Index ECONOMIA - Giugno 1997

Internet e le aziende

Al seminario dell'Unindustria Treviso su "Un sito Internet per l'azienda: come sfruttarlo al meglio" è stato fatto un mini-panorama del rapporto che esiste (o dovrebbe esistere) tra aziende e la Rete. Come ad esempio l'inserimento di un "valore aggiunto" alle pagine web di una ditta. Dove per valore aggiunto si intendono una serie di richiami per l'utente, preni, concorsi, ma anche la ricerca di un dialogo diretto con il consumatore.

Al seminario dell'Unindustria Treviso su "Un sito Internet per l'azienda: come sfruttarlo al meglio" è stato fatto un mini-panorama del rapporto che esiste (o dovrebbe esistere) tra aziende e la Rete. Come ad esempio l'inserimento di un "valore aggiunto" alle pagine web di una ditta. Dove per valore aggiunto si intendono una serie di richiami per l'utente, preni, concorsi, ma anche la ricerca di un dialogo diretto con il consumatore. Insomma a chi si registra (gratuitamente) con i propri dati sul sito di una determinata azienda, si possono offrire sconti e partecipazioni a concorsi. Tra gli esempi le pagine di una fabbrica di condizionatori d'aria: oltre alle offerte citate, anche una specie di "dialogo" con l'utente, a cui si chiede di decrivere la propria casa su
una apposita scheda (metri quadri, finestre, pareti al sole, numero di persone che ci vivono, ecc.). La ditta raccoglie preziose informazioni e lega a sè un consumatore, in cambio fornisce all'utente un consiglio sull'esatto tipo di condizionatore necessario. Poi uno dei creatori di un "centro commerciale virtuale" dove vendono 5 aziende, ha spiegato problemi e prospettive (per ora) del sistema. In Italia infatti è ancora presto. Ma alcuni prodotti (anche strani) si piazzano. Una ditta di scarponi da sci ha ottenuto infatti buone risposte dal mercato su Internet facendosi recensire da altri siti on line. "In 3 anni - hanno detto i relatori - si pensa di arrivare sulla Rete ad un 7/10% del mercato, di cui il 60% in Europa". L'unico problema, a differenza degli Stati Uniti, è l'uso della carta di credito che da noi è poco amata. Ma per i pagamenti già si sta pensando a sistemi alternativi.