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Cultura - Settembre 1998

La musica della vita

Da millenni è risaputo che tra musica e matematica esiste una forte affinità. Le filosofie pitagoriche e platoniche sono fiorite su un intreccio stretto tra musica, matematica e astronomia. Ora con l'aiuto delle tecnologie informatiche artisti e scienziati sono riusciti a trasformare in armonie le strutture genetiche e molecolari

Ultimamente, anche con l'aiuto delle tecnologie informatiche, scienza e musica hanno ritrovato una strada da percorrere insieme. A proposito, vale la pena sbirciare la rivista  elettronica Leonardo. La stretta collaborazione tra scienziati e artisti ha prodotto i primi nuovi frutti in comune. La musica, in particolare, sembra aver riacquisito il ruolo di punto di incontro ravvicinato tra scienza e arte. Se i filosofi antichi immaginavano il suono di stelle e pianeti, gli artisti-scienziati di oggi hanno intendono farci ascoltare armonie che provengono da mondi piccolissimi, a volte nascosti dentro di noi. Sostanze organiche come il DNA, le proteine e gli ormoni sono composte da elementi che somigliano straordinariamente, da un punto di vista strutturale, ai ritmi musicali.

Curiosando in Internet non è difficile incontrare la testimonianza di artisti come John Dunn. Questo artista, che è anche programmatore, è riuscito ad ottenere da Dna e ormoni umani dei ritmi che vale la pena ascoltare. Inoltre, grazie alla collaborazione del botanico K.W. Bridges e del biologo M.A. Clark, ha sviluppato un programma, il BIO 2 Midi, in grado di tradurre la struttura degli aminoacidi in sequenze musicali.

Un'altra collaborazione tra arte e scienza ci permette di ascoltare altre armonie delle radici biochimiche della vita. L'artista Peter Gena , con la collaborazione del medico genetista Charles Strom, hanno presentato la traduzione musicale del DNA in occasione del Sesto Simposio di Arti Elettroniche (Montreal, Canada, 1995).  Per convertire il DNA in sequenze musicali, hanno usato sofisticate formule algoritmiche.

Ma il DNA non è l'unica sostanza biochimica a possedere orecchio musicale. Mary Anne Clark, docente di biologia presso l'università Wesleian (Texas), con l'aiuto di John Dunn e del suo programma, ha svelato il talento molto nascosto delle proteine. Dal suo sito è possibile scaricare interessanti esempi gratuiti in MIDI e Real Audio.

Grazie a queste composizioni musicali, che sembrano invitare al sogno e alla contemplazione, è stato possibile aggiungere qualche osservazione che potrebbe risultare feconda anche da un punto di vista scientifico. Infatti, sono state individuate affinità tra molecole proteiche che appartengono a organismi animali molto lontani da un punto di vista evolutivo. Il valore estetico di queste armonie non è dunque disgiunto da potenzialità conoscitive.

Antonella Di Martino.