gennaio 1997
Un anno
di anniversari
L'anno
passato è stato un anno di importanti uscite e di
altrettanto importanti celebrazioni per i personaggi
classici dei fumetti
Il 1996 è stato per i
fumetti un anno di importanti uscite e di altrettanto
importanti celebrazioni. A cominciare da quella per i
cento anni del fumetto (1896-1996) che in Italia è stata
festeggiata con numerosi eventi tra cui spicca un curioso
albo di Martin Mystère edito da Sergio Bonelli Editore.
L'albo, posto in vendita al normale prezzo di copertina
della serie (3.000 lire) si compone di due parti. La
prima parte è una storia scritta dal creatore di Martin
Mystère, Alfredo Castelli, in cui il detective
dell'impossibile si trova in una strana dimensione
parallela in cui i fumetti sono severamente proibiti
dalla legge (e le droghe leggere, invece, completamente
legali). Nella seconda parte, per certi versi la più
interessante, si ripercorrono i cento anni di storia del
fumetto immaginando come sarebbe stato Martin Mystère in
ciascun periodo. Essenziale l'apporto dei bravissimi
disegnatori (tra cui spiccano ospiti quali Sergio
Zaniboni e Vittorio Giardino) nel simulare lo stile di
maestri del fumetto (da Alex Raymond a Moebius). Un
piccolo classico da collezione.
Per restare in casa
Bonelli, l'uscita più importante del 1996 rimane
senz'altro il Tex di Magnus. Poco prima di morire, Magnus
è riuscito a completare l'albo speciale La valle della
morte, a cui lavorava da ormai tre anni con cura
maniacale nell'isolamento totale della sua Castel del
Rio. La meticolosa lavorazione del volume è ora
documentata da un bel libro curato da Andrea Plazzi ed
Edoardo Rosati per l'editrice Punto Zero, Al servizio
dell'eroe- Il Tex di Magnus (30.000 lire) che contiene
una selezione degli straordinari schizzi e studi
preparatori (spaccati del castello in cui si svolge la
gran parte dell'azione, modelli di armi e di mobili del
XIX secolo) e una lunga intervista con Roberto Raviola,
in arte Magnus, che con questo Tex sentiva forse
l'opportunità di chiudere in bellezza una straordinaria
carriera ultratrentennale passata attraverso i più
diversi generi del fumetto (dal giallo di Kriminal al
comico di Alan Ford fino alle straordinarie tavole
erotiche).
Trentacinque anni di
attività ha festeggiato invece la Marvel Comics, la
principale casa editrice di fumetti del mondo, nata nel
1961 da un'intuizione di Stan Lee. Perché non immaginare
dei supereroi più 'umani' degli invincibili Superman
& co., con problemi e difficoltà simili - anzi
maggiori, data la loro natura - a quelle di noi tutti?
Ecco quindi i Fantastici Quattro, prima creazione di Lee
(affiancato dal maestro di tutti i disegnatori di
supereroi, Jack Kirby), un quartetto di supereroi nato da
un incidente e sin dall'inizio ricco di tensioni e
vicende assolutamente 'quotidiane'. Il tono cupo di una
certa tradizione del fumetto americano (dal Dick Tracy di
Chester Gould al Batman di Bob Kane) si stempera man mano
nei toni più giocosi dell'humour tanto caro a Lee e
nell'inedita combinazione di azione e vita quotidiana,
meraviglia e soap-opera. Il colpo di genio vero e proprio
arriva l'anno successivo, quando la rivista antologica
Amazing Fantasy 15 presenta un nuovo personaggio,
Spider-Man, sotto le cui spoglie si cela un timido e
goffo studente di chimica. Il ragno diventerà in pochi
albi il beniamino assoluto del pubblico dei supereroi e
uno dei simboli di casa Marvel. La fantasia inesauribile
di Lee continua per tutto il decennio a sfornare nuovi
personaggi, dal cavaliere degli spazi Silver Surfer al
mostro verde Hulk a Daredevil (questi ultimi perfetta
esemplificazione del motto di Lee 'supereroi con
superproblemi' Hulk è un diverso, come tale rifiutato
dalla società e cacciato dall'autorità, Devil è
addirittura un cieco).
E
poi ancora Iron-Man, Thor, Capitan America e le prime
coalizioni di eroi come i Vendicatori. Il merito più
grande della Marvel, tuttavia, è stato senz'altro quello
di sapersi continuamente rinnovare scegliendo sempre
autori freschi e dando loro grande autonomia nell'ambito
dei canoni Marvel. Ecco quindi le molte stagioni degli
X-men, la scuola per mutanti del professor Xavier che
negli anni '70 e '80 ha conosciuto un successo
straordinario grazie ad autori come Chris Claremont e
John Byrne. In casa Marvel, peraltro è cresciuto uno dei
grandi autori del fumetto contemporaneo, quel Frank
Miller a cui si deve la riscoperta in chiave pessimistica
di Batman nel capolavoro The Dark Knight Returns. Miller
si era fatto le ossa come disegnatore di Daredevil
cimentandosi poi anche nella sceneggiatura, e a Devil
tornerà negli anni per firmare alcune delle sage chiave
dell'eroe cieco quali Elektra, Born Again (Rinascita) e
L'uomo senza paura. Dopo alcune prove alterne, Miller è
tornato ai suoi massimi di rendimento con la serie Sin
City. Una serie in cui personaggi ruotano attorno alla
vera protagonista, una metropoli livida e violenta che
schizza fuori dal magistrale bianco e nero.
Per tornare alla
Marvel, il 1997 si annuncia come un altro anno ricco di
appuntamenti. A cominciare dall'approdo alla Marvel
italiana della fortunatissima serie Spawn. Le avventure
del demone senza pace tornano quindi in una collana
autonoma, con straordinari autori ospiti (la prima
minisaga è firmata nientemeno che da Alan Moore, il
creatore di Watchmen). Merita una segnalazione finale
anche l'uscita in volume di Marvels, uno dei capolavori
fumettistici degli ultimi anni che rilegge la storia dei
supereroi prestando grande attenzione allo sfondo
storico-sociale (in libreria a 30.000 lire).
Massimiano Bucchi
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