indice ARTE - a cura di Giovanna Grossato - Agosto 1998



Scompare Palma Bucarelli,
regina di quadri

bucar.jpg (9170 byte)E’ morta, all’età di ottantotto anni, la bella, intelligente e volitiva protagonista della vita artistica romana che, a partire dal 1933, fu, per trent’anni direttrice e curatrice della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e di Roma.

Allo scoppio della guerra, fu grazie alla sua solerzia e rapidità d’azione che numerose opere d’arte furono stipate al sicuro nei sotterranei della villa di Caprarola e poterono essere ricollocate, alla fine del conflitto mondiale e senza "perdite", alla fruizione del pubblico.

Amica di Afro, Mirko, Turcato, fu ritratta da artisti come Alberto Savinio, Giulio Turcato, Carlo Levi e a lei molti giovani talenti devono la propria fama (Alberto Burri, Pietro Manzoni). Sempre a lei, che continuava a guidare con piglio assai deciso le sorti della Galleria, l’arte italiana dovette il nuovo impulso e il rilancio, dopo la stasi dell’epoca fascista: Palma Bucarelli fu, infatti, in stretta relazione con i maggiori critici e storici dell’arte, dai caposcuola del dopoguerra Lionello Venturi e Giulio Carlo Argan, ai recentissimi come Achille Bonito Oliva.

Ricca d’iniziative all’avanguardia (l’allestimento di venti nuove sale nel palazzo di Valle Giulia, istituito a galleria d’arte moderna nel 1883; mostre assai contestate di artisti nuovi e discussi quali Mondrian o Pollock) e protagonista di accese polemiche con personaggi quali Renato Guttuso o Federico Zeri, ottenne alla "sua" Galleria, nei trent’anni di gestione, donazioni prestigiose (Manzù, Colla, Pascali) ed altrettanto prestigiosi acquisti (il Cézanne di recente rubato alla Gnam e poi recuperato).