Index - Maggio 1998


Assegnato il Premio Möbius Multimedia Città di Lugano

Lugano, 10 maggio - "Speak up interactive" di Rizzoli New Media, per la categoria Educazione e Formazione Permanente, "Anatomia dell'apparato locomotore" di Francesco Bettinzoli per la categoria Scienza, Tecnica e Medicina, e "Moebius: creatore di universi" di Profile Multimedia, per la categoria Cultura, Arti e Lettere sono i vincitori del Premio Möbius Multimedia Città di Lugano, promosso dal Comune di Lugano e dalla Televisione Svizzera Italiana, insieme al Prix Möbius International della Comunità Europea, e dedicato ai cd-rom prodotti nell'area linguistica italiana. Menzioni speciali sono state poi attribuite a "Liz 3.0 Letteratura Italiana Zanichelli" (Zanichelli), "Break it" (Interactive Labs), "Disegno con il Drago Tommasone" (Editrice Piccoli) e "Giuseppe Verdi" (De Agostini Multimedia).

La proclamazione è avvenuta ieri sera, al Palazzo dei Congressi di Lugano, al termine di una rassegna di due giorni durante la quale i 24 finalisti sono stati presentati in contemporanea al pubblico e alla giuria, presieduta dal prof. Giuseppe Richeri.

Il Premio, giunto alla seconda edizione, ha ricevuto quest'anno 111 candidature, provenienti da 77 editori. I vincitori odierni concorreranno di diritto al Prix Möbius International, creato a Parigi nel '92, in qualità di rappresentanti esclusivi dell'area linguistica italiana. Ai premiati è stato conferito inoltre il "nastro d'oro Möbius Lugano", mentre ogni prodotto preselezionato per la finale ha ricevuto un diploma d'onore.

Commentando la selezione di quest'anno, che rispecchia fedelmente il livello raggiunto dalla produzione multimediale italiana, Richeri, che è anche membro della giuria internazionale, ha rilevato un generale miglioramento riscontrabile quest'anno nella qualità dei prodotti, dal punto di vista della concezione e della capacità da parte degli autori di sfruttare le capacità espressive del mezzo. Si conferma inoltre l'ampio ventaglio di tipologie di prodotti presenti sul mercato, sia dal punto di vista tematico, sia sotto l'aspetto della finalizzazione dell'opera multimediale, con una più precisa messa punto dei segmenti di utilizzo. Un terzo elemento di novità è il passo avanti registrato da questa edizione del premio nell'impiego a scopo didattico ed educativo del mezzo multimediale, con il delinearsi di nuove forme di arricchimento e "messa in forma" dei contenuti tradizionali. Il cd-rom, insomma, si trasforma da opera chiusa, autarchica, in opera aperta, flessibile, piattaforma di integrazione dei saperi precostituiti e ponte verso i nuovi saperi che l'utente apprende nei più diversi ambiti scolastici e di aggiornamento.

  • Quanto al Premio Möbius Multimedia Città di Lugano, si va precisando la sua vocazione ad essere un proficuo luogo di interscambio delle diverse esperienze professionali ed editoriali che maturano via via nel campo in continuo divenire delle nuove tecnologie della comunicazione.

ASSASSINI !

La LEGA SUD, nel ricordare le vittime della tragedia che ha colpito i Comuni di Sarno, Siano, quindici e Bracigliano, denuncia lo sperpero di denaro pubblico che le istituzioni hanno fatto e la mancanza di progetti della regione Campania per la difesa del territorio, mentre si continuano a distribuire centinania di milioni a parenti, amici e amici degli amici. la latitanza del Governo per la tutela e la prevenzione del territorio è totale. Non esiste un piano organico per difendere da cataclismi naturali le aree a rischio, mentre i fondi stanziati non arrivano sui diversi territori.

Denuncia il ritardo dei soccorsi e diffida le pubbliche amministrazioni a non rendersi ancora complici del disboscsamento selvaggio, dell’abusivismo edilizio e a colpire i responsabili di incendi dolosi sulle zone boschive.

Ancora una volta il Sud piange i suoi morti mentre i governanti sperperano miliardi per il finanziamento pubblico ai partiti, per stipendi e pensioni d’oro. E’ ora di dire basta a tutto ciò, di dire basta a chi, nel nome di interessi personali, di lobby e politici ha depredato le nostre terre, deportato i figli del Sud, si è arricchito sulla disperazione della nostra gente. A costoro gridiamo forte il nostro disprezzo, la nostra voglia di libertà e giustizia sociale.

Invitiamo le nostre genti a vigilare affinchè chi si è reso complice, morale e materiale di questa strage paghi, affinchè non sia tutto affossato e dimenticato come in tante altre occasioni. Il popolo del Sud è stanco ed ha memoria lunga e chiede giustizia per i suoi morti, nauseato dai sottili giochi politici di Polo e Ulivo che si scaricano a vicenda delle responsabilità che sono di tutti coloro che in questi anni hanno governato, hanno fatto opposizione, sapevano e tacevano.

Mariano Falcone
segretario provinciale Salerno

Per una politica territoriale rispettosa dell’uomo e dell’ambiente

Si è tenuto Sabato 9 maggio presso il Centro Enaip di Borgomanero, un importante Seminario sull’uso e la gestione del territorio. Dopo una breve presentazione del direttore Giuseppe Franzosi ha preso la parola il Commissario Prefettizio Domenico Cuttaia il quale ha voluto ricordare le vittime del dissesto territoriale in Campania e ha quindi rilevato come la questione ambientale deve diventare una priorità per l’Italia che vuole dirsi Europea.

La Provincia di Novara era rappresentata dal Presidente del Consiglio Provinciale Piercarlo Pastore e dagli Assessori Enrico Marone e Franco Paracchini.

Il Seminario ha toccato vari temi e il metodo della rotazione degli interventi ha permesso ai partecipanti di interagire con i relatori.

Il prof. Dipak.R.Pant ha portato un contributo antropologico di analisi, valutazioni e suggerimenti sull’uso e la gestione del territorio e ha concluso il suo intervento parlando di sacralità del territorio di adeguamento a standard qualitativi europei, di sostenibilità, di felicità. "Un Piano regolatore o una programmazione economica locale dovrebbe essere colto come una grande occasione per approfondire le dinamiche territoriali in atto e l’assetto territoriale desiderabile per la comunità".

Il prof. Giorgio Franceschetti dopo aver parlato del territorio rurale e modello di sviluppo, delle aree forti di pianura, delle aree periferiche e delle zone di montagna e di collina, ha affrontato i temi emergenti delle aree rurali e i sui rapporti con il settore primario, l’urbanistica rurale, la contabilità rurale, la certificazione di qualità e i contratti di gestione. Franceschetti ha evidenziato come in Italia si dia poca attenzione ai programmi comunitari e ha sottolineato che oggi la politica è quella progettuale anche in campo ambientale. Insomma, meno Stato più Europa per uno sviluppo sostenibile garantito da una certificazione ambientale di qualità.

L’Ing. Dionisio Vianello ha toccato i temi delle mutazioni del quadro socioeconomico, delle nuove problematiche del territorio con particolare attenzione al problema delle aree dismesse e della riqualificazione delle periferie passando poi ad analizzare le aree di sviluppo turistico.
Vianello ha parlato poi della riforma urbanistica e ha tracciato con chiarezza le linee di scenari futuribili e le prospettive della pianificazione e le problematiche locali


.Inaugurata la personale di pittura di Albino Trigilio

La mostra rimarrà aperta fino al 3 giugno 1998, Sale della Rocca, a Cento (Ferrara).

L'arte colta di Trigilio ha fatto centro: è stata affollatissimo il vernissage (9 maggio) della personale dedicata al pittore siciliano che presenta nella storica Rocca di Cento una trentina di quadri che spaziano dal 1974 al 1998.  La mostra, promossa dall'Assessorato alla Cultura e Pubblica Istruzione del Comune di Cento, intende far conoscere al grande pubblico così come agli specialisti l'arte di Trigilio, riservata e complessa. A questo proposito è stato realizzato anche un apposito catalogo con i testi realizzati dall'assessore alla Cultura Giancarlo Mandrioli, dal direttore della Pinacoteca Civica di Cento Fausto Gozzi e dal critico d'arte Giuseppe Cordoni. La tecnica di Trigilio riprende colori solari e scandisce contrasti tra luce e ombra, fissa negli oli su tela, meditati e progettati, spazi precisi dove sono presenti corpi candidi d'uomini e donne. Trigilio, intervenuto all'inaugurazione, ha voluto spiegare la sua arte: "Il filo comune che unisce queste opere, in tutte le fasi, è la tensione a voler rappresentare l'ambiguità della realtà. Una ricerca – ha proseguito l'artista - che nella prima fase (dal '74 all'83) si è esplicata nel tentativo di cogliere soprattutto le infinite sfaccettature delle cose e che poi negli anni successivi si concentrata nella rappresentazione dei simboli, delle parti più oscure di noi. Così come il buio è il nulla ma anche la ricerca verso la luce". 

Gli orari
La mostra  - aperta fino al 3 giugno - è nelle sale della Rocca, a Cento (Ferrara) è ad entrata gratuita. Gli orari di apertura: dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 19. Sabato e domenica dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 15 alle 19.

Albino Trigilio
L'artista è nato ad Augusta (Siracusa) nel 1939. Ha studiato discipline pittoriche nella sua città natale e a Palermo, poi trasferitosi a Firenze ha conseguito, nel 1963, il diploma all'Accademia di Belle Arti. E' stato per diverso tempo docente negli istituti d'arte di Modena e Parma. Ritornato ad Augusta dove vive e lavora dedicandosi  esclusivamente alla pittura. Alle sue opere è dedicato il repertorio di immagini della rivista "Clio" (1° numero, 1990). Inizia ad esporre nel '92 - mostra collettiva "Ferulae Civis" a Siracusa - poi l'anno successivo ha preso parte la III Biennale d'arte sacra presso l'ex chiesa dei Cavalieri di Malta nella stessa città. Nel '97 ha tenuto una personale presso il centro culturale "Ca' la Ghironda" a Ponte Ronca di Zola Predosa (Bologna). Di Trigilio hanno scritto Giuseppe Cordoni, Francesco Martani, Fausto Gozzi.

Per ulteriori informazioni o visite guidate è possibile rivolgersi all'Assessorato alla Cultura (palazzo del Governatore, piazza Guercino, Cento) tel. 051/683.01.06 - 90.41.96, fax 90.45.31.

Lotta d'Angeli, Messaggi da un uomo in fuga

UNA COPRODUZIONE ITALO-FRANCO-TEDESCA PER IL NUOVO SPETTACOLO DI ANDREA ADRIATICO A TEATRI DI VITA (BOLOGNA), 2-28 MAGGIO ’98

Sono tre importanti centri europei del nuovo teatro a produrre il nuovo spettacolo di Andrea Adriatico e della compagnia :riflessi. Sono LA FONDERIE di Le Mans (Francia), il PODEWIL di Berlino (Germania), e TEATRI DI VITA di Bologna (Italia).

Lo spettacolo si intitola LOTTA D’ANGELI. MESSAGGI DA UN UOMO IN FUGA e ha debuttato in aprile a Le Mans. La prima italiana è prevista a Teatri di Vita (via del Pratello 90/a, tel. 051/52.20.80. E-mail: teatvita{Sostituisci con chiocciola}iperbole.bologna.it) alle ore 21 da sabato 2 a giovedì 28 maggio 1998 (lo spettacolo sarà in scena da sabato 2 a giovedì 7, da lunedì 11 a giovedì 14, da lunedì 18 a giovedì 21, da lunedì 25 a giovedì 28 maggio). Dopo la tappa italiana, lo spettacolo sarà in altri teatri e festival europei.

Lo spettacolo è diretto da Andrea Adriatico.
Drammaturgia: Milena Magnani.
Attori: Patrizia Bernardi, Daniele Cantalupo, Gabriella Fabbri.
Intervalli video: Coccitto e Pastore e di Ciprì e Maresco.
Scena: Andrea Cinelli e Roberto Ledda.
Abiti e scarpe: Etro.
Impermeabili e accessori: Mandarina Duck.
Produzione :riflessi 1998 - Teatri di Vita - La Fonderie - Podewil, con il contributo di: Comune di Bologna - Settore Cultura, Regione Emilia Romagna - Servizio Cultura, Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento dello Spettacolo, Mandarina Duck.

Giacobbe restò solo e qualcuno lottò con lui fino allo spuntar dell’alba: un uomo? Un angelo? Dio? Lui stesso? E’ affascinante e misterioso l’episodio raccontato nel trentaduesimo capitolo della Genesi, conosciuto come "la lotta di Giacobbe con l’angelo". Una lotta misteriosa dalla dinamica ancor più misteriosa, perché l’angelo ferisce Giacobbe alla coscia ma poi lo benedice perché "hai combattuto con Dio e con gli uomini e hai vinto". E’ questa la prima fonte di ispirazione di Lotta d’angeli. Messaggi da un uomo in fuga, uno spettacolo di Andrea Adriatico e della compagnia :riflessi, presentato a Teatri di Vita in maggio. Dopo la trilogia sulla clonazione (Ferita. Sguardo su una gente dedicato ad Adolf Hitler; Solo. Il fondamento degli incurabili; Salvo, o della santa voglia), tornano i temi che disegnano l’intenso orizzonte di ispirazione di Andrea Adriatico, che dalla prima intuizione sull’episodio di Giacobbe allarga le radici di questo nuovo lavoro verso una meditazione sul conflitto relazionale che mescola sacro e quotidiano. Fin dal 1989 Andrea Adriatico, che dal 1989 (anno di nascita della sua compagnia ":riflessi") ha dato vita a spettacoli portatori di un pensiero inquieto e di una ispirazione spettacolare di grande emozione e suggestione, tessere di un mosaico suggestivo e spiazzante del disagio generazionale alle soglie del Duemila, tra memoria e futuro.

Per questo spettacolo, impostato come i precedenti su una concezione fortemente visiva, Adriatico ha voluto con sé una nuova compagna di strada, la scrittrice Milena Magnani, autrice di due emozionanti romanzi come L’albero senza radici (ed. Nuova Eri, 1993) e Delle volte il vento (ed. Vallecchi, 1996). L’incontro si è sviluppato non nella "messa in scena di un copione", ma piuttosto nel reciproco stimolo creativo: a lei, infatti, non è stato "commissionato" un testo da far recitare, ma le è stato chiesto di partecipare direttamente al lavoro creativo insieme agli attori, scrivendo brevi testi e parole che di volta in volta sono entrati come materiale di lavoro nell’elaborazione dello spettacolo: una pratica drammaturgica non comune, a strettissimo contatto con le "assi del palcoscenico" e con il respiro dei tre attori: Patrizia Bernardi (interprete frequente dei lavori di Adriatico), Daniele Cantalupo e Gabriella Fabbri.

Altre collaborazioni eccellenti, quelle che hanno portato all’utilizzo di oggetti e segni riconoscibili. Da una parte, gli intervalli video di Cocitto e Pastore e quelli di Ciprì e Maresco. Dall’altra, le griffes raffinate di Mandarina Duck per borse e impermeabili e di Etro per abiti e scarpe.