Index ECONOMIA - Maggio 1998

Il Gruppo Marchi gioca la quarta carta

Con l'acquisto dello stabilimento di Treviso, la spa affianca ora le altre cartiere di Sarego, Valchiampo e Toscolano e fa passare la società di Altavilla Vicentina al secondo posto in Italia nel settore delle carte patinate e naturali per stampa ed editoria

Dal 17 marzo scorso Cartiera di Villorba spa, partecipata al 60% dal Gruppo Marchi e al 40% da Cartiere Burgo, ha acquistato da Cartiere Ascoli Marsoni lo stabilimento di Villorba, subentrando in tutti i rapporti di lavoro, fatta eccezione per i debiti e i crediti commerciali. La Cartiera di Villorba fa ora capo al Gruppo Marchi, a va quindi ad aggiungersi alle cartiere di Sarego e Valchiampo, in provincia di Vicenza, e di Toscolano, che si trova sulla riva bresciana del lago di Garda.

Parte da lontano, la storia della Cartiera di Villorba e della Ascoli Marsoni. In Italia la carta cominciò a diffondersi fin dal XII secolo e nel territorio di Treviso – così come a Fabriano, Voltri, Padova, Bologna, Cividale del Friuli e intorno al Lago di Garda – nacquero numerose cartiere tra la fine del XIII e gli inizi del XIV secolo. Le prime cartiere sorsero sui corsi d’acqua, elemento ancora oggi indispensabile per l’attività produttiva. È nei primi centri cartai italiani che si comincia a sperimentare qualche modifica alle tecniche di produzione, per sfruttare meglio il lavoro meccanico dei mulini, e nella composizione della materia prima (stracci di canapa, cotone, lino e lana) per migliorare la qualità della carta. Nei primi anni del Settecento cominciano le sperimentazioni per fabbricare la carta con la pasta di legno, e l’Italia assume da subito un ruolo determinante.

Nell’area di Treviso, proprio per le sue situazioni ambientali e geografiche favorevoli, l’arte di fare la carta viene introdotta fin dalla seconda metà del XIII secolo e la tradizione continuò nei secoli. Nel periodo della Serenissima Repubblica di Venezia l’industria della carta ebbe un notevolissimo sviluppo, tanto da rappresentare la seconda attività manifatturiera della provincia. E nell’Ottocento più della metà delle cartiere venete erano concentrate nel territorio trevigiano, ricco di fiumi e canali. Le fabbriche di dimensioni maggiori si trovavano a Villorba e Visnadello.

È il canale Piavesella, che bagna Villorba, a favorire fin dal 1468 l’installazione di mulini a vento e l’insediamento di numerosi opifici. Uno di questi era l’attuale Cartiera Marsoni considerata già nel XVIII secolo un opificio di media grandezza. Nel 1911 la cartiera, che produceva ancora carta fatta a mano, venne acquistata dal geom. Omero Polon di Pordenone. Questi scelse quale domicilio in Venezia quello del signor Silvio Marsoni il quale, nel 1919, ne divenne di fatto il proprietario. Marsoni era già esperto di cartiere, perché aveva lavorato in quella di proprietà del padre Francesco Adolfo, sita in zona Selvana-Bassa di Treviso. Nel 1919 le innovazioni tecnologiche arrivano anche alla Cartiera Marsoni: viene installata la prima macchina continua a tavola piana, dotata di cilindri essicatori per asciugare la carta, che ha una grandezza utile di 125 cm. Una seconda macchina continua attrezzata per produrre carte pergamino, con due calandre e grandezza utile di 160cm, viene montata nel 1931. Negli anni che precedono la seconda guerra mondiale, a seguito delle limitazioni nelle importazioni di fibre di cellulosa da legno, la Marsoni brevetta un procedimento per ricavare la cellulosa dalla paglia di grano, cellulosa che veniva usata per realizzare carte speciali di uso industriale.

Negli anni Sessanta la cartiera si specializza nella produzione di carta Kraft per impregnazione, utilizzata per la fabbricazione di laminati plastici. Questa specializzazione crea sviluppo e nel 1976 viene installata una nuova macchina continua, della larghezza utile di 450 cm.

La storia di questa cartiera non si ferma qui: nel 1983 lo stabilimento viene acquistato dalla Arnoldo Mondadori, che investe sull’ultima nuova linea affiancando un impianto di patinatura e calandratura per produrre carte patinate per stampa rotocalco e rotoffset. Nel 1990 Flavio Sottrici acquista dalla Mondadori le cartiere di Villorba e Ascoli, e nel 1994 nasce la Cartiera Ascoli Marsoni spa del Gruppo Binda, che comprende gli stabilimenti di Villorba, Ascoli e Crevacuore.

Nell’esercizio 1997 lo stabilimento di Villorba, che dà lavoro a 230 addetti, ha prodotto circa 130.000 tonnellate di carta: il 70% rappresentato dal patinato per rotocalco (LWC) al quale si aggiungono il Kraft e le naturali.