Febbraio 1997
Punto per punto, ecco la
bozza del manifesto del nuovo partito presentata il
15/2/97 a Mestre presso la sede del Municipio. Erano
presenti Cacciari, Lago, Rigo, Tosetto...
Ecco
come dar voce allimprenditoria, alla politica e
alla cultura del Nord est
Le genti del Nord est
hanno sempre vissuto intensamente i valori del lavoro,
della giustizia, della solidarietà.
Hanno realizzato un
sistema economico fondato su una miriade di piccole
imprese la cui dinamicità ha garantito , specie
nellultimo decennio, un diffuso benessere e ha
innescato aspettative di prosperità.
Affiora con sempre più
frequenza un grave malessere originato dal crescere
dellincertezza per il futuro e dalla constatazione
della mancanza o della inadeguatezza di risposta da parte
della pubblica amministrazione a reali esigenze per il
mantenimento delloperatività del sistema.
Sentono che lo Stato
centrale, per la sua inefficienza, lungi dal risolvere i
loro problemi , crea sempre nuovi ostacoli e drena
eccessive risorse senza fornire adeguati servizi.
Bisogna intervenire per
evitare che questo malessere sfoci in una totale sfiducia
e origini situazioni di ribellioni tali da essere
strumentalizzate da forze politiche totalmente estranee
ai sentimenti della gente del Nord est.
Se da un lato non bisogna
accreditare limmagine di un Nord est come un
contesto in cui la popolazione, resa egoista dal
benessere, si ribella per difendere quanto ha
conquistato, dallaltro bisogna riconoscere
lesistenza di una vera e propria questione Nord
est".
In effetti dobbiamo
constatare che:
La flessibilità delle
piccole e medie imprese, lintraprendenza
imprenditoriale, in futuro non saranno più
sufficienti a reggere la competizione internazionale
se non potranno usufruire di strutture e di servizi
che mettano in grado di far fronte solidamente alle
sfide del mercato globale.
Non saranno più
proponibili in futuro le condizioni che hanno
consentito lattuale straordinario sviluppo
Allinterno dello
stesso sistema produttivo esistono elementi di
fragilità strutturale quali: scarsa capitalizzazione
delle imprese, debolezza del terziario avanzato, poca
propensione ad investire in ricerca e d innovazione,
insufficiente conoscenza delle caratteristiche del
mercato globale.
Vi è infine un
elemento di grande contradditorietà, dato dalla
grave sproporzione esistente tra la forza economica e
sociale di questarea e lo scarso peso politico
che riesce ad esprimere. Questa mancanza di
rappresentatività politica ha finora impedito che il
Nord est desse un progetto di consolidamento e di
sviluppo.
Il movimento del Nordest
si propone di interpretare e dare forza operativa alle
esigenze di efficienza, di certezza di legalità e di
novità così vivamente presenti nella popolazione di
tale area.
Per perseguire questi
obiettivi è prioritaria la riforma dello Stato in senso
fortemente federale nel pieno rispetto delle diversità
etnico-linguistiche.
Un federalismo che
valorizzi al massimo le autonomie locali alle quali vanno
assegnate ampie funzioni , competenze e risorse, secondo
il principio della sussidiarietà e quindi della
responsabilità e funzionalità. Un federalismo che
faccia delle "specificità e diversità" il
punto di forza per una reale partecipazione dei cittadini
al governo della società e delleconomia. La
valorizzazione delle specificità non vuol dire in alcun
modo separazione che condannerebbe il Nord est ad un
progressivo isolamento ed impoverimento oltre che
culturale anche economico.
Il Nordest rappresenta
uneconomia di frontiera largamente proiettata sui
mercati internazionali, aperta agli scambi e alle
comunicazioni, crocevia verso Est, ma anche tra Nord e
Sud.
Per questa sua
caratteristica il Nordest abbisogna ad un tempo di piena
autonomia, ma anche riferirsi ad un assetto
istituzionale, entro cui sviluppare solide e libere
relazioni culturali, sociali, economiche e politiche.
Oltre al federalismo il
progetto strategico del Nordest perseguirà alcuni
fondamentali obiettivi.
la piena realizzazione
dellunità europea, non solo come entità
economica, ma anche come entità politica basata sul
ruolo fondamentale delle autonomie regionale. Non
lEuropa degli Stati, ma lEuropa delle
Regioni.
la riforma del fisco,
semplificando il sistema di tassazione, alleggerendo
il sistema di carico fiscale e mantenendo sul
territorio i tributi riscossi in modo da garantire
alle autonomie locali sufficienti risorse per
responsabilizzarle nella fornitura di adeguati
servizi ai cittadini e per la solidarietà.
la riforma
dellamministrazione pubblica per garantire
risposte efficienti e pronte ad un sistema produttivo
dinamico come quello del Nordest che deve muoversi in
fretta e reagire prontamente alle mutevoli condizioni
del mercato. La riforma è particolarmente urgente in
quelle parti della pubblica amministrazione che
interagiscono profondamente con gli aspetti
fondamentali della vita economica e civile: dalla
giustizia civile e degli affari, alle procedure
fallimentari e ai procedimenti autorizzativi e
allattuazione degli appalti.
Bisogna avvicinare la
pubblica amministrazione alle esigenze dei cittadini e
alle imprese, cercando di ricostruire un terreno di
reciproca fiducia in cui possa trovare riconoscimento la
responsabilità e i meriti dei dipendenti pubblici in
rapporto ai risultati.
il riconoscimento
della centralità della dimensione della piccola
impresa , sostenendo la diffusa vocazione
imprenditoriale del Nordest, liberandola da procedure
inutili e da ostacoli normativi sia in materia di
lavoro che in materia fiscale, promuovendo la ricerca
e linnovazione, fornendo reti di conoscenza e
penetrazione nei mercati internazionali, migliorando
la qualità del lavoro con linnesco di processi
di formazione continua in azienda che passino per una
radicale revisione dellattuale sistema di
formazione professionale.
la modernizzazione dei
servizi sociali sia in materia di sanità che di
previdenze puntando su un intreccio sempre più forte
tra pubblico e privato, tra professionismo e
volontariato. Intensificare i servizi di cura alle
persone e alle cose è garanzia primaria per lo
sviluppo di ogni sistema economico e sociale.
realizzare un
"patto del lavoro" basato sul
riconoscimento del contributo paritario
allimpresa e dei lavoratori dipendenti, al
processo di sviluppo economico e
allinestimabile valore della pace sociale.
Vanno quindi ricercati
reali terreni di concertazione in ogni fase della vita
sociale e produttiva.
Il movimento del Nordest
intende proporsi come soggetto politico in grado di
garantire alle genti di questarea autonomia,
stabilità, partecipazione, legalità, in un contesto di
Stato federale nel quale possa liberamente manifestarsi
la democrazia e la solidarietà.
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