Index Attualità - Settembre 1998



Fate fuoco sui piromani...

 Anche se in buona (o pessima) compagnia internazionale, l'Italia ancora una volta si distingue per la cattiva cura dell'ambiente. Vedi le centinaia di incendi che quest'estate hanno bruciato ettari sui ettari di boschi su tutta la Penisola. Colpa degli speculatori, dei distratti e degli stupidi. Ma anche di una politica verde che ancora stenta a farsi sentire

I dati lo dicono e gli esperti lo confermano tristemente: per la flora boschiva italiana l’estate del 1998 è da dimenticare. Incendi appiccati appositamente per interessi economici, per malattie mentali, per semplice e pura cattiveria hanno funestamente brillato in tutta la nostra penisola da Nord a Sud in uno sconsolante afflato di unità nazionale nella catastrofe e nell’incuria.

Mentre il Wwf ha posto addirittura delle taglie sui piromani e l’opinione pubblica - una volta tanto totalmente d’accordo con gli ambientalisti - chiede sanzioni più severe contro questi malviventi, tutta la gravità della stato delle foreste nel mondo è stato reso pubblico in un congresso tenutosi a Ginevra. Sono centomila, infatti, le specie di alberi conosciute in tutto il nostro pianeta. Circa novemila (quasi il 10 %) sono a rischio di estinzione. Di queste specie alcune sono quasi del tutto estinte e altre non sono nemmeno protette. Il che significa che se uno dovesse tagliare alberi di questo tipo non andrebbe incontro nemmeno a una misera multa. E nemmeno a un lauto guadagno. Se si abbatte una quercia vecchia di tre secoli, infatti, si possono ricavare dalla vendita della legna al massimo seicentomila lire. L’Italia in questa allarmante classifica internazionale è piazzata bene, come in tutte le classifiche negative che riguardano l’ambiente.

Numerosissime purtroppo sono le specie a rischi nel nostro paese : l’ontano napoletano, l’olmo, il pino loricato del Pollino, l’abete dei nebrodi, il pino laricio della Calabria e soprattutto il pino nero dell’Abruzzo sono a rischio di scomparire nel giro di una decina d’anni. Mentre si approntano in tutta Europa giardini botanici in grado di ospitare gli esemplari ormai sempre più rari, il Wwf ha indicato numerose iniziative per tutelare gli alberi del pianeta. La principale è quella di porre fine allo sfruttamento senza criterio delle risorse e - soprattutto - di regolare il ricambio delle foreste, iniziando così una gestione sostenibile. 

E mentre in America diciannove divi hollywoodiani tra cui Madonna, Woody Harrelson, Harrison Ford e Richard Gere hanno iniziato una personalissima campagna per tutelare gli alberi della costa della California, gli italiani si aspettano dal governo Prodi nuove risposte a tutte le emergenze ambientali. Gli alberi, i nostri amici verdi, sono tra i primi che hanno davvero bisogno d’aiuto.

 

Marco Spagnoli