Nelle sue ultime manovre militari la Svizzera ha ipotizzato una guerra contro un nuovo nemico: l’esercito della Padania, sconfinato per dar man forte agli indipendentisti della regione del Giura. Conclusione: bossiani orgogliosi dell’attenzione e scuse ufficiali dello Stato elvetico.
Prudenti per natura, gli svizzeri hanno pensato bene di
premunirsi contro un possibile nemico futuro. E nelle loro ultime manovre militari,
nelle campagne vicino a Berna, i mezzi corazzati e le fanterie elvetiche si sono
schierate per respingere l’attacco di un esercito un po’ particolare: quello della
Padania. Cosa ci dovrebbero fare i soldati "lumbard" in Svizzera? Semplice: aiutare
i leghisti della regione del Giura, da sempre indipendentisti. Così l’idea dei
comandanti militari transalpini: organizziamo un’esercitazione sulle colline
dell’Oberland come se si dovesse rintuzzare la ribellione degli autonomisti locali
e il sostegno dei soldati della Padania-korps giunti in loro soccorso. Imprevisto:
il deputato leghista Mario Borghezio ha scoperto la storia e ha presentato
un’interpellanza al ministero della Difesa (di orgoglio, non di offesa...).
Conclusione: scuse ufficiali del capo della Divisione militare federale, Fredric
Greub, "con tutte quelle persone od organizzazioni che si sono sentite coinvolte
in queste esercitazioni". E le camicie verdi? Per ora si sono ritirate sul Po.
Alluvioni permettendo.
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