gennaio 1997

Presentata la nuova F310B riveduta nell'aerodinamica

La Ferrari impara dagli aerei

Meno fantascienza e più concretezza per la rossa di Maranello che dovrà far dimenticare i mille guai della vettura passata e rilanciare le ambizioni del Cavallino da troppo tempo assente dal podio più alto del Mondiale di Formula 1

A dire il vero tanto bella non è: una specie di missile a 4 ruote che sembra tirato con la squadra, pieno di spigoli e alette di evidente derivazione aeronautica. Ma la Ferrari di oggi non pensa molto all’estetica, orfana com’è da anni del titolo mondiale di Formula 1. La nuova F310B non è bella (a parte per gli integralisti del cavallino rampante, che non sono pochi) ma il suo compito, come ha spiegato alla presentazione (http://www.ferrari.it/news/articoli/nwsform/7197133319.html) di martedì 7 gennaio il presidente della Ferrari Luca di Montezemolo, è un altro: vincere più della disgraziata F310 dell’anno scorso. "Anche un solo Gran Premio" sussurra. E’ chiaro che spera di più, come spera anche il responsabile del settore sportivo Jean Todt, il progettista John Barnard e i due piloti Michael Schumacher ed Eddie Irvine. Ma nessuno si sbilancia, e il tedesco sorride: "Basta che non si rompa...".

In cosa è cambiata la nuova Ferrari? Non in molto, ma abbastanza si. Abbastanza, è l’obiettivo, da far dimenticare l’ingovernabilità della vecchia auto e i mille guasti che l’hanno tormentata lo scorso campionato.

La scheda tecnica si trova su http://www.ferrari.it/comsport/formula1/f310b97.html.

E’ cambiata l’aerodinamica, intanto. Musetto più alto (e sempre a squalo), prese d’aria più nascoste, pinne e alette che regolano il flusso d’aria. La 310B è poi più bassa della sorella maggiore e con il passo più allungato. Risultato: più stabilità e più possibilità di sfruttare il motore in curva e nei rettilinei.

Poi i materiali: meno avventure fantascientifiche e più concretezza. Insomma, come ha spiegato Barnard, meglio iniziare con prudenza, c’è sempre tempo per sperimentare. Come dire l’inverso del progetto precedente, quando si era partiti con "tutto nuovo subito" per poi fare dietrofront durante le gare.

Quanto al motore, il 10 cilindri a V da 40 valvole si presenta con 50 cavalli in più: 650 invece dei 600 della F310. Ma pare ne servano altri. Anche le marce guadagnano un rapporto, 7 invece di 6. Ancora più complicato il volantino, dove oltre ai pulsanti del cambio compariranno anche le spie che controllano il motore.

Poi è arrivato il momento delle prove: il primo giorno Schumacher è riuscito a concludere 31 giri in barba alla pioggia e alla nebbia di Fiorano. Nessun exploit, ma la mancanza di guasti e la definizione di "promettente" di Schumacher è già qualcosa. Il giorno dopo è stata la neve sulla pista a fermare le prove. Così la casa di Maranello ha deciso di anticipare al 16 gennaio invece che al 19 il trasferimento di macchine, piloti e squadra sul circuito spagnolo di Jerez. Schumacher e Irvine proveranno senza soste fino al 22.

Nessun problema per chi volesse saperne di più sulla nuova rossa (a proposito, il colore della 310B adesso è rosso vermiglio, più chiaro del precedente): foto, interviste e dati tecnici si trovano nel sito ufficiale della Ferrari e in una pagina speciale della Rai-Tgs (http://www.vol.it/raitgs/automoto/ferrari/ferrari.asp).