gennaio 1997

Un sondaggio della Demoskopea sui 600mila utenti italiani di Internet

Bianco, rosso e verde in Rete

Nel Nord c’è la metà dei navigatori di Internet. Il loro identikit? Un reddito medio-medio alto e il pomeriggio "libero".

Internet, roba da studenti perditempo. Falso. La Rete, un passatempo bizzarro, un buco della serratura per guardoni? Provate a chiederlo ai monaci buddisti tibetani che, al mattino alle quattro, dopo i riti purificatrici , i canti e le preghiere si mettono al computer per trasmettere, attraverso il loro sito, il verbo buddista.

Chi pensa che il tempo è denaro, anche se deve restare qualche minuto davanti al ronzio dei calcolatori in attesa della fatidica scritta "document done" sa che sulla Rete riesce a trovare, prima degli altri, informazioni preziose sui titoli di borsa e sui mercati internazionali. Basta cercare. Come chi abita all’altro capo dell’oceano riesce a leggere le pagine del Corriere della Sera o di Repubblica senza andarsi a cercare il giornale, in qualche edicola di Central Park, a New York. Senza parlare delle applicazioni della posta elettronica. Un libro, di cui si trova peraltro in Rete una ottima presentazione "24 Hours in Cyberspace" (risultato di un grande lavoro in cui sono stati coinvolti 150 fotografi professionisti), ci fa vedere quanto sta cambiando la vita degli utenti di Internet. Che nel sono circa 70 milioni. E in Italia? L’istituto di ricerche Demoskopea in un recentissimo studio ha appurato che sono 600mila le persone che da casa o dall’ufficio, smaniano per collegarsi. Internet bianco, rosso e verde è navigato soprattutto da maschi (intorno all’88 per cento), mentre le donne sono il 12 per cento dell’utenza.

Altri dati riguardano la geografia della Rete: il 52 per cento degli utenti è al nord, il 26 per cento al centro, il 22 per cento al sud. Tutti ragazzetti e studentelli? Manco per idea. Il censimento" statistico dice che il 58 per cento degli italiani in Internet, ha un’età che va dai 25 ai 45 anni e può contare su un reddito medio-alto.

Quanto agli accessi, prendiamo ad esempio le statistiche della rete Civica della Città di Firenze (10 mila accessi in un mese registrati): le ore più affollate sono quelle che vanno dalle 7 della mattina alle 8.30, poi c’è un "buco" fino alle 10.30, altro picco dalle 11 alle 16.30, un calo di due ore e dalle 18.30 alle 20 una ripresa. In realtà, Firenze a parte, dalle otto di sera in poi e per almeno 3 ore c’è la grande abbuffata di Internet. In attesa della Rete2, meglio consultare l’orologio per non ritrovarsi fermi in coda.