NAUTILUS ospita un
Giornale d'Istituto

LA DURA VITA DEL RAPPRESENTANTE ...

Ormai siamo arrivati alla fine di quest'anno scolastico, tutti pronti ad attendere il suono dell'ultima campanella.

Come rappresentante di Istituto mi sento di dover guardare indietro per ricordare ciò che abbiamo fatto da ottobre ad oggi.

Il nostro obiettivo principale era quello di rendere il più possibile i ragazzi protagonisti della scuola; in questo siamo riusciti bene e dobbiamo sicuramente ringraziare tutti voi che ci avete aiutato e sostenuto.

In quest'anno abbiamo cercato di fare molto, ma l'unica cosa di cui mi sento orgoglioso è stata di essere riuscito a gettare le basi per un lavoro lungo che voi dovrete proseguire per far pesare di più gli studenti di questa scuola.

Con dispiacere saluto i miei tre "compagni di lotta" con cui in questo periodo ho affrontato le difficoltà che ci venivano messe davanti. Purtroppo loro sono in quinta e senza problemi quest'anno usciranno dal mitico "Rossi"; adesso, ragazzi, tocca a noi non far cadere nel vuoto i lavori iniziati quest'anno. Molte persone vorrebbero che con la fine dell'anno scolastico finiscano anche tutti i progetti iniziati; purtroppo si sbagliano perchè l'anno prossimo una parte di noi ci sarà ancora, io per primo, a continuare a portare avanti le battaglie intraprese. Mi rendo disponibile già da ora se qualche ragazzo che ad ottobre pensa di candidarsi come rappresentante vuole conoscere le situazioni difficili e avere consigli utili per non trovarsi come ci siamo trovati noi: soli con tutti contro.

Io personalmente mi sono divertito ad essere vostro rappresentante perchè ho visto da parte vostra spirito di gruppo ed interesse per questa scuola, a differenza di chi sa rendersi bello solamente davanti a tv e giornali. Voi ragazzi sapete lavorare seriamente e anche se ci rimanete male quando i meriti se li prende chi non ha fatto niente, continuate a lavorare perchè credete in questa scuola. Oltre a voi in questa scuola ci sono anche professori e bidelli che credono in noi; anche a loro va il mio ringraziamento perchè dimostrano che non tutti gli adulti sono ottusi a tal punto da non ascoltare mai gli altri.

Spero di essere stato per voi un punto di riferimento se volevate sapere qualcosa sulla nostra scuola.

Quando vi diranno che parlate o vi comportate "con alterigia e protervia, non prendetevela più di tanto e quando capirete cosa vi hanno detto, fatevi una risata: questo è solo il modo di offendere delle persone colte e mature.

Spesso anch'io sono rimasto deluso davanti alla chiusura mentale di certe persone che ci considerano come dei contenitori da riempire di nozioni. Molte volte ho avuto la tentazione di gettare la spugna quando con un secco "no" venivano vanificate ore di lavoro e pomeriggi passati a scuola.

Oggi, però, sono più che convinto che abbiamo sempre cercato di fare la cosa giusta e mi sento libero per avere lavorato nella direzione giusta e se qualcuno non l'ha ancora capito, peggio per lui, sappia comunque che gli studenti del Rossi non si faranno mai mettere i piedi in testa.

di Andrea Nicoletti, Rappresentante di Istituto