Industria vicentina

55^ INDAGINE CONGIUNTURALE TRIMESTRALE - RISULTATI

Riportiamo di seguito i risultati emersi dalla 55^ indagine congiunturale che analizza, a consuntivo, il trimestre gennaio-marzo '97 e, in previsione, il periodo aprile-giugno.

Le caratterizzazioni del campione

Il numero complessivo dei questionari elaborati ammonta a 410 e rappresenta il 36,6 % del totale delle aziende interpellate.
Le risposte pervenute confermano i consueti caratteri tipologici del campione, assolutamente omogenei con quelli dell'universo osservato.
Il 67,2 % delle risposte riguarda aziende con meno di 50 addetti, mentre il 12 % è relativo ad unità con più di 100 dipendenti.
Il 46% delle aziende del campione fattura meno di 10 miliardi.
Per quanto riguarda l'export, il 16 % delle imprese non ha effettuato, negli ultimi 6 mesi, alcun tipo di esportazione, mentre il 22,1% avvia ai mercati esteri oltre il 60% della propria produzione.

Nota metodologica

Nel corso dell'esposizione dei risultati dell'indagine si farà frequente riferimento al saldo di opinione. Quest'ultimo corrisponde alla differenza tra la percentuale di aziende che hanno dichiarato aumenti e la percentuale di aziende che hanno evidenziato diminuzioni. Pertanto esso esprime, ma non in termini quantitativi, l'andamento del tasso di crescita o di diminuzione di una certa variabile (produzione, export, occupazione ...).

Consuntivo 1° trimestre 1997

Produzione ed export

Nel periodo gennaio-marzo '97 il saldo produttivo dell'industria vicentina ha evidenziato una ulteriore lieve flessione. Il 25% delle risposte (29% nella precedente rilevazione) ha evidenziato un aumento della produzione, mentre è salita dal 36 al 37 la percentuale di ditte che denunciano diminuzione.
Come risulta dalla seguente tabella, il saldo di opinione è stato così pari a - 12, (+ 19 nello stesso periodo nel 1995; -7 nel 4° trimestre '96).
In flessione è risultato anche il saldo (cioè il tasso di crescita) riferito alle esportazioni, passato da +5 a +1.

Produzione

Il livello produttivo è risultato insoddisfacente nel 34,9 % delle imprese.

Portafoglio ordini

Le indicazioni sulla consistenza del portafoglio ordini confermano e amplificano le indicazioni espresse dai dati consuntivi sulla produzione; il saldo negativo registrato risulta assai preoccupante, anche in prospettiva.
La lettura dei dati sul periodo di lavoro assicurato dagli ordini in portafoglio mostra la seguente situazione:

Occupazione

Questa indagine ha evidenziato come il saldo occupazionale si sia collocato su valori negativi , essendo prevalso il numero di aziende con addetti in diminuzione. Nel 17% delle ditte sono stati segnalati incrementi nel numero degli addetti, a fronte del 21% che ha dichiarato diminuzioni. Il saldo è così pari a - 4 (- 5 nel 4° trimestre '96).

Occupazione

Incassi e liquidità aziendale

E' leggermente aumentata, dal 39 al 43%, la quota di aziende che segnalano ritardi negli incassi. Si è di conseguenza allargato il numero di imprese che segnalano tensioni di liquidità.

Liquidità

Prezzi

Nel primo trimestre del '97 la situazione è risultata la seguente:
* materie prime: prezzi in aumento per il 33% delle aziende (26% a dicembre '96)
* prodotti finiti: prezzi in aumento per il 16,8% delle aziende (16,6% nello scorso trimestre).

E' da rilevare che nel 16,8% delle imprese sono state segnalate diminuzioni nei prezzi dei prodotti finiti.

Previsioni per il 2° trimestre 1997

Produzione, export ed occupazione

Le previsioni del mondo imprenditoriale vicentino per il 2° trimestre 1997 evidenziano una leggera ripresa di tutti i principali indicatori. Produzione ed export sono indicate su valori leggermente positivi, mentre l'occupazione dovrebbe risultare stabile.
Il 6,2% delle imprese prevede di ricorrere alla cassa integrazione guadagni.

Investimenti

I dati sulle previsioni di investimento per il '97 mettono in luce che soltanto nel 27% delle aziende è previsto in aumento il livello degli investimenti (28% nella precedente rilevazione).
E' salita dal 22 al 26,3 % la quota di imprese che non hanno in programma per i prossimi dodici mesi alcuna spesa.

Andamento dei principali settori

Abbigliamento

La produzione ha subito un ulteriore arretramento, mentre sono risultate ancora in lieve aumento le esportazioni. L'occupazione è stata cedente. Le previsioni sono ancora negative.

Tessile

In calo è risultato il saldo della produzione, mentre quello riferito alle esportazioni è ritornato positivo. L'occupazione è stata stabile. Le previsioni sono ancora orientate negativamente.

Alimentare

Prevalgono le aziende con produzione cedente. Occupazione in leggera flessione. Le previsioni delineano per i prossimi mesi un andamento migliore.

Concia

Il saldo produttivo è risultato ancora negativo. Il 45% delle imprese denuncia livelli produttivi insoddisfacenti. Esportazioni ed occupazione in flessione. Le previsioni sono ancora orientate negativamente.

Mobile

Si equivalgono le indicazioni positive con quelle negative. L'occupazione è risultata in lieve calo. Le previsioni delineano un miglioramento congiunturale.

Materie plastiche e gomma

Il saldo riferito alla produzione ha mostrato nuovamente saldo negativo. In flessione sono risultate anche le esportazioni. L'occupazione è stata ancora in leggero aumento. Previsioni incerte.

Orafo

Il 40% delle aziende ha dichiarato aumenti di produzione, a fronte del 10% che ha denunciato calo. Occupazione stabile. Le previsioni sono incerte.

Macchine utensili

Il saldo produttivo ha mostrato un deciso peggioramento; ancora cedenti le esportazioni.
Le previsioni indicano un leggero miglioramento dell'evoluzione del settore.

Elettromeccanica

L'andamento produttivo è stato caratterizzato da una sostanziale stabilità..Gli occupati sono risultati in lieve flessione.Le previsioni indicano un ripresa della produzione e dell'export.

Carpenteria metallica

L'andamento della produzione è risultato sfavorevole. Esportazioni in arretramento. In calo il numero degli occupati. Per i prossimi mesi è previsto un ulteriore peggioramento.

Meccanica generale

Le aziende del settore hanno fornito indicazioni negative, particolarmente nei confronti della domanda interna. Il 30% delle imprese dichiara livelli di produzione insoddisfacenti. L'occupazione è risultata in diminuzione.Le previsioni sono incerte.

Fonte: Associazione Industriali Vicenza