NAUTILUS ospita un
Giornale d'Istituto

L'identità del Rossi

"Cosa pensano di noi 1"

Sabato 29 Novembre la scuola è stata aperta al pubblico per permettere ai ragazzi di terza media di vedere la struttura della scuola, i laboratori e il metodo di lavoro degli studenti del nostro istituto, guidati de alcune rarissime ragazze da "veterani" e da insegnanti.

Due "inviati speciali" si sono intrufolati nei gruppi di visitatori per intervistare gli spaesati "licenziandi" chiedendo opinioni, critiche e apprezzamenti di questa grande scuola. Tutti (o quasi) hanno apprezzato la qualità dei laboratori e l’estensione dell’Istituto. Alcuni hanno timidamente risposto che la scuola è troppo grande e che alcuni laboratori (specialmente del biennio) sono un po’ mal ridotti. In complesso i ragazzi hanno apprezzato la scuola (forse per paura di criticarla in pubblico), ma in pochi hanno risposto d’essere propensi a scegliere di venire tra noi l’anno prossimo.

La scuola è stata mostrata in modo pregevole soprattutto dagli alunni che non si sono alterati pur parlando ad un gruppo di trenta e più persone, tra le quali molti adulti che ponevano domande con interesse e partecipazione; c’erano inoltre gruppi d’ex-studenti del ROSSI che dopo molti anni dal conseguimento del diploma di quinta superiore hanno voluto rivisitare il teatro di tante loro imprese, compiacendosi vedendo le palestre, i vecchi spogliatoi, i vecchi laboratori d’aggiustaggio e di radio tecnica e quelli nuovi di disegno computerizzato (CAD) e di sistemi automatici.

Anche i due "inviati" sono stati colpiti in modo favorevole dalla chiarezza delle spiegazioni e dalla bellezza e funzionalità dei laboratori, sia per quelli del triennio.

In un modo o nell’altro tutti ammirano il mitico "ROSSI" nonostante la sofferenza che può provocare una lunga permanenza "rinchiusi" qui dentro.

di Marco Bedin

e Mirko Magaraggia, 2^C