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Le "scoperte" della moda


Nelle ultime sfilate la parola "vestirsi" ha perso il suo significato. Tra abiti trasparenti, seni scoperti, aperture sul fondoschiena e ombelico a vento.

Secondo quello che si è visto nelle ultime sfilate l'espressione "vestirsi per uscire" pare si a venuta ad assumere il significato opposto di "spogliarsi". Mai come in questi ultimi tempi la fantasia degli stilisti si era scatenata in modo così provocatorio, creando tutta una serie di finestre, fatte di scollature, spacchi, trasparenze sul corpo femminile. Sul decolletè innanzitutto, luogo per eccellenza di seduzione, esaltato più o meno generosamente.

Anche la camiciola più casta, che si svela sotto un austero cappotto alla caviglia, diventa audace perché realizzata in tessuto trasparente e indossata con estrema noncuranza completamente slacciata sul seno nudo. E che dire del prezioso finto reggiseno presentato da Jean Paul Gaultier, formato da una sottile catena dorata, trattenuta da una farfalla di oro e smalto, che praticamente lascia il seno totalmente scoperto sotto l'austero tailleur da sera?

Poi c'è il trionfo del pizzo, giocato sul corpo della donna in modo da rivelarla più o meno completamente. A volte sotto il lungo abito traforato si intravedono casti calzoncini corti, altre volte un microscopico tanga nasconde il minimo indispensabile, esibendo interamente fra le trine il fondoschiena femminile, ultimo tabù infranto.

Ruotando intorno alla figura femminile l'occhio degli stilisti si posa poi sul ventre, sotto l'influsso di suggestioni mediorientali ed ecco così le nuove odalische metropolitane che esibiscono l'ombelico magari arricchito da piercing, nuova passione degli anni novanta.

E le donne cosa dicono? Sorridono, consapevoli che si tratta di un gioco e divertendosi si lasciano tentare dalle nuove provocazioni inventate per loro...

by Rosanna