QUALCHE INFORMAZIONE...
L’Istituto nasce nell’anno scolastico 1878-79 per iniziativa del senatore Alessandro Rossi, pioniere della grande industria italiana, come "Scuola Industriale di Vicenza", accogliendo, all’inizio, 65 allievi nell’area dell’ex convento benedettino di S. Corona.

Nel 1911 passa alle dipendenze del Ministero dell’Industria e del Commercio e nel 1916 ottiene di rilasciare il diploma di Perito Industriale, valido per l’iscrizione all’albo professionale e per l’iscrizione ai Politecnici di Milano e Torino.

Nel 1963 viene inagurata la nuova e attuale sede, dove si erano trasferite, progressivamente, le varie attività didattiche dopo che la guerra aveva, nel 1944, distrutto parte della sua sede storica con i bombardamenti aerei che colpirono Vicenza.

Oggi, (anno scolastico 1997-98) l’Istituto conta 68 classi per un totale di 1420 allievi, provenienti non solo dalla provincia di Vicenza, ma anche da quelle limitrofe.

In tutti questi anni particolare attenzione e notevoli risorse sono state dedicate ai laboratori. Accanto a quelli tradizionali, molti dei quali contengono ancora macchine ed apparecchiature di rilevante interesse storico, sono sorti quelli che hanno seguito l’evolversi delle materie. Così il biennio, accanto ai laboratori di chimica e fisica ha visto la nascita di due laboratori di informatica e di quello di disegno attrezzato per il disegno computerizzato (CAD). Un laboratorio CAD e uno di sistemi automatici hanno affiancato quelli tradizionali di tecnologia meccanica e di macchine nell’indirizzo meccanico. Laboratori di sistemi automatici, di elettronica digitale e di tecnologia e progettazione hanno affiancato nelle specializzazioni elettrotecnica ed elettronica quelli di misure elettriche ed elettroniche e di radiotecnica.

Completano il supporto all’attività didattica generale l’aula magna (utilizzabile anche come teatro), un’aula di videoproiezione, il laboratorio linguistico, tre palestre ed una piccola pista di atletica esterna e la biblioteca, ricca di circa 10.000 volumi, alcuni di notevole pregio e di particolare interesse nel campo tecnico e scientifico.

Innumerevoli sono gli ex-allievi che, continuati gli studi o inseritisi direttamente nel mondo del lavoro, costituiscono l’ossatura della realtà produttiva vicentina o ricoprono incarichi di responsabilità e prestigio in realtà industriali nazionali ed internazionali.

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Cosa farò da grande?
E’ una domanda apparentemente banale ma che ogni ragazza o ragazzo deve porsi sia nel passaggio dalla scuola media a quella superiore, sia nella scelta della specializzazione dopo il biennio dell’istituto tecnico. Le scelte fatte in questi mesi avranno ripercussioni fondamentali su buona parte della vita futura.

Le motivazioni che portano all’iscrizione ad un indirizzo scolastico possono essere innumerevoli: le aspettative e le aspirazioni di ragazzi e genitori, il giudizio di orientamento fornito dagli insegnanti della scuola media, l’amicizia con altri studenti, il consiglio di qualche amico…

Ma è alla domanda iniziale che occorre dare risposta!

La continua evoluzione della realtà sociale ed industriale, una vera e propria continua rivoluzione, richiede un’analisi e una riflessione più approfondite su una scelta che determinerà la vita lavorativa di ciascuno. Oggi la realtà richiede adattabilità ai cambiamenti, flessibilità culturale nel recepire le novità, disponibilità al dialogo per lavorare in gruppo, ovviamente unite ad una buona preparazione non solo scolastica ma anche professionale.

L’istruzione tecnica industriale, come quella del Rossi, proprio alla luce delle considerazioni precedenti, propone un piano di studi largamente rinnovato nelle discipline e nelle metodologie di lavoro. Lo scopo è di creare una preparazione completa sotto il profilo tecnico - scientifico senza tuttavia trascurare l’aspetto umanistico e relazionale, utile sia per l’immediato inserimento nel mondo del lavoro, sia per il proseguimento degli studi in ambito universitario.

Lo si ottiene, per esempio, potenziando la presenza di alcune materie (come matematica e lingua straniera) e trasformando il ruolo di altre: infatti le vecchie officine, nelle quali il lavoro risultava tipicamente manuale, sono state quasi integralmente sostituite da laboratori, dove l’attività pratica è completata ed integrata da aspetti di progettazione, simulazione e organizzazione aziendale. L’informatica, infine, vista non tanto come disciplina specializzata, ma come strumento operativo, è, sin dall’inizio, usata in modo continuativo e applicato a varie discipline in tutti gli indirizzi.

La modifica di impostazione curricolare può allora sollecitare anche l’interesse del mondo femminile perché può offrire nuovi ed interessanti sbocchi di lavoro futuro.

Questo opuscolo e la disponibilità al colloquio con chiunque desideri approfondimenti e chiarimenti vogliono essere un servizio offerto a tutti, allo scopo di fornire le informazioni necessarie per permettere scelte adeguate alle capacità e alle motivazioni di ciascuno, condizione indispensabile per raggiungere il successo sia nella scuola che nella vita.

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