Index Attualità - Febbraio 1998


Poveretto, è un macho

L’elezione di Clinton a "macho dell’anno" per le sue vicende erotico politiche conferma in realtà che l’uomo-che-non-deve-chiedere-mai è scomparso. A vedere bene le cose infatti il presidente è stato messo in mutande da una segretaria e "rivestito" dalla moglie Hillary. Intanto il numero degli spermatozoi nei maschi di mezzo mondo si è dimezzato e dopo i 50 anni l’impotenza diventa una costante. Colpa dell’uomo o è la femmina che ha capito di essere lei a dirigere il gioco?

Il machismo è morto. A conferma di ciò proprio il fatto che un’associazione brasiliana abbia premiato come macho dell’anno proprio il presidente degli Usa Clinton, che dovrebbe essere per antonomasia non solo l’uomo più potente ma anche il più duro del mondo. Eppure quest’apoteosi di potenza si è fatta prima letteralmente mettere in mutande dalla sua presunta concubina Monica Lewinsky e poi ci ha dovuto pensare la brava mogliettina Hillary ha riabbottonargli le braghe. Come esempio di machismo siamo al top, non c’è che dire.

Ora a scagliarsi contro i vari duri ci si mette anche Madre Natura, che non a caso è donna: recenti ricerche fatte negli Usa e in Europa hanno dimostrato un calo sconcertante del numero degli spermatozoi, ci sarebbe un calo della densità dello sperma di circa l’1% all’anno negli Stati Uniti e del 3,1% in Europa, con l’ovvia conseguenza di un aumento dei casi di infertilità maschile.

Ma non è tutto: secondo una recente statistica un uomo su dieci ha problemi a mantenere o ad ottenere un’erezione sufficiente per un rapporto sessuale, che sale al 30% negli uomini oltre i 60 anni e quasi del 100% nei maschi fumatori oltre i 50 anni. Stando agli andrologi questo sarebbe in parte causato dall’eccesso di stress nervoso accumulato soprattutto tra gli uomini di potere e, udite udite, dal cambiamento del ruolo della donna nella società contemporanea e dalla sua progressiva affermazione in ambiti lavorativi prima non accessibili al gentil sesso.

E se il cinema ha sostituito i Rambo con la Ramba ( dalla rasatissima Demi Moore di Soldato Jane, alla Sigourney Weaver di Alien 3 e 4), non si è dimenticato di proporre modelli di mascolinità riveduti e corretti da Kevin Kleine (che impersona un professore gay in In e Out) all’efebico Leonardo Di Caprio o all’angelico Brad Pitt.

Sarà che il macho a forza di masticare api (il motto del machismo è "il vero uomo non mangia miele ma mastica api") si è procurato un bel po’ di bubboni e per un po’ terrà la lingua (ed anche qualcos’altro) a posto, onde evitare sexigate ed altre sciagure. O forse le donne, cosa più probabile, si sono rese conto, come disse una volta qualcuno, di essere "sedute sulla loro fortuna".

Roberta Paolini