gennaio 1997

Lipari, anche Eolo è caduto nella Rete

Il sindaco Michele Giacomoantonio vuole trasformare le sei isole siciliane del dio del vento in una specie di "laboratorio telematico". Perché oggi per fare un certificato o un prelievo di sangue si può perdere mezza giornata. Così per risolvere i mille problemi di un arcipelago, l’amministrazione punta ai computer e a Internet. Per curare a distanza, collegare le varie scuole, informare i turisti e fare documenti quasi da casa. Mentre con l’aiuto della Unione europea è nata Teleinsula, lo scambio di esperienze "via modem" con isole inglesi, francesi, spagnole e greche.

Tra riunioni a casa, in municipio e sulla terraferma non ha un minuto libero, anche in pieno inverno quando sulle sei isole che amministra ci sono solo i circa 10 mila residenti. Figurarsi in estate, quando a Lipari, Vulcano, Panarea, Stromboli, Filicudi e Alicudi sbarcano fino a 100 mila turisti. Michele Giacomoantonio, 56 anni, ex segretario e vicepresidente della Acli nazionali dal ’74 al ’94, ex candidato alle politiche per il Patto Italia di Martinazzoli-Segni, è di sicuro un sindaco particolare. Eletto una prima volta primo cittadino di Lipari ma ritrovatosi in minoranza in consiglio comunale, si era visto organizzare un referendum popolare per cacciarlo. Referendum che invece ha vinto. Così torna sindaco più forte di prima, e con un’idea su cui si gioca forse il futuro delle Eolie: informatizzare tutta la vita dei suoi cittadini. Dall’anagrafe alla sanità, dalla scuola al turismo. Attraverso reti locali, Internet, computer dalle elementari alle medie e un progetto europeo chiamato Teleinsula. Insomma nel basto dell’asinello che arranca per i pendii di Stromboli potrebbe trovare posto tra breve un pc portatile collegato al mondo.

Vivere a Lipari e isole vicine può essere affascinante, ma le difficoltà quotidiane sono tante: quasi tutto è concentrato nel comune di Lipari, 8500 abitanti, il più grande. Pretura, ospedale, anagrafe: per chi abita nelle isole vicine fare un certificato di residenza, un’elettrocardiogramma, un banale documento significa perdere mezza giornata. Cioè prendere l’Aliscafo alla mattina e aspettare quello che torna. Pregando Dio che non arrivi un temporale, se no si resta fuori casa tutta la notte. Come risolvere il problema? Con un’anagrafe o un ospedale in ogni isola, se uno ha qualche centinaio di miliardi da spendere. Ma c’è un’altra possibilità: l’informatica. Quella che vuole Giacomoantonio, amministratore di un arcipelago.

"Da 2-3 anni lavoriamo alla telematica - racconta il sindaco di Lipari - e dal gennaio del ’94 abbiamo già iniziato alcuni esperimenti, il più impegnativo è quello di Telescuola. In tutte le elementari e medie (ma anche le superiori che non dipendono dal Comune sono allineate) c’è un computer con modem e collegamento a Internet. Su Lipari, Stroboli e Alicudi si fanno anche teleconferenze. Tutto con tanto di corso di informatica per insegnanti. In altre parole avere il collegamento alla Rete a scuola è avere una biblioteca multimediale e mondiale e a disposizione. Senza contare che via e-mail le varie classi possono dialogare tra loro".

Poi la sanità. Continua Giacomoantonio: "Un ospedale unico è un guaio, in molti casi. Così vorremmo creare un "ospedale virtuale", anche se per ora mancano i finanziamenti. L’idea è che nelle attuali sedi delle guardie mediche di ogni isola si può installare un computer per fare elettrocardiogrammi a distanza (cardiotelefono) anche dei feti, teleconsulti specialistici e di emergenza, teledialisi, oltre a informazioni varie e aggiornamenti tramite le principali università italiane". Quindi basta aliscafi, ore perse, corse affannose e paure.

E per il turismo? "Un centro servizi - dice sempre il sindaco - consultabile da chiunque in qualunque posto. Inserendo via Internet notizie, dati sulla recettività, hotel. Qui possiamo accedere a finanziamenti dell’Unione europea previsti per le isole minori". Infine la Rete Civica: "Stiamo organizzando terminali negli uffici di ogni isola, per avere certificati e documento senza spostarsi e perdere giornate intere".

Resta il problema dei soldi, visto che Lipari e sorelle sono una piccola realtà economica e impiantare un sistema informatizzato così esteso costa. Laureato in economia e commercio a Pavia, Giacomoantonio dovrebbe avere familiarità con i conti... "Allora, per Telescuola abbiamo sborsato circa 200 milioni - dice - La Teleamministrazione con l’archivio elettronico sui 300 milioni, anche questi già stanziati. In più stiamo trattando un appalto con una ditta veneta per la riscossione delle imposte e per creare una cartografia delle isole. In totale diciamo 600 milioni. Quanto alla Telemedicina, in accordo con Salina che ha amministrazione autonoma, sono altri 150 milioni". Poi l’operazione turismo, che però va ben oltre le Lipari on line (che ci sono già ma il sito è abbastanza povero: http://www.sicily.cres.it/it/localita/ME/eolie/lipari/homepage.html): il Comune vuole adeguare le isole alla richiesta con nuove strutture portuali, un’aviopista, collegamento in elicottero, un palazzo dei congressi con auditorium, impianti sportivi e parchi attrezzati. L’investimento? Un salasso: 7 miliardi in due anni, roba da far impallidire anche il sindaco di Milano o Roma.

Comunque Giacomoantonio è fiducioso, anche se le battaglie da affrontare sono molte. "L’abusivismo edilizio una volta era molto diffuso - spiega - Specie a Panarea (l’isola dei vip da dove fugge orripilato Nanni Moretti...: ndr). Ora molto meno. Poi ci sono i rapporti tra Lipari e le altre isole, anche politici, ognuno in fondo ha le sue esigenze. Adesso, ad esempio, abbiamo messo su ogni isola presìdi pubblici con un impiegato comunale, un geometra, un vigile, un operaio, il minimo di presenza di un’amministrazione. E’ un primo passo".

Infine il progetto Teleinsula. Promosso da Insula-Unesco e con finanziamento europeo, si tratta di un collegamento tra alcune isole di Paesi diversi per scambiarsi informazioni ed esperienze anche per via informatica. Oggi ognuna si sta "specializzando" in un particolare campo, e i risultati faranno da traccia per le altre realtà. Sono coinvolte la greca Samos con l’istituto Egeo per la salute, l’inglese Skye con l’Impresa per lo sviluppo dell’occupazione, la spagnola Madeira, la francese Ile du Ponent. Il prossimo incontro tra le isole-partner sarà questa primavera a Minorca. "E tra poco avremo il nostro server" dice soddisfatto Giacomoantonio.

Un amministratore insolito da molti punti di vista, Michele Giacomoantonio: dà un titolo personale anche alle pubblicazioni periodiche del Comune di Lipari dove compaiono le sue relazioni e i programmi in corso. Tipo "Solo la pazienza è rivoluzionaria" o "A chi tira pietre rispondi dando pane". Così il capitolo 1 della "IV relazione semestrale gennaio-luglio ’96 in base all’art. 17, legge regionale 7 del 26 agosto 1992", che sembra l’argomento più tecnico del mondo, si chiama "La vittoria dei gabbiani". Inzio: "Il gabbiano dalla barba grigia volò sulla cima del Monte Sant’Angelo e sostò a rimirare le isole...".

Alessandro Mognon