere deve ricordare che il tasso di conversione sarà quello della moneta estera in questione e non quello della lira. Nota n.1: occhio a ordinare azioni l'ultimo giorno utile del '98 perché se non dovesse essere eseguita l'operazione, l'ordine stesso verrà annullato. E bisognerà richiederlo il 4 gennaio, quando riapre la Borsa. Nota n.2: il valore nominale delle azioni (quello scritto sul documento) dovrà essere solo in Euro interi. Quindi niente virgole. Esempio: non esisterà un'azione da 3,13 Euro, ma dovrà essere per forza arrotondata per difetto o per eccesso. Conseguenza: l'arrotondamento per eccesso aumenterà il capitale di una società, al contrario se si arrotonda per difetto. Non proprio equa, come manovra.

Fondi comuni - Solita procedura: il fondo che investe in lire verrà convertito in euro. Sui giornali saranno pubblicate, come succede adesso, le quotazioni. Probabilmente solo in Euro. Altro cambiamento: oggi ci sono fondi comuni azionari che investono nelle varie valute europee. Con la moneta unica non avrà più senso questa operazione, quindi a cambiare potrebbe essere il settore di investimento. Ad esempio nell'industria, nelle assicurazioni, ecc.

Titoli di Stato e obbligazioni - La prima variazione è il taglio minimo: si passa dai 5 milioni attuali a circa 2 milioni, cioè 1000 Euro. Le spezzature che ne deriveranno dopo la conversione (i resti, per intenderci) avranno lo stesso prezzo. Per i titoli in Ecu nessuna rivoluzione: diventano Euro con il cambio alla pari (un Euro per un Ecu).

Buoni postali - L'Italia ha deciso che la conversione in Euro avverrà solo dal 2002. Ma per chi vuole già dal 1999 si potranno acquistare degli euro-buoni postali.

Stipendi - Dal 31 dicembre 2001 non si salverà neanche la busta-paga. Fino a quel momento saremo tutti pagati (chi ha un lavoro, almeno...) in lire. Poi solo Euro. Non spaventatevi quindi se fra due anni vedrete lo stipendio crollare improvvisamente a cifre tipo "netto mensile: 950". Prima di pensare al classico salto-dal-ponte-con-pietra-al-collo, ricordatevi di moltiplicare le lire in Euro. Idem per le pensioni: per carità, avvisate nonni e genitori anziani che non gli hanno tolto anche quel poco che magari già prendevano.

a.m.