[SCIENZE]

L'asteroide che sfiorò la terra

Venerdì 29 novembre una specie di montagna volante lunga 5 chilometri e larga 2 ha sfiorato la Terra. Se fosse caduta avrebbe formato un cratere di 100 chilometri di diametro. Toutatis, così si chiama la roccia spaziale, ripasserà nel 2004. Ma molto più vicino: ad appena 4 volte la distanza che c'è tra noi e la Luna.

Il problema è angosciate: se quella specie di montagna volante avesse cambiato direzione puntando sulla Terra ci sarebbe stato Sean Connery con i missili atomici a disintegrarla?. Così almeno succede nel film "Meteor", dove un gigantesco asteroide che sta per cozzare con il nostro povero vecchio pianeta viene frantumato dalle bombe atomiche di russi e americani, per l'occasione coalizzati contro il macigno spaziale. Il fatto è che la notte di venerdì 29 novembre un sassolino cosmico fatto di pura roccia lungo 5 chilometri e largo 2 è passato a 5,3 milioni di chilometri dalla Terra. Una distanza un po' grande a farla in auto, ma insignificante per le misure astronomiche: detto in soldoni Toutatis, così si chiama l'asteroide in vena di visite poco gradite, ha praticamente sfiorato le nostre testoline passando a circa 14 volte la distanza tra la Terra e la Luna (150 milioni di chilometri).

E se fosse caduto sul pianeta? Rabbrividiamo. Diamo un dato, tanto per gradire sperando che Sean Connery non sia solo un attore: vedere Toutatis sarebbe come vedere il Monte Bianco che vola. Sempre per gradire, un meteorite quando arriva al suolo scaglia intorno a sé una massa di materiale pari a 100 volte la sua, mentre crea un cratere 20 volte più grande delle sue dimensioni. La fortuna è che la gran parte delle meteoriti che supera l'atmosfera (sono le più grosse, e comunque perdono nell'attrito il 95 per cento del loro peso) è troppo piccola per fare guai. Oppure quando è caduta di abitanti ce n'erano pochini, diciamo qualche milione di anni fa. Insomma se Toutatis avesse puntato sulla Terra, sarebbe precipitato ad una velocità tra gli 11 e i 72 chilometri al secondo (cioè tra i 39 mila e i 250 mila chilometri all'ora). Se è vero che il cratere è 20 volte più grande, si formava un buchino di 100 chilometri di diametro. Se cadeva su suolo solido, la polvere sollevata ci avrebbe sotterrati come una Pompei planetaria. Senza contare il/i terremoti intorno al cratere.

E se faceva un tuffo nel mare? Ci saremmo goduti un grande spettacolo, prima di finire affogati da un onda di proporzioni catastrofiche che avrebbe spazzato via porti e coste.

Sembra fantascienza, ma non per nulla gli asteroidi sono anche chiamati "pianeti minori". Di brutto c'è che gli scienziati hanno calcolato che intorno alla Terra ne girano circa 100 mila grandi almeno come uno stadio da calcio (quelli piccoli). Toutatis è un fratello maggiore scoperto da alcuni astronomi francesi nell'89 e che ha preso il nome di un dio celtico. E' considerato uno degli oggetti più strani del Sistema Solare, a causa della sua rotazione e della sua forma insolita, quasi fosse fatto da due pezzi di roccia uniti assieme. Gli altrettanto strani segni sulla sua superficie potrebbero derivare da vecchie collisioni spaziali con altri corpi.

Passato è passato, è vero. Solo che Toutatis è un affezionato turista della Terra. L'ultima volta è passato nel '92, la prossima sarà in zona nel 2004. Piccolo particolare: in quell'occasione sfreccerà ad appena 4 volte la distanza Terra-Luna, sarà cioè l'oggetto più vicino al pianeta dei prossimi 60 anni. Telefonate a Sean Connery, per favore.

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