Quarto spettacolo andato in scena al Teatro
Comunale di Treviso è stato FEDORA di Umberto Giordano.
Delle opere di Giordano Fedora insieme ad Andrea
Chénier e sporadicamente Madame Sans Géne è
una delle composizioni rimaste in repertorio con una certa frequenza.
Il libretto di Arturo Colautti è tratto
dall'omonimo dramma di Sardou del quale fu mirabile interprete
Sarah Bernahrdt.
Fulminato dalla interpretazione di questa grandissima
attrice Giordano chiese a Sardou il permesso di musicare il dramma
ottenendo però un netto rifiuto; fu solo dopo il successo
dello Chénier che Sardou diede il permesso tanto agognato
dal musicista.
La prima rappresentazione avvenne felicemente
al Teatro Lirico di Milano il 17 novembre 1898 ribadendo per l'autore
il grande successo ottenuto nel 1896 con Andrea Chénier.
Interpreti principali furono Gemma Bellincioni
ed il giovane Enrico Caruso ancora agli inizi della sua folgorante
carriera; nel 1905 Fedora venne rappresentata a Parigi ed in sala
vi erano Sardou e musicisti del calibro di Massenet, Debussy,
Fauré e Saint - Saens che ribadirono il successo dell'opera
e la fama del suo autore.
Fedora ha forse meno ispirazione dello Chénier
ma i motivi musicali sono belli, interessanti e nuovi come l'episodio
del secondo atto con il pianoforte solista che fa da sfondo al
drammatico colloquio in cui Loris confessa a Fedora di essere
l'assassino di Vladimiro.
In Fedora predomina l'espressione vocale con
un serrato canto di conversazione rispetto a quello strumentale
anche se non mancano episodi affidati all'orchestra di grande
ispirazione come l'intermezzo del secondo atto che riprende la
frase musicale di "amor ti vieta".
Protagonista di Fedora nella stagione trevigiana
era Katia Ricciarelli che ha affrontato il personaggio in modo
non del tutto convincente; nei primi due atti è mancata
un poco la linea drammatica specialmente nel duetto con Loris
mentre nel terzo atto ha espresso il meglio del suo canto con
una precisa interpretazione del personaggio.
Giorgio Merighi è stato un Loris di
buon livello sicuro nella tessitura acuta e con un centro incisivo
e suadente.
Bene Paolo Rumetz nella parte di De Siriex
e Cosetta Tosetti in quella di Olga Sukarev.
Tiziano Severini ha diretto con impeto l'Orchestra
Filarmonia Veneta staccando tempi non del tutto condivisibili
ma ottenendo degli effetti notevoli nell'intermezzo.
La regia era di Francesco Esposito e le scene
di Peter Hall.
Fedora mancava dal Teatro Comunale di Treviso
dal 1970 ed è la quinta volta che compare in cartellone;
le precedenti rappresentazioni furono nel 1932 con la Cobelli,
nel 1942 con l'Oltrabella, nel 1962 con la Maritati e nel 1970
con la Jori.
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