Index Cultura - Ottobre 1997

Un clown a Hollywood

Si definisce "un clown" della pellicola. Ora Leslie Nielsen, lo stralunato protagonista della serie televisiva e cinematografica "La pallottola spuntata" sta per tornare in un nuovo film ispirato al cartone animato di Mr. Magoo, in cui l’attore canadese ha il ruolo del protagonista, ovvero il vecchio miliardario miope che se la deve vedere contro il cattivissimo Malcom McDowell. Eppure, nonostante le apparenze, il suo esordio non fu in un ruolo comico. Bensì nel serissimo cult movie fantascientifico "Il pianeta proibito". Eccolo in un’intervista esclusiva per Nautilus

Dopo il discreto successo di Dracula con la regia di Mel Brooks, Leslie Nielsen, attore canadese ultra settantenne, interprete di film come L’aereo più pazzo del mondo e Spia e lascia spiare (pellicola in cui indossava i panni dell’agente segreto americano Sex de Fer, 0014) torna sul grande schermo con un ruolo assai particolare, quello di Mr. Magoo.

Mister Nielsen, che cos’è per lei la comicità?

A me piace molto l’umorismo, ma sono essenzialmente un clown. Adoro Charlie Chaplin, mi fanno impazzire Stanlio & Ollio, e sono un grande fan di Tim Curry. Io credo che l’essenza della comicità di questi attori è non solo quella della parola, ma anche quella del gesto, quella dell’espressione stupida che fa ridere la gente. Sempre che né il gesto né la parola siano scontati o prevedibili. Per me la gente deve immedesimarsi nelle cose stupide che fai, entrare nella tua testa e poter dire: "Cosa diavolo sta facendo quell’imbecille?!"

Lei ha lavorato per anni al fianco di O.J. Simpson. Che idea si è fatta del processo che ha coinvolto questo suo collega?

Non ho alcuna idea in particolare a riguardo. So che O.J. è una persona splendida, ma so anche che in America c’è molta gente che aspetta ancora di essere convinta da lui. Sa, la vita è divertente, ma la mancanza di vita non lo è....

Lei è approdato al cinema interpretando ruoli di "bello" e comunque ruoli drammatici. Quando ha deciso di diventare un attore comico?

Io sono sempre stato un attore comico, ma a quell'epoca lo facevo solo dietro la macchina da presa perché mi mancava il coraggio per farlo. Mi sentivo, infatti, come quello che non sa raccontare le barzellette e lo dice trenta volte prima di raccontarne una. Avevo paura di non sentire la gente ridere ed è per questo che ho interpretato ruoli seri fino a quando nel 1980 Jerry e David Zucker insieme a Jim Abrahams non mi hanno letteralmente "costretto" a recitare ne L'aereo più pazzo del mondo. Sa, fare il comico è un mestiere pericoloso.

Le ha mai comportato dei problemi nella vita personale essere un comico? C'è qualcuno che non la ha presa sul serio, per esempio?

Questa è una cosa molto strana. Se sei un attore che lavora su temi seri e drammatici, ogni volta che parli o che dici una battuta tutti ti guardano con estrema gravità perché pensano che tu sia una specie di Amleto che se ne va girovagando. Se, invece, sei un attore comico non ti prendono sul serio nemmeno quando sei sul letto di morte. Io, in America, sono ancora considerato come un attore drammatico e mi è capitato più volte di trovarmi di fronte a persone che avevano un atteggiamento serissimo, sebbene io stessi dicendo solo delle stupidaggini.

Cosa è successo quando queste persone si sono accorte che lei stava scherzando?

Hanno avuto bisogno di tre o quattro minuti per capire che stavo dicendo delle scemenze, poi hanno iniziato ad inseguirmi con un coltello.

Mel Brooks ha detto che i film della serie de La pallottola spuntata sono tutte sue creature, nel senso che questo tipo di umorismo è di sua invenzione...

Mel Brooks è uno degli uomini più divertenti che ci siano oggi al mondo. E' vero, gli dobbiamo molto e se lui pensa che gli abbiamo "sgraffignato" qualche idea, speriamo sia magnanimo e ce le lasci rubare ancora in futuro, perché noi continueremo certamente a farlo. Sa, non esiste una regola per la comicità se non quella che dice che per essere comici bisogna sapere quello che si sta facendo. Quante brutte imitazioni ci sono state sia de La Pallottola spuntata, sia dei film di Mel Brooks? Noi non abbiamo mai indicato alla gente quello che fa ridere, come fanno certi show televisivi che mettono le finte risate di un pubblico in sottofondo. Non si può dire alla gente quando deve ridere sottolineando quello che fa ridere e quello che non fa ridere. Questa è una cosa che non ha senso e Mel Brooks lo sa, come lo sappiamo noi. E' per questo che quando si va a rivedere un nostro film per la terza o la quarta volta si scoprirà sempre qualche particolare che non si era notato le altre volte.

Noi non vogliamo mai farvi essere del tutto sicuri che avete capito, del tutto, lo scherzo. Gli altri, invece, vogliono sempre dire quando ridere o no. Vede, per esempio, io nel seguito de L'aereo più pazzo del mondo non ho voluto recitare, perché, dopo avere letto la sceneggiatura mi ero reso conto che non faceva ridere, perché era un umorismo sforzato e rimaneggiato. Nonostante questo furono utilizzate delle scene scartate dal primo nelle quali comparivo anch’io. Feci una causa e la persi, ma non è che questo mi abbia preoccupato poi molto visto che il film fu un fiasco. Chi vuole essere divertente non riesce ad esserlo veramente.

Nel film Riposseduta, lei ha avuto l'opprtunità di girare un film parodia insieme a Linda Blair che era la stessa attrice che aveva la parte principale nel film originale, ovvero L'esorcista. Che tipo di esperienza è stata?

Mi sono molto divertito a farlo. Ma, come le dicevo prima volevo rifiutare la parte perché avevo la sensazione che ci si sforzasse troppo di far ridere. Poi, dopo una serie di incontri siamo riusciti a tirarne fuori un prodotto accettabile, sebbene si potesse fare ancora molto meglio. Gli sceneggiatori hanno commesso l'errore peggiore, ovvero quello di volere dire alla gente quello che è divertente.

Che cos'è per lei l'umorismo?

L'umorismo è un momento. E' quel particolare momento in cui si decide di divertirsi e quindi di fare divertire gli altri. E' solo un istante, quello in cui si decide.

Quali sono gli attori che in generale la divertono oltre a quelli che ci ha nominato prima?

Peter Sellers, Robin Williams e, alle volte Eddie Murphy.

La sua ultima parodia è stata di un film di spionaggio, recentemente "copiata" da Myke Myers con Austin Powers. Ma a lei piacciono i film di James Bond?

Sono sempre stato un fan di 007 e devo dire che quando mi è stata proposta l’idea di girare un film che potesse prenderlo in giro ne sono rimasto entusiasta. Io sono molto amico di Sean Connery e di Roger Moore, quelli che io considero gli unici due attori che sono riusciti ad impersonare il ruolo del personaggio di Ian Fleming nella maniera migliore possibile. E quindi poter parodiare i film di Bond di oggi, che sono davvero di per sè incredibili, è stato ancor più divertente.

Il film, però, è pieno di citazioni non solo bondiane...

Io credo che nell’immaginario collettivo della gente quando si parla di un agente segreto si pensi a James Bond. Noi non abbiamo fatto la parodia di un film solo di 007, ma di tutto il genere. Poi, è vero, abbiamo fatto delle citazioni da film come: Pulp Fiction, Star Trek, Mamma ho perso l’aereo, True Lies, e Sister Act, solo per "complicarci" la vita...

Il film ha alcuni difetti: è un po’troppo breve (solo 83 minuti) e gli manca una sceneggiatura un po’ più solida, come quella dei film de La pallottola spuntata...

Anch’io sono convinto che questo film non sia divertente come quelli de La pallottola spuntata con protagonista Frank Drebin. Comunque è un film molto divertente che fa della propria velocità una grande forza per fare ridere le persone. Noi abbiamo un detto "Più veloce è meglio" e così è per la mia comicità. Detto questo, sì riconosco anch’io che solo un’ora e venti di film è un po’ pochino, ma anche i film prodotti dai fratelli Zucker: La pallottola.., L’aereo più pazzo del mondo, difficilmente, superavano gli 88 minuti.

Girerà un altro film nel ruolo di Frank Drebin?

Temo per voi di sì...

Dopo Mr.Magoo e tutte queste parodie c’è un qualche film in particolare che le piacerebbe prendere in giro?

E’ da qualche anno che abbiamo nella scrivania un progetto su Summertime, il film di David Lean con Kathrin Hepburn e Rossano Brazzi. Solo che è molto difficile girare la parodia di un film d’amore che sia realmente divertente, perché l’amore e la comicità hanno tempi talmente tanto diversi che spesso sono incompatibili.

Torniamo a Frank Drebin, il personaggio che le ha dato una fama internazionale : ricorda un po’ l'ispettore Clouseau della serie della Pantera Rosa...

E' vero, perché a me piace molto Peter Sellers e si può stare sicuri che nessuno mi vede in giro, se c'è un suo film in televisione. La cosa che ci accomuna è il fatto di volerci immedesimare del tutto nel personaggio. Io credevo di potermi liberare del personaggio che interpretavo. Invece questo non era possibile perché una parte di me rimaneva Frank Drebin, così come per Peter Sellers una parte di lui rimaneva l'ispettore Clouseau.

Perché al pubblico piacciono tanto i poliziotti incapaci?

Perché non possono mai restare delusi. Drebin, Clouseau, Sledgehammer e tutti i poliziotti della serie di Scuola di Polizia sono degli stupidi, ma non sanno di esserlo.

Le piacerebbe che casa sua venisse sorvegliata da poliziotti come Drebin?

Ma lo è già...Scherzi a parte, in un certo senso io sono figlio d'arte perché mio padre era un poliziotto che apparteneva al corpo della real polizia canadese a cavallo e per anni abbiamo vissuto ai confini del circolo polare artico con lui ed i miei due fratelli minori. Io sono cresciuto insieme ai poliziotti e li stimo molto. Vedono cose terribili tutti i giorni: persone che uccidono i genitori, madri che ammazzano le figlie e così via, ma nonostante questo hanno un fortissimo senso dell'umorismo.

Farebbe mai dire a Frank Drebin frasi celebri del tipo di quelle usate dal tenente Callaghan intepretato da Clint Eastwood?

A me piace molto la retorica di quelle frasi e nel primo episodio della serie, come quando Drebin parla col sindaco, dice: "Se io vedo tre tizi in toga uccidere a colpi di coltello un altro tizio in toga nel parco, io li ammazzo quei bastardi!" ed il sindaco risponde: "Ma quelli erano attori shakespeariani che recitavano Giulio Cesare al festival estivo, deficiente!" Se poi vuole sapere quali sono le cose che abbiamo in comune io e Clint, le posso dire che io e Clint intepretiamo ruoli di poliziotti, che abbiamo fatto molti film come poliziotti e che entrambi vinciamo. Se poi volesse sapere le differenze tra me e Clint le posso che lui ha un jet privato ed io no.

Lei fa ridere anche quando non fa nulla...

Questo capita perché il mio humour è basato più sulle cose che faccio che su quelle che dico. La mia è una sorta di "comicità fisica" e questo, sebbene io sia un comico, fa di me principalmente un clown.

Che consiglio darebbe a Frank Drebin?

Non sono solito dare consigli a nessuno, ma a Frank direi di smetterla di russare e di rigirarsi tra le coperte, quando è a letto con me.

Pochi sanno che lei è un appassionato di golf...

Sì, è vero. Pensi che ho perfino girato una videocassetta che si chiama Come giocare male a Golf. Il mio motto è : "Non gioco bene a golf per stare male, ma gioco male per stare bene".

Molta gente la confonde con Steve Martin. E'un fatto che le dà fastidio?

Io vengo confuso con Steve Martin, col povero George Peppard, Lloyd Bridges ed è una fortuna che non abbiamo mai fatto film insieme, altrimenti la casa produttrice ci avrebbe pagato come se fossimo un attore solo. Pensi, che una volta all'aereoporto fui fermato da una signora che mi disse: "Io so chi è lei! Lei è Lloyd Bridges!" Allora io dissi alla signora: "No, signora, io non sono Lloyd Bridges, ma faccio l'attore anch'io e mi chiamo Leslie Nielsen". A quel punto la signora tutta imbarazzata esclamò: "Ma certo! Leslie Nielsen! Mi scusi, sa, sono una stupida, ma...lei interpreta la parte di Lloyd Bridges !

E'uscita in America la sua autobiografia scritta insieme a David Fisher, che si chiama:"The naked truth" ovvero "La nuda verità". Qual è il modo migliore per leggerla?

Tenendo ben presente che tutto quello che ho scritto è vero, eccetto i fatti.

m.s.