Index ECONOMIA - Marzo 1997

La Pirelli corre sui cavi

La Pirelli cerca di inserirsi nel vastissimo mercato statunitense con investimenti per 150 miliardi nel quadriennio 1996-1999. Nel futuro però si aprono grosse prospettive anche in Italia dove potrebbe giocarsi un ruolo di primo piano nel programma di cablatura del territorio che, secondo Telecom, richiederà, per la sua realizzazione almeno 13000 miliardi

Se il futuro sono le telecomunicazioni i cavi saranno l’asse portante di questo sviluppo futuro. Ed è per questo che un’azienda come la milanese Pirelli ha da tempo allargato i confini del proprio interesse dall’iniziale core business dei pneumatici fino ai sistemi e alle reti di cavi dedicati alle telecomunicazioni.

Un interesse non recente, che ha visto l’azienda milanese della Bicocca già protagonista anche sui mercati esteri, tanto che Pirelli cavi è universalmente riconosciuta come l’azienda leader mondiale nel settore, al punto che l’80% dei cavi prodotti da Pirelli sono venduti al di fuori dei confini italiani. Tanto che il gruppo lombardo è andato a produrre anche negli USA (oltre a contare una serie di joint venture strategiche e 71 stabilimenti dislocati complessivamente in 12 paesi diversi), precisamente a Lexington nella California del Sud, dove Pirelli ha avviato uno stabilimento a fine ’95 interamente dedicato allo sviluppo e alla produzione di sistemi ad elvato contenuto tecnologico per le reti di telecomunicazione digitale. Pirelli negli Stati Uniti ha fatto affari d’oro con Mci, secondo vettore telefonico sulle long distance (per conto della quale il gruppo italiano ha fornito anche la prima realizzazione al mondo di un sistema di amplificatori ottici), oltre che con Sprint, Bell south e Us West di è stato ed è fornitore. Un impegno importante nel cuore della nazione che delle telecomunicazioni ha fatto un punto saldo del proprio sviluppo.

Pirelli in USA ha programmato di investire complessivamente 90 milioni di dollari, circa 150 miliardi di lire, nel quadriennio 1996-1999. Investimenti che non possono prescindere dall’innovazione. Infatti per riuscire a rimanere competitivi in un mercato caratterizzato da una rapida obsolescenza dei materiali e dei sistemi, il gruppo guidato da Marco Tronchetti Provera ha scommesso pesantemente sulla fotonica, aumentando progressivamente i propri investimenti fino a raggiungere i 150 miliardi destinati annualmente al settore ricerca e sviluppo (una somma pari al 3% del fatturato complessivo).

In ballo, per Pirelli, non c’è solo una quota del vastissimo mercato statunitense, ma anche la cablatura del territorio italiano che Telecom Italia ha già avviato in alcune località. Il mercato in questo caso è più piccolo di quello statunitense, ma Pirelli in casa propria intende giocare un ruolo di primo piano, in un programma che, secondo Telecom, richiederà complessivamente per la sua realizzazione non meno di 13 mila miliardi di lire.

Tre le direttive di sviluppo per Pirelli cavi: la gestione dell’energia, le telecomunicazioni e le applicazioni speciali. Per l’energia l’impegno del gruppo italiano consiste nel fornire i sistemi di trasporto dalle centrali di produzione fino alle stazioni di smistamento e da qui alle grandi, piccole e medie utenze. Pirelli cavi in questo settore ha realizzato sistemi terrestri e sottomarini chiavi in mano con cavi a olio fluido o a isolante estruso per alta e altissima tensione, nonché cavi misti energia+telecomunicazioni. E per l’installazione dei cavi sottomarini Pirelli si affida a Giulio Verne, la propria nave posacavi, na delle poche al mondo n grado di effettuare al posa di qualunque tipo di cavo in pressoché qualsiasi condizione ambientale.

Sono pero le comunicazioni il nodo dello sviluppo futuro. E in questo settore la necessità di distribuire dati, immagini e voci nel modo più rapido e affidabile possibile rappresenta an sfida continua per Pirelli. La specializzazione di Pirelli ha portato alla realizzazione di cavi ottici sottomarini con o senza ripetitori sommersi. In entrambe le tipologie di prodotto, Pirelli offre un servizio chiavi in mano, che va dall’indagine oceanografica preliminare fino alla proiezione sottomarina e alla terminazione degli stessi cavi.

Infine le applicazioni speciali vedono Pirelli Cavi impegnata in una tipologia di prodotti molto varia, vhe va dai cavi per alte temperature, ai cavi resistenti al fuoco, a quelli adatti per la strumentazione e il controllo, ai cavi piatti per elettronica. Una varietà di applicazioni che spinge Pirelli a essere fornitore delle principali aziende operanti nei settori energia, telecomunicazione, informatica, elettronica, nucleare, trasporti e difesa.

Giovanni Vespa

GLOSSARIO

La fibra ottica. Filamento di vetro sottile come un capello, la fibra ottica permette la trasmissione di elevate quantità di informazioni ad altissima velocità, siano esse segnali voce, dati e immagini, in forma digitale e analogica. La Fos, Fibre ottiche Sud, è uno stabilimento Pirelli esempio di tecnologia avanzatissima e di personale altamente qualificato. Le fibre ottiche Pirelli sono inserite all’interno dei cavi per telecomunicazioni che la multinazionale milanese fornisce a tutti i principali gestori telecom del mondo per le loro "autostrade dell’informazione".

La fotonica. La capacità di sfruttare i fotoni, le particelle fondamentali della luce, è la tecnologia che in questi ultimi anni sta rivoluzionando le reti di telecomunicazioni in termini di capacità, di velocità, di estensione e di rapporto qualità/prezzo. Come il fotone sta progressivamente sostituendo l’elettrone nelle telecomunicazioni, così la fotonica sostituirà l’elettronica in molto applicazioni delle nuove reti. Pirelli, che ha fortemente orientato il suo impegno di Ricerca e sviluppo e di produzione sulle nuove tecnologie fotoniche, ha acquisito negli ultimi anni posizioni di leadership tecnologica e di mercato a livello mondiale.

La superconduttività. Rispetto ai tradizionali cavi in rame, i cavi energia superconduttori ad alta temperatura, basati su materiali ceramici e operanti alla temperatura dell’azoto liquido (-196° C), sono in grado di trasportare da 2 a 5 volte più potenza dei collegamenti convenzionali e di operare con minori perdite di energia.

Grazie a Pirelli la superconduttività ha superato la fase della ricerca di base e sta ora entrando in quella industriale. Dopo la scoperta dei materiali ceramici per superconduttori, Pirelli ha cominciato a studiare i sistemi di trasmissione e di energia basandosi su queste nuove tecnologie e sta ora costruendo il primo prototipo per lata tensione.

I sistemi sottomarini. Pirelli è leader mondiale negli impianti chiavi in mano di sistemi per telecomunicazioni e di trasmissione di energia sottomarini grazie alla capacità di presentarsi sul mercato come integratore di sistema e fornitore di un’ampia gamma di servizi ad alta qualità, dall’ingegneria di sistema agli studi geotecnici, alle operazioni marine.

L’installazione. Parte delle attività del Settore cavi riguarda l’installazione . Per i cavi sottomarini in particolare, Pirelli dispone della nave Giulio Verne, una delle poche al mondo in grado di effettuare la posa di qualunque tipo di cavo anche in avverse condizioni atmosferiche. In questa attività rientrano i cosiddetti collegamenti a festoni fra città costiere con cavi sottomarini in fibra ottica. Il sistema, inventato da Pirelli e già operativo con successo in molti paesi, consente un’installazione più semplice e rapida di quella di tracciati terrestri alternativi.

Le invenzioni. Quest’anno per la prima volta è stato consegnato il Premi Pirelli alle invenzioni. Un riconoscimento con cui il gruppo ha inteso ribadire l’importanza vitale della proprietà intellettuale. Un aspetto ben presente ai ricercatori di tutti i settori di attività come dimostra la divisione dei riconoscimenti fra cavi energia e telecomunicazioni.

Ecologi a e ambiente. In Pirelli i temi di ecologi a e ambiente sono fortemente sentiti. L’impegno dell’azienda nelle problematiche ambientali sta dando i frutti desiderati. Il cavo è sempre più un prodotto ecologico e facilmente riciclabile. In Pirelli ci si avvicina a un nuovo concetto: considerare il prodotto non solo per le sue caratteristiche funzionali e per i suoi cosri di produzione, di distribuzione e di impegno, ma nel suo intero ciclo vitale dal momento della sua progettazione, fino a quello della sua definitiva dismissione.