Dietro alle dimissioni di Carraro le critiche
ad una gestione "troppo poco locale". Ma soprattutto,
come dice il presidente degli industriali vicentini Giuseppe Bisazza,
la rabbia degli imprenditori contro una politica che considerano
punitiva per le aziende. Tognana "il nemico di sempre"; Bisazza "critico ma onesto": Mario Carraro le sue pagelle le ha stilate. E loro, tra i protagonisti dell'associazione degli imprenditori veneti, che voto hanno dato all'ex presidente? Nicola Tognana, guida degli industriali di Treviso, non ci si mette nemmeno. Anzi, gentile ma irremovibile, di tutta la vicenda non vuole proprio parlare: "Mi dispiace proprio, ma l'unica risposta è un no-comment. Non è scortesia, è che con il comitato direttivo abbiamo deciso così. Fino a gennaio, quando verrà eletto il nuovo presidente". Peccato, perché il presidente dell'Assindustria di Vicenza invece non si è tirato indietro. Almeno qualche nome dei candidati si può fare? Il suo, per esempio... "No, so che devo ripetermi ma proprio non è il caso di parlarne. Bisazza? Può fare come crede. Intanto aspettiamo le elezioni". Allora Giuseppe Bisazza, leader degli industriali di Vicenza, che dà la sua versione dell'affaire Carraro: "E' vero che quelle dimissioni sono apparse improvvise, ma la situazione maturava da tempo. La Federazione deve dare dei servizi, sulla formazione e sul territorio: per la prima ci sono da gestire 8 miliardi, l'altra coinvolge le leggi regionali. Senza contare tutta l'attività culturale. Su questi aspetti il presidente Carraro non era la persona adatta. Perché? Badava troppo ai grandi problemi. Poi è vero, non era allineato "politicamente" all'interno dell'associazione. Questo non significa che Assindustria appoggia dei partiti piuttosto che altri: la questione è puramente economica". Sarà, ma Carraro dice che i colleghi non hanno condiviso alcune sue analisi sui provvedimenti del governo... "Lui era più morbido, nell'associazione invece pensiamo che il governo non abbia capito che per entrare in Europa servono condizioni simili a quelle del resto d'Europa. Invece ci penalizza: la classe produttiva produce reddito e loro tagliano". Chi prenderà il posto di Carraro? Tognana, Riello, Bisazza? "Troppo presto per fare nomi. Io? Assolutamente no, non mi candido. Anche perché c'è una regola interna che vieta a chi è presidente di organizzazione provinciale di fare il presidente regionale. Si, potrei dimettermi dall'Assindustria vicentina, ma sono troppo legato al mio piccolo territorio".
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