Index Cultura - Febbraio 1998

Il mio nome è Spot, mister Spot...

Come previsto l’ultimo film di 007 è stato così infarcito di pubblicità (auto, orologi e telefonini) da aver stravolto anche il valore della pellicola. Un’abitudine sempre più diffusa nel mondo del cinema. Con benefici economici (a volte) ma anche molti rischi

Nello scorso luglio avevamo anticipato la possibilità che il nuovo film di 007 Il domani non muore mai fosse un apogeo dello spot e non ci eravamo sbagliati. Purtroppo. Lungi dall’essere discreta, infatti, la pubblicità sembra essere diventata talmente pervasiva dal modificare i copioni pur di comparire all’interno di una pellicola di successo la cui produzione - peraltro - viene foraggiata economicamente in maniera assai sostanziosa, al punto di essere quasi determinante per la riuscita economica del battage del film.

Sono della scorsa estate le voci secondo le quali case di produzione di giocattoli sarebbero state determinanti nella decisione di licenziare Tim Burton dalla regia della saga di Batman, a causa degli scarsi profitti collegati alla vendita del merchandising collegato alle pellicole dell’uomo pipistrello. Come dire: i film si fanno per vendere i giocattoli e non per il valore intrinseco dell’opera di Burton, geniale inventore dell’aspetto dark del personaggio dei fumetti. È un po’ come se la Fiat costruisse le macchine in un certo modo piuttosto che in un altro per favorire i venditori di panini agli autogrill...

Ci rendiamo conto delle esigenze delle case di produzione che si trovano a confrontarsi con compensi elevatissimi di presunti divi sempre più avidi e voraci, ma una maggiore discrezione nell’utilizzo della pubblicità ci sembrerebbe non guastare per niente. L’ultimo Bond, infatti, è quasi imbarazzante nel cercare e utilizzare veicoli che abbiano quella marca, telefoni e orologi griffati, al punto di non essere credibile e di riuscire quasi a danneggiare il discreto valore del film. Insomma, una cosa è concedersi qualche vizio, cui siamo costretti dal capitalismo, un’altra è andare al cinema per vedere pubblicità prima, dopo e durante lo spettacolo.

m.s.