NAUTILUS ospita un
Giornale d'Istituto

Anche il Rossi ha il suo Comitato Studentesco

Componenti Segreteria del Comitato Studentesco

Ceretta Matteo (1^M), Fiorenzi Riccardo (1^O), Giordani Emanuele (1^B), Lorenzi Emilio (1^F), Agostini Alessandro (2^F), Costa Marco (2^I), Faccin Tommy (2^G), Mediola Matteo (2^L), Sartori Roberto (2^M), Todesco Paolo (2^I), Corà Walter (3^BM), Corato Andrea (3^AE), Fusari Flavio (3^DT), Peruzzo Sebastiano (3^AE), Piran Mauro (3^AP), Duso Antonio (4^BT), Fusi Roberto (4^Sub), Nicoletti Andrea (4^CE), Padovan Alessandro (4^CE), Rigo Michele (4^Sub), Spagnolo Emiliano (4^AE), Vedù Mattia (4^CM), Venturini Andrea (4^AE), Arena Gianluigi (5^CT), Carolo Enzo (5^AT), Slatan Tupeckovic (5^BM), Venturini Manuel (5^BM).

E’ stato istituito anche nel nostro Istituto un Comitato Studentesco in conformità della direttiva n° 600 del 1996; formato dagli alunni Rappresentanti di classe e dai Rappresentanti d’Istituto si è riunito per la prima volta il giorno 6 Febbraio 1997 alla presenza dei docenti prof.ssa Elisabetta Barbierie, prof.ssa Serenella Pelliccia e prof. Pierluigi Piazza. In tale occasione sono stati ribaditi gli obbiettivi del neo-organismo scolastico per l’anno corrente ed è stata costituita una Segreteria su sottoscrizione volontaria da parte dei partecipanti dell’incontro.

La Segreteria avrà l’incarico di rispondere alle esigenze dei membri del Comitato Studentesco e come primo impegno è stata incaricata di organizzare il piano di "apertura pomeridiana della scuola" ed elaborarne il regolamento disciplinare.

Nei successivi incontri la Segreteria ha espresso un gruppo di gestione coordinato da uno studente maggiorenne che si assume le responsabilità dell’attuazione e del regolare svolgimento dell’attività.

Per capire meglio le finalità dell’apertura pomeridiana della scuola riportiamo di seguito alcuni stralci del Decreto del Presidente della Republica del 10 Ottobre 1996 n°567.

Roberto Fusi,4^Sub

"Le istituzioni scolastiche definiscono, promuovono e valutano, iniziative complementari e integrative dell’ iter formativo degli studenti, la creazione di spazi e occasioni di incontro da riservare loro, le modalità di apertura della scuola in relazione alle domande di tipo educativo e culturale provenienti dal territorio, in coerenza con le finalità formative istituzionali.

Le iniziative integrative sono fianlizzate ad offrire ai giovani occasioni extracurricolari per la crescita umana e civile e opportunità per il proficuo utilizzo del tempo libero e sono attivate tenendo conto delle loro proposte, delle opportunità esistenti sul territorio e della concreta capacità organizzativa delle associazioni studentesche.

Gli istituti devono predisporre almeno di un locale attrezzato quale luogo di ritrovo per i giovani dopo la frequentazione delle lezioni.

Le iniziative si devono svolgere in orari non coincidenti con quelli delle lezioni e, ove possibile, nei giorni festivi e nel periodo di interruzione estiva secondo le modalità previste dal Consiglio d’Istituto.

La collaborazione con le associazioni culturali e di volontariato, che può comportare oneri solo nei limiti del rimborso delle spese vive, può riguardare attività educative, culturali, ricreative, sportive, anche nei confronti di studenti di altre scuole.

Le regioni, gli enti locali, gli enti pubblici, gli enti o soggetti privati possono offrire alle scuole progetti finalizzati per la realizzazione di iniziative rientranti nelle fianlità sopracitate, con relativi contributi. L’accettazione di somme provenienti da privati, deliberata dal Consiglio d’Istituto, è subordinata al parere favorevole del Comitato Studentesco.

Tutte le proposte, complementari e integrative, debbono indicare le risorse finanziarie e il personale eventualmente necessario per la loro realizzazione. Alle iniziative possono essere destinate risorse disponibili nel bilancio delle istituzioni scolastiche, anche provenienti da contributi volontari e finalizzati dalle famiglie.

Per la realizzazione delle iniziative il Comitato Studentesco può realizzare, previa autorizzazione del Consiglio d’Istituto, attività di autofinanziamento, consistente con iniziative che non contrastino con le finalità formative della scuola e non determinino forme di commercializzazione."